In Italia i politicanti
litigano sul nulla,
nel mondo invece ...
Mentre in Italia la propaganda sembra possa illudere gli italiani che si preparano a questa tornata elettorale che servirà a costituire l'ennesimo parlamento forse sempre più fittizio, che dovrà sottostare agli ordini che arrivano dall'Europa, piaccia o no, nel mondo accadono fatti di cui diventa sempre più difficile interpretare.
Tante le notizie provenienti da agenzie note ed accreditate come sicure, ma che sempre più spesso sembrano andare in direzione opposta l'una con l'altra, e con i media che o non danno la notizia o la interpretano in maniera diversa.
Lo abbiamo visto nei giorni scorsi con quello che sta accadendo tra Ucraina e Russia, dove ONU ed Amnesty International, hanno dato delle interpretazioni ad i fatti, contrari al pensiero unico, facendo si che le agenzie rincorressero le notizie ed i media invece le glissavano o non le rilevavano. Crimini commessi da Zelensky, e bombardamento della più grande centrale nucleare d'Europa, sono gli esempi più eclatanti.
Spostandoci poi tra la Cina e Taiwan, dopo la scellerata e arrogante intromissione a gamba tesa del Presidente della Camera USA Nancy Pelosi, le reazioni Cinesi, come annunciato, non si sono lasciate attendere, ed oggi non si intravede un alleggerimento della reazione.
Infatti continuano le esercitazioni militari, con le dure provocazioni contro Taiwan, che a sua volta risponde con altrettante esercitazioni armate.
Complimenti alla Democratica Statunitense, Nancy Pelosi, che non contenta della guerra scatenata dal Suo presidente Biden ad i confini dell'Europa, e' andata volontariamente ad accendere un' altro possibile focolaio di guerra nel Pacifico, aumentando pesantemente il rischio di guerra mondiale, per di più nucleare.
Grandissima preoccupazione infatti, che viene anche dal Vaticano. L’ Allarme lo lancia il Cardinale Parolin: "Esiste il rischio di una guerra mondiale" dice In un'intervista a Limes, e avverte: "Non siamo ancora in grado di prevedere le conseguenze di quanto sta accadendo"
Devono fare riflettere le parole quando dice: "nella tragedia della guerra in Ucraina ancora non emerge una sincera volontà di intavolare un negoziato di pace".
Lo stesso, come si evince in un'altra agenzia, e costretto a destreggiarsi, sempre per non andare contro, in maniera evidente, alla propaganda che imperversa in Italia ed in Europa, forse per compiacere il Presidente USA, il DEM Biden.
Così lo stesso Parolin dice, non si può chiedere ad unaggredito di rinunciare alle armi.
E poi aggiunge: 'Il Papa filorusso? La sua condanna dell'aggressione è inequivocabile'.
Asserendo che nella guerra tra Russia e Ucraina, come in tutti i conflitti, "il disarmo è l'unica risposta adeguata e risolutiva a tali problematiche, come sostiene il magistero della Chiesa.
Si tratta di un disarmo generale e sottoposto a controlli efficaci. In questo senso, non mi pare corretto chiedere all'aggredito di rinunciare alle armi e non chiederlo, prima ancora, a chi lo sta attaccando".
Rispondendo poi a chi accusa il Papa di essere filo russo dice: "Dire che il Papa è filorusso è una "semplificazione" che non tiene contro del fatto che "Papa Francesco ha condannato fin dal primo istante, con parole inequivocabili, l'aggressione russa dell'Ucraina, non ha mai messo sullo stesso piano aggressore e aggredito né è stato o apparso equidistante".
Viene spontaneo quindi chiedersi cosa stia accadendo realmente nel mondo, mentre gli Italiani continuano ad essere distratti da elezioni che chiunque dovesse vincere, non cambierà le sorti della popolazione, dal momento che nessuno, ne i partiti già presenti in parlamento, ne quelli che aspirano ad entrarci per la prima volta, hanno posto in essere un obiettivo che possa dare speranza e futuro alla popolazione, ma litigano nel cercare di spartirsi le poltrone, che per di più sono diminuite, e nel giocare alle alleanze impossibili. Impossibilità ritenuta tale da chi usa la di logica, e si chiede con quale criterio possano stare insieme diversità di idee, pensieri ed altro, se non per il solo obiettivo di occupare qualche poltrona.
Ma tornando nel “mondo”, chiedersi cosa accade negli Usa, cui inevitabilmente siamo legati, diventa legittimo quando assistiamo che, per la prima volta nella storia degli Stati Uniti, viene perquisita dall'FBI la Casa di un ex Presidente che si prepara alla nuova campagna elettorale che potrebbe vederlo non solo candidato, ma addirittura vincitore?
Gli agenti dell’Fbi si sono presentati, a sorpresa, nel resort di Donald Trump a Palm Beach, Florida, nel golf club di Mar-A-Lago dove l’ex presidente vive da quando ha lasciato la Casa Bianca nel gennaio 2021. Li, si è consumato il raid più clamoroso della storia americana.
L’ex presidente ha accusato il sistema della giustizia, e paragonato il suo caso a quello di Watergate, ma solo per ribaltarne i piani: “Lì - ha dichiarato - erano entrati nella sede del comitato democratico, qui i democratici hanno fatto irruzione nella casa del 45esimo presidente degli Stati Uniti”.
Chissà se tra gli scatoloni portati via dall’FBI si trovavano anche eventuali indizi o prove dei Brogli elettorali del 2021?
Non dimentichiamo in ogni caso che ci avviciniamo a grandi passi verso il voto del midterm.
Chissà come il popolo Usa come valuterà l'impatto dell'Fbi da Trump sul voto di midterm?
Intanto migliaia i Sostenitori di Trump si sono radunati fuori dal resort di Mar-a-Lago durante la perquisizione dell'Fbi.
Le parole del Presidente Trump: “I democratici vogliono fermarmi a ogni costo anche alla luce dei recenti sondaggi”, ci riportano immediatamente in Italia dove oramai siamo abituati ad inchieste che scattano ad orologeria quando il governo sembra non essere gradito a qualcuno?
Anche la parola "Democratici" per gli Italiani sembra essere familiare…
Ettore Lembo
09/08/2022