USA: Dai Federali
prove per incriminare
Hunter Biden.
Joe Biden, c'è la minaccia di un "Armageddon" nucleare.
Italia: Razov, "Sulla Russia solo fake news. Rinunciare alle nostre forniture è vostra scelta"
Tre notizie, tutte lanciate da Agenzie Stampa Italiane AUTOREVOLI, che se messe insieme e ricollegandole alle notizie che nel tempo vi abbiamo dato, contribuiscono a rendere il percorso di questi tempi, molto incerti e nebulosi, un po' più chiaro su ciò che sta accadendo e a quali rischi di autodistruzione potrebbero portarci i "capricci" di coloro che seguono ostinatamente un presidente che forse in varie occasioni ha nascosto molte cose gravissime cui anche il figlio sembra possa avere numerosi coinvolgimenti.
Dopo i traffici, di cui stranamente non si parla più, derivati dal ritrovamento del suo lap top, che potrebbero dimostrare i pericolosi traffici con L'Ucraina, ecco la notizia battuta il 5 ottobre, e stranamente non diffusa dai Media.
Gli agenti federali vi sono abbastanza prove per incriminare Hunter Biden, il figlio del presidente americano, per crimini fiscali e relativi all'acquisto di un'arma.
L'inchiesta sul secondo figlio di Biden è stata avviata nel 2018, e le diverse accuse contro l'uomo d'affari, con diversi legami in Paesi caldi all'estero, tra i quali Cina ed Ucraina.
E' del 7 ottobre la notizia delle parole del presidente Biden, che dice: "C'è il rischio di un'Armageddon nucleare, Putin non scherza" ricordando che è un tema già affrontato nel 1962 al tempo dei missili di Cuba e del Presidente Kennedy.
Lo ha detto ad un evento di raccolta fondi del partito democratico a New York.
E' da tempo che il presidente Biden cerca il tutti i modi di provocare la reazione di Putin, prima attraverso l'Ucraina, forse per nascondere quegli "affari" costruiti insieme al figlio, in quei luoghi mentre era vice Presidente di Obama.
Oggi addirittura cercando di innescare un conflitto all' armageddon nucleare, attraverso l'Europa, con in testa l'Italia.
Un'Italia trascinata dai politicanti in essere, la quale, piuttosto che favorire la pace, come l'intera popolazione vorrebbe, fornisce sempre più armi e soldi, all'Ucraina e inasprisce sanzioni alla Russia.
Un'Italia dove le informazioni reali sembrano gestite dalla propaganda dei grandi media, tutta allineata, senza se e senza ma, e senza contraddittorio.
Al punto che L'Ambasciatore Russo Razov attacca i media italiani: "Sulla Russia solo fake news. Rinunciare alle nostre forniture è vostra scelta".
Dice poi,
Sulla guerra in Ucraina "sui mass media occidentali, compresi quelli italiani, vengono pubblicate cose che una persona normale può leggere e ascoltare solo per condanna di un tribunale o in stato di narcosi". Così ha detto l'ambasciatore russo in Italia, Serghei Razov, durante la registrazione di Porta a Porta.
Importante quando afferma : "Non vi è alcuna minaccia, nè alcun ricatto, abbiamo la dottrina di deterrenza nucleare, firmata dal presidente, che stabilisce in quali condizioni è previsto l'uso dell'atomica da parte nostra: per esempio, in caso di aggressione della Federazione con l'utilizzo di armi convenzionali e di minaccia diretta all'esistenza del nostro Stato, tutto il resto sono parole all'aria".
Sembra proprio che la narrazione propinata dai media, possa essere diversa dalla realtà. Che il fornire alcune notizie, omettendone altre, sia un ottimo sistema per indirizzare e convincere l'opinione pubblica ad avere una visione diversa dalla realtà?
Sembra infatti che qualcuno voglia "abituarci" all'idea di una guerra nucleare, dopo averci abituato ad una guerra finanziaria, dove le terribili conseguenze, vengono sminuite, poco e considerate, al punto che forse i disastri provocati potrebbero essere nascosti da una guerra nucleare.
Ettore Lembo
08/10/2022