Italia: economia, lavoro,
salute, guerra,
l'unica cosa certa è
l'incertezza.
Lasciate ogni speranza... così recitava Padre Dante nell'Inferno, senza allusione alcuna all'esimio Ministro di quel dicastero che ha fatto della speranza una grande disperazione.
Tralasciando il trascorso, tanto è andato, il presente lascia intravedere un futuro dove la disperazione regna sovrana.
Il ritorno tutto Italiano del tema pandemia, in prima pagina sulle cronache del giorno, dopo una pausa servita a stemperare gli animi, è il segnale che forse bisogna, ancora una volta, nascondere altri temi, assai più scottanti e gravissimi.
Temi che è meglio tenere in sordina, come l'economia che sta portando gli Italiani sempre più verso la povertà assoluta, o il lavoro, oramai volutamente "bandito" dai tanti governi che sembra costruire sempre più le condizioni immaginabili ed inimmaginabili, affinché si debba poter non lavorare.
Tasse vessatorie ed oppressive, burocrazia infinita, balzelli ed altro, per chi lavora, agevolazioni, contributi e sostegni per chi non lavora.
La guerra, quella non dichiarata, dove la propaganda ci dice che, non siamo in guerra, ma che mandiamo solo armi e soldi ad uno dei contendenti, comminando sanzioni ogni giorno più pesanti all'altro contendente, da cui però pretendiamo i favori, i servizi e le materie prime, fondamentali per la nostra sussistenza, per di più ai prezzi che noi vorremmo decidere.
Però, non siamo in guerra.
Giusto per la cronaca vi informiamo che i tassisti protestano, costi, riduzione di margini, aumento delle licenze, fattore UBER, che merita un attenzione a parte, mentre a Palazzo Chigi è' blindato, Draghi discute con Bonomi, sul cuneo fiscale e Conte attende di incontrarlo non sapendo cosa fare.
Ma è la sanità che torna ad avere un ruolo da "Prima Pagina" dopo un'assenza che dava "speranza" che il peggio fosse passato, anche se con strascichi se devastanti.
Così, nel pieno rispetto del detto: "chi di speranza campa, disperato muore", senza alcuna allusione al già nominato ministro, ecco ritornare le notizie, gli avvisi, le conferenze, gli ordini e tutto ciò che possa servire ad i cittadini per avere quella certezza che si è modificata così: “l'unica cosa certa”, escludendo il fine vita, “è l'incertezza”.
Vaccinazioni, si/no attesa o non attesa, mascherina o non mascherina, tornano i dibattiti e le imposizioni, caso unico nel mondo, con bollettini di contagio e morti, che nemmeno il bollettino di guerra riesce ad avere.
Se il sottosegretario Sileri assicura che a settembre non vi sarà nessuna restrizione, non sembra essere d'accordo OMS.
«Il numero dei morti è ancora troppo alto e la guardia si è abbassata» dice l’Organizzazione Mondiale della Sanitaria. Rilanciare la campagna vaccinale: obiettivo il 70% di copertura. Ricordiamo per la cronaca, che in Italia siamo ben oltre....
Il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus ricorda che "la prossima settimana si incontreranno i ministri delle finanze del G20" ed è "fondamentale che i governi di tutto il mondo finanzino l'Oms e la piattaforma Act Accelerator.
L' Act Accelerator è la nuova piattaforma che unisce i governi nella lotta al Covid
Lo scrivono il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom.
“L’Act-Accelerator si propone di guidare la ricerca, lo sviluppo e la consegna di test, cure e vaccini in tutto il mondo.
Access to Covid-19 Tools (Act)-Accelerator, quindi è una piattaforma di collaborazione che riunisce governi, scienziati, aziende, filantropi e organizzazioni sanitarie.
Secondo fonti non confermate, vorrebbe indurre gli stati a cedere la sovranità in materia sanitaria ad OMS.
Motivo per cui, sempre secondo fonti non confermate, sembra che Russia, Cina ed altri stati, intendano uscire da OMS.
In ogni caso, quasi a smentire il "Sileri" Oms dice ai governi: "E' ancora emergenza, valutare ripristino restrizioni".
Chissà quale futuro per l’Italia, dal momento che le speranze, per chi confida in Speranza, che non si pronuncia ma... attende speranzoso, sa bene che è ligio a quegli accordi cui sembra potrebbe aver firmato con OMS, e che poco importa il confronto scientifico tra scienziati.
L’importante è che governi, aziende, filantropi e organizzazioni sanitarie, siano d’accordo.
Ma siamo certi che gli accordi siano nell’ interesse di tutti e non di pochi?
Insomma, se non è zuppa è pan bagnato, e l'incertezza regna sovrana, con i Draghi e gli Speranza, tra guerra e pandemia, che la pace porta via
Ettore Lembo
14/07/2022