Sport, cultura, ecc.
contribuiscono vergognosamente al servizio di propaganda del politicamente corretto?
Prendiamo spunto dalla notizia, in tono scandalistico e vergognoso, pubblicato dalla varie agenzie di Stampa dove un Pilota russo fa il saluto romano sulle note dell'inno di Mameli.
"Un saluto nazi sul podio degli Europei juniores di kart dal russo Artyom Severyukhin, che corre sotto la bandiera italiana per le sanzioni imposte ai piloti della Russia": lo denuncia, con un video sul suo profilo Twitter, Nexta tv, emittente di opposizione bielorussa che trasmette dalla Polonia.
L'episodio e' accaduto a Portimao, nel corso della tappa dell'Europeo kart: il video di Artyom Severyukhin, che ha corso con licenza italiana a causa delle sanzioni contro la Russia, e che sportivamente lo ritrae sul gradino più alto del podio, deve fare riflettere sui vari aspetti che la vicenda pone.
Le indignazioni piovutegli addosso, cominciando dalla Fia che ha annunciato l'apertura di un'inchiesta sul saluto nazista di un giovane pilota di Kart, pongono la questione ben lontana dal fatto prettamente sportivo.
La Fia ha definito "inaccettabile la condotta di Artyom Severyukhin". Il pilota russo che peraltro gareggia sotto bandiera italiana a causa delle sanzioni imposte al suo Paese per l'invasione all'Ucraina, dopo aver vinto la gara si è battuto due volte il petto con il pugno e ha teso il braccio in avanti facendo il saluto nazista durante la premiazione.
Assurde le giustificazioni addotte da Joakim Ward, titolare della Ward Racing, il team svedese che aveva Severyukhin fra i suoi piloti Artyom.
Dimostrano solo come vengono obbligate ed imposte le scelte di chi detiene il potere in barba al libero pensiero di ciascun essere umano, imponendo o meglio obbligando comportamenti che qualcuno definisce "corretti".
E' questa la democrazia?
Non sappiamo cosa sia passato per la mente di in ragazzo di 15 anni, spensierato ed euforico per aver primeggiato in una non facile competizione sportiva.
Un ragazzo costretto a correre per nazioni diverse da quella sua, perché così una parte del mondo, quello che crede di avere più potere, impone.
Un ragazzo che forse non conosce la storia, o che forse voleva solo giocare.
Un gioco che non immaginava potesse diventare un vergognoso strumento politico.
La sua allegria, del momento che sta vivendo, la si evince nel video allegato.
"Un comportamento deplorevole". E' immediata la "ferma condanna" da parte dell'Automobile club d'Italia del gesto del pilota russo di kart con licenza italiana. Ora per il 15enne Severyukhin si apre un procedimento disciplinare, e si valuta anche il ritiro della licenza italiana.
Forse dovrebbe ritenersi vergognoso e discriminante il comportamento dell'ACI.
Si e' considerato che ha 15 anni?
Ma il politicamente corretto domina.
Forse dovrebbe essere considerato vergognoso il comportamento del Ward Racing, team svedese di kart per il quale ha corso e vinto ieri a Portimao il 15enne russo che dice: "Ci vergogniamo profondamente per il comportamento del nostro pilota".
Però il pilota gli ha dato i fasti della vittoria, pur avendo 15 anni.
Ma non e' la prima volta che la politica del politicamente corretto, o meglio del pensiero unico imposto, impone il suo potere fermando e punendo atleti, intellettuali, personaggi dello spettacolo, professionisti e via dicendo, adducendo a vario titolo comportamenti non allineati.
E poco importa l'età o l'eccelleza nella propria disciplina.
Significativo che il numero uno del tennis mondiale, Novak Djokovic, sia stato escluso dalla competizione sportiva in Australia.
Incredibile la punizione data a Will Smith per essere salito sul palco ed aver sferrato un pugno a Chris Rock e difendere la moglie dal grave e indicibile insulto.
Comportamenti che senza voler essere "complottisti" dovrebbero indurre a serie riflessioni sulla "politica" del politicamente corretto.
Eppure nessuno si e' indignato quando un Presidente della Camera, in una manifestazione ufficiale ha salutato il pubblico con il pugno chiuso, tipico saluto di un comunismo bandito anch'esso per i suoi crimini.
Non ci si e' indignati per lo stesso tipo di saluto fatto in pubblico da un noto sindaco di una grande città Italiana.
Saluti fatti con la determinazione di affermare una appartenenza politica precisa.
Si massacra invece un ragazzo di 15 anni, promessa sportiva, costretto a correre con i colori di una nazione diversa dalla sua.
In un momento di spensieratezza e gioia personale.
Il politicamente corretto ha forse paura di eccellenze che si comportano diversamente dai suoi voleri?
Si preferiscono forse influencer che urlando accumulano effimeri like inneggiano il pensiero unico?
Chissà.
Nel caso del giovanissimo pilota si sta utilizzando il metodo, punirne uno per punire tutti?
Ettore Lembo
13/04/2022