17 AGOSTO 1571 - ETTORE LEMBO NEWS

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17 AGOSTO 1571

In ricordo ed in onore di Marcantonio Bragadin, generale veneziano e martire.
Resistette assieme ai suoi uomini a Famagosta per mesi, nonostante la sconfitta di Nicosia e nonostante avesse di fronte l’esercito turco di Lala Kara Mustafa Pascià: composta da più di 220.000 uomini e 1800 cannoni.
Poté contare solo sulla sua fede, il suo coraggio indomito e quello dei suoi quasi 6000 uomini.
Resistette per mesi, e con incredibile coraggio e strategia riuscì ad opporsi al nemico con tutte le difficoltà possibili ed immaginabili (a partire dal blocco dei rifornimenti di viveri), fino alla decisione di decretare la resa di Famagosta.
Li iniziò il tremendo martirio che lo vide protagonista, infatti i turchi non rispettarono gli accordi presi, ossia quello di lasciare che i difensori ed i civili potessero ritirarsi senza pericoli. Il generale Bragadin venne imprigionato a tradimento e mutilato al viso (gli vennero mozzate ambedue le orecchie e il naso), quindi rinchiuso per dodici giorni in una minuscola gabbia lasciata al sole, con pochissima acqua e cibo. Al quarto giorno i turchi gli proposero la libertà se si fosse convertito all'Islam, ma Bragadin rifiutò!
Il 17 agosto del 1571, tratto già quasi esanime dalla prigionia e con gravi ustioni sul corpo, fu appeso all'albero della propria nave e massacrato con oltre cento frustate, quindi costretto a portare in spalla per le strade di Famagosta una grande cesta piena di pietre e sabbia, finché non ebbe un collasso. Fu quindi riportato sulla piazza principale della città incatenato a un'antica colonna e qui scuoiato vivo a partire dalla testa, anche se morì prima della fine della tortura. Le sue membra squartate vennero distribuite tra i vari reparti dell'esercito e la pelle, riempita di paglia e ricucita, venne rivestita delle insegne militari e portata a cavallo di un bue in corteo per Famagosta. Il macabro trofeo, insieme con le teste del generale Alvise Martinengo, del generale Astorre Baglioni, di Gianantonio Querini e del castellano Andrea Bragadin, venne issato sul pennone di una galea e portato a Costantinopoli.
Roberto Biffis
17/08/2024
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