21 ottobre 2022,
giornata storica?
Il 21 ottobre 2022 verrà ricordato come il giorno in cui la Repubblica Italiana ha visto per la prima volta un Presidente del Consiglio donna.
Un fatto storico che vede salire a Palazzo Chigi la leader del partito della destra italiana.
Certamente un fatto positivo che spazza via, lo dobbiamo sperare, la trita immagine della donna in secondo piano rispetto all’uomo, del sesso debole, della donna vessata.
Altrettanto certamente è interessante vedere che la prima donna Presidente del Consiglio in Italia proviene da una cultura opposta a quella del pensiero dominante femminista.
Alla Presidente Meloni il compito di traghettare l’Italia verso una nuova stabilità sociale ed economica.
All’esecutivo presieduto dalla Presidente Meloni il compito di affrontare, in ritardo di almeno trenta anni e con una nazione che sta subendo una crisi economica pari a quella del tanto sempre ricordato ‘29, una congiuntura fra le più complesse della storia recente mondiale. Congiuntura che impone riforme.
Riforme che, questa volta, è auspicabile che siano strutturali, concrete, realmente di semplificazione ed efficentamento del sistema sociale ed economico della nazione.
Riforme quali quella della giustizia, ove è imprescindibile che la magistratura venga messa nella condizione di recuperare la credibilità persa.
Riforme quali quella della Pubblica Amministrazione che deve essere semplificata e riportata ad essere strumento di crescita del sistema Paese e non di mero controllo dello stesso. Pubblica Amministrazione ridondante e, troppo spesso, incomprensibile nelle sue azioni ed eccessivamente costosa.
Riforme quali quella fiscale e tributaria, l’Italia ha urgente necessità di semplificazioni e riduzione del peso del costo del sistema Stato sia sulle famiglie che sul sistema produttivo.
Riforma del sistema scolastico ed universitario, oggi estremamente autoreferenziale e senza alcuna standardizzazione del metodo di giudizio sul valore dell’apprendimento che la singola unità scolastica, ancor più universitaria, rilascia ai propri discenti. Sistema di studi troppo spesso non collegato alle richieste del sistema produttivo della nazione.
Ancor prima, però, di queste urgentissime riforme vi sono temi centrali quali la solidarietà ai più deboli in contrapposizione con la forte necessità di rimettere al centro la cultura del merito e del lavoro.
Infine, in questa fase storica ove l’Europa è stata colpita da una guerra che solo a parole tutti non vogliono, la Presidente Meloni ed il suo Esecutivo dovrà far comprendere agli italiani quale sia l’idea di Atlantismo, di Europa, di Nazioni Unite che questo nuovo Esecutivo vuole proporre.
La campagna elettorale, fortunatamente è finita, in essa vedemmo tanta demagogia e nulla di realmente interessante da approfondire nella comprensione.
La Presidente Meloni si presenterà ai due rami del Parlamento e presenterà il progetto del suo governo, quella allocuzione sarà il primo vero momento che ci permetterà di comprendere se il 21 ottobre 2022 è stato veramente un giorno storico per la nazione italiana.
Se noi “cittadini semplici” sentiremo un discorso alto in cui con chiarezza comprenderemo l’idea di che Italia avremo fra venti anni, se capiremo quale sia la posizione di questo Esecutivo in ordine alle nuove tecnologie ed ai rischi di una cultura post umana dominante, se avremo noi “cittadini semplici” la convinzione che l’Esecutivo appena formato saprà far tornare gli italiani alla serenità ed a pensare al futuro positivamente, se tutto questo avverrà noi “cittadini semplici” sapremo che il 21 ottobre 2022 è stata una giornata storica.
In caso contrario sapremo che il teatrino della politica continua a divaricare il rapporto fra gli italiani semplici e coloro che sono seduti nei palazzi del potere.
Senza preconcetti noi, “cittadini semplici”, aspettiamo di sentire, e poi vedere, concetti e fatti.
Quelli, e solo quelli, giudicheremo.
Ignoto Uno
23/10/2022