Il nuovo Governo giura,
ma il cambiamento
che volevano gli Italiani
dov'è?
Sembra, fin dalle prime battute, che il nuovo governo voglia appiattirsi al governo precedente, confermando così quella non opposizione fatta, dal principale partito di maggioranza, nella precedente legislatura.
La dice lunga infatti la lista dei ministri, che a parte la forma con i nomi nuovi di ministri e ministeri, la sostanza sembra rimanere quella vecchia.
In una Italia che crolla, massacrata dalle speculazioni economiche interne ed esterne, dalle folli scelte energetiche, dalle immigrazioni forzate, indotte e provocate che hanno raggiunto livelli inverosimili, da un debito pubblico nell'apparente controllo del totale fuori controllo, ma in particolare da una povertà che sempre più annienta aziende e posti di lavoro, non possono che fare riflettere le incredibili parole proferite dai rappresentanti di una Europa non più esistente, da un capo degli USA prossimo ad essere sonoramente bocciato nelle elezioni di mezzo termine, che alimentano, finanziano e sostengono una guerra che serve solo ad alcuni potentati economici che rifiutano ogni trattativa di pace a discapito di tutti i popoli, pur di affermare la propria egemonia.
Guerra che ci vede coinvolti e che favorendo incredibili speculazioni, proprio all'interno di quella Europa, che oramai nonostante i proclami di una commissione lontana da tutti i popoli che la compongono, e' quanto mai divisa e divisiva.
Sembrera' assurdo, ma i primi pensieri del governo, lontano da quel proclama che abbiamo sentito in campagna elettorale, "Prima gli Italiani", sembra essere: "Italia sempre dalla parte dell'Ucraina".
"Molte grazie Zelensky. L'Italia è, e sarà sempre dalla parte del coraggioso popolo ucraino che lotta per la sua libertà e per una giusta pace. Non sei solo!". Lo scrive su twitter il premier Giorgia Meloni, rispondendo al presidente ucraino Volodymyr Zelensky che le aveva fatto le congratulazioni per l'incarico.
Ed ancora, rispondendo a Biden, la Meloni dice:"Uniti da profonda amicizia e dalla partnership transatlantica fondata su valori comuni".
Di discutibile interpretazione l'affermazione di Antonio Tajani, neo ministro della Farnesina che dice:
La prima azione di come ministro degli Esteri sarà una telefonata al collega ucraino Dmytro Kuleba, per esprimere "solidarietà e vicinanza a un Paese invaso dalla Russia che con il sostegno della Nato e dell'Ue sta difendendo la propria indipendenza", ha annunciato lo stesso Tajani allo Speciale del Tg4 dedicato al giuramento del nuovo governo.
Dopo giuramenti proclami e propaganda, sembra proprio esser cambiato tutto senza che nulla sia cambiato come nella migliore interpretazione gattopardesca di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Dimenticati già gli Italiani, allontanata sempre più la pace, non si guardano nemmeno le dittature che diventano sempre più forti, dopo che in Cina l'ex presidente Hu Jintao e' stato portato fuori da due commessi dal XX Congresso del Partito comunista e Xi Jinping annuncia: ricevuto terzo mandato a guida Pcc.
Ma questa "sembra" essere un'altra storia?
O forse no?
Intanto il nuovo governo italiano sembra voler ricalcare le orme del precedente che...
Non ha esitato a favorire e sostenere una guerra che gli Italiani non vogliono, favorendo quelle speculazioni, venute proprio da quegli "alleati" che distruggono ogni giorno di più il tessuto economico Italiano.
E la povertà avanza.
Ettore Lembo
23/10/2022