USA: Strana la ricerca di
"documenti riservati"
a casa di Trump,
paura per il voto
mid term?
USA: Strana la ricerca di "documenti riservati" a casa di Trump, paura per il voto mid term? lo sostiene il Washington Post che cita fonti esclusive vicine alle indagini, mentre il ministro della Giustizia, Merrick Garland dice: “Ho personalmente approvato la perquisizione”.
Secondo fonti esclusive vicine all'indagine, come asserisce il Washington Post, gli agenti dell' FBI sarebbero andati alla ricerca di alcuni documenti sulle armi nucleari che sarebbero stati portati via dalla Casa Bianca.
Tuttavia le stesse fonti non hanno chiarito se le ricerche dei documenti siano relative ad armi nucleari in possesso degli Stati Uniti o di altre potenze straniere, ne' hanno specificato se questo materiale sia stato effettivamente ritrovato.
Certo deve fare riflettere che dopo due anni l'FBI cerca, a casa di Donald Trump, documenti legati alle armi nucleari, e quindi top secret, che hanno implicazioni per la sicurezza nazionale.
Risulta “discutibile” la rivelazione del Washington Post che intende mostrare l'urgenza dell'intervento degli agenti federali e la preoccupazione diffusa all'interno del governo americano sul tipo di documenti che, se rinvenuti, si potessero trovare a Mar-a-Lago, ed ancor di più sul pericolo che potessero finire in mani sbagliate.
Per di più non può che destare meraviglia il fatto che il presidente Joe Biden non era a conoscenza dell'iniziativa dell'Attorney General, come ha fatto sapere il suo entourage.
Secondo alcune agenzie, ciò che e' accaduto ha una gravità inaudita che pone due risvolti che potrebbero rivelarsi destabilizzanti.
O sono state trovate prove schiaccianti che potrebbero mettere Trump con le spalle al muro, appare tuttavia quanto meno strano che lo si rileva dopo quasi due anni dall’uscita dell’ ex presidente dalla CasaBianca, oppure quello che è avvenuto lunedì è il punto di non ritorno di una crisi istituzionale dagli sviluppi imprevedibili.
Quindi, con un possibile scenario così drammatico e pericoloso, come sembrerebbe apparire, che il Presidente Biden possa non essere al corrente di tutto ciò, pone delle fortissime perplessità.
Ciò che si ipotizza in ogni caso, riguarda la sicurezza nazionale USA.
Può quindi, colui che rappresenta il responsabile della giustizia negli USA assumersi da solo e personalmente una così grave responsabilità senza avvisare il Presidente?
Ma, ancor di più, deve farci riflettere ciò che riporta AGI proprio sul responsabile della giustizia.
“Garland era stato indicato nei mesi scorsi come l'"uomo debole" dell'amministrazione, accusato dalla base democratica di non aver mai preso ufficialmente posizione nei confronti di Trump, messo sotto inchiesta dalla commissione della Camera che indaga sull'assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021.” poi, continua AGI,
“All'improvviso il responsabile della Giustizia ha firmato l'atto più contestato dell'era Biden, diventando il bersaglio dei Repubblicani, e oggetto di minacce di morte.”
Un'indagine che ha un valore determinante per la sicurezza degli USA, ma che suscita fortissimi dubbi che non possono non trovare riscontro a brevissimo.
Fermo restando il dubbio, se Biden fosse o meno informato, riteniamo che sarebbe gravissimo se non lo fosse stato come il suo staff afferma, ci chiediamo come mai ci si ricorda della sicurezza nazionale dopo ben due anni che L'ex presidente ha lasciato la Residenza Presidenziale?
Avrà forse influito il fatto che ci troviamo alla vigilia del voto di medio termine, e che Biden rischia di essere messo in forte difficoltà per la sua politica guerrafondaia e per la gravissima crisi economica che grava sugli USA?
Per di più, come mai proprio quando l'Ex presidente Trump ha annunciato la sua probabile candidatura alle elezioni del 2024?
Forse si teme così tanto l'unico presidente USA che non ha mai dichiarato guerra, ne direttamente ne indirettamente, possa avere così grandi probabilità di vincere quelle elezioni che nel 2020 gli furono negate da un fortissimo sospetto di “brogli” mai definitivamente affrontato?
Forse fa paura chi vorrebbe fermare l'assurda guerra tra Russia e Ucraina che l'attuale amministrazione alimenta in ogni modo spegnendo ogni possibilità di dialogo?
Ricordiamo che nemmeno lo scandalo politico scoppiato negli Stati Uniti nel 1972 denominato Watergate, e che costrinse l’allora presidente Richard Nixon alle dimissioni, portò ad una perquisizione a casa del Presidente.
Inchiesta, casualmente o stranamente avviata dal Washington Post, e che anche oggi sembra avere fonti informate sui fatti attuali.
Quesiti che ci riportano immediatamente a casa nostra e che ci fanno ricordare come procedimenti giudiziari, avviati con chirurgica precisione, sembra abbiano cambiato il corso della storia di quella che era, e chissà se lo è ancora o è' solo di "facciata", la democrazia della Repubblica Italiana.
Per caso, torna in mente l’inchiesta "mani pulite", che sembrò toccare tutti i partiti, ad eccezione sembrerebbe di uno, ma che ha avviato uno strano processo di trasformazione... di cui oggi in Italia tutti ne subiamo le conseguenze.
Forse l'attuale amministrazione USA, vuol utilizzare il sistema che sembra essere stato ben collaudato in Italia per mantenere la barra del timone pur non vincendo le elezioni?
Ma gli Statunitensi, saranno come gli Italiani o sapranno difendere la loro libertà?
Ettore Lembo
13/08/2022