Disoccupati,
ma non cercano.
Sembra inverosimile come notizia, ma non solo non lo e', anzi diventa talmente scontata che si evita di parlarne, forse per non individuare nelle leggi varate da questi ultimi governi, il disastro compiuto. Disastro che sta abituando gli Italiani a non lavorare, e ad attendere la mancetta del governo.
Un ottimo sistema per i furbetti, quelli che la voglia di lavorare la utilizzano per fare i lavori in nero e raddoppiare le entrate?
Le riflessioni nascono da una notizia ANSA del 13 maggio 2022.
Lavoro: Italia da record per disoccupati che non cercano
Eurostat, 11,8% in 2021 a top Ue. 2/a per domanda insoddisfatta
L'Italia nel 2021 ha visto un tasso dell'11,8% di persone disponibili a lavorare ma non alla ricerca, contro al 4,1% dell'eurozona, al 3,7% dell'intera Ue e ai livelli più alti tra 34 Paesi europei considerati da Eurostat, l'ufficio di statistica dell'Unione europea.
Il dato emerge consultando l'aggiornamento Eurostat sulla domanda insoddisfatta di occupazione nel 2021 al 14% nell'Ue (14,9% nel 2020).
Qui l'Italia è al secondo posto nell'Ue, con una quota del 22,8% di domanda insoddisfatta di occupazione, alle spalle della Spagna (24,1%) e seguita a stretto giro dalla Grecia.
Pur se e' vero che il lavoro nobilita l'uomo, lavorare fa fatica e stanca.
Perche bisogna lavorare se lo stato comunque paga pur non lavorando?
Per di più se devi faticare per avere lo stessa cifra che viene elargita o poco meno, dallo Stato, tanto vale non lavorare.
O se proprio si vuole, basta farsi pagare in nero, in modo da avere una doppia entrata.
Questo e' uno dei tanti ragionamenti che vengono fatti da chi si vede recapitare quello che viene definito il reddito di cittadinanza, e che molti considerano come quella legge che e' servita a raccogliere consensi per quel partito che l'ha fortemente voluta.
Una forma di assistenzialismo per chi non lavora. Assistenzialismo che si e' trasformato in istigazione alla pigrizia o del dolce fare nulla.
Dolce fare nulla che sembra che qualche partito voglia estendere a tutti.
Reclutamento di voti per le prossime elezioni, ammesso che se ne facciano?
Tutte le riflessioni sono consentite, ma i dati parlano. Diventa così importante non parlare di questo strano fenomeno e di questi indicibili dati, conseguenza di norme spacciate per solidarietà?
Povera dignità che misera fine che ha fatto.
Ettore Lembo
15/05/2022