2001 - 2020 - 2022
e se ci fosse un filo
fra loro?
Erano le 14.45 italiane del 11 settembre 2001, un martedì, quando le agenzie giornalistiche iniziarono a battere la notizia che un aereo di linea si era abbattuto su un grattacielo di New York.
Ero nel mio ufficio, accesi la televisione, tutte le reti stavano trasmettendo edizioni straordinarie che mandavano in onda quelle indimenticabili immagini di quel primo impatto.
Ne seguirono altri tre, sempre aerei di linea che si abbattevano contro obiettivi civili e militari.
Vi furono 2.977 persone che persero la vita. I terroristi suicidi furono 19. I feriti furono oltre 6.000.
Furono colpite le torri del World Trade Center ed il Pentagono, un aereo cadde nel nulla in Pennsylvania.
Fu Al Qaida. Lo dissero subito tutti.
Gli Stat Uniti reagiranno con la guerra in Afghanistan che vide la presenza dei soldati americani fino a quest’anno.
In ventuno anni l’occidente a guida USA non riuscirono praticamente a cambiare nulla in quella terra visto che, oggi, l’Afghanistan è tornato esattamente nella stessa condizione di quel tempo.
Al Qaida nacque nel 1979 durante l’invasione dell’Afghanistan da parte dell’allora Unione Sovietica, una delle tante che quel paese subì. Fu Osama bin Laden che, arrivato in Afghanistan dalla filo statunitense Arabia Saudita, la creò con il fine di assoldare mujaheddin stranieri per resistere all’invasione sovietica. Mai dichiaratamente chiaro chi lo finanziò, certamente non fu il Cremlino ed al tempo la Cina non era pronta ad agire sullo scenario globale.
Nel 1989 i russi si ritirarono ma Al-Qaida non si sciolse, si trasformò in una "forza di intervento rapido" del Jihad contro i nemici del mondo islamico.
Con la guida di Ayman al Zawahiri, ucciso con un missile lanciato da un drone USA a Kabul il 31 luglio scorso, mai fu più evidente come quel giorno che nulla era in Afghanistan durante l’occupazione occidentale del paese, Osama bin Laden si radicalizzò ed intimò, era il 1998, ai soldati americani di lasciare il territorio dell'Arabia Saudita.
Da quel momento fino alla presidenza Trump in Stati Uniti molti gli attentati in Europa compiuti da Al-Qaida, molti i morti, molti i feriti ma, certamente molte di più le domande che, sin da quel 11 settembre 2001 non hanno mai trovato risposte.
Già al tempo chi provava ad alzare il dito veniva tacciato di “complottista”, sin da quel tempo chi provava a dimostrare che certe ricostruzioni non potevano essere credibili veniva disintegrato come “propagatore di fake” ed azzittito.
Io “cittadino semplice” non sono un ingegnere aereo spaziale, ma ne frequento, nel tempo, soprattutto dopo aver frequentato a lungo Washington DC, ho chiesto loro come fosse possibile che un aereo passeggeri di linea volasse a volo radente, pochi metri da terra, tanto da colpire una facciata del Pentagono. Risposta sempre uguale: impossibile manca la portanza.
Io “cittadino semplice” che ho avuto a lungo ruoli importanti in compagnie aeree ho chiesto ai comandanti dei voli di linea delle stesse compagnie come potesse un principiante al volo fare quella virata che permise al primo aereo di schiantarsi perfettamente sulla prima torre. Risposta sempre la stessa: manualmente era impossibile, anche loro piloti esperti non avrebbero potuto.
Io “cittadino semplice”, nel rivedere ogni anno le immagini di quella devastante tragedia, mi sono sempre chiesto se fosse stata solo fortuna che un cameraman professionista fosse nel posto giusto, e così attento, tanto da riprendere le immagini, con una perfetta angolazione, sia dell’ avvicinamento che dello schianto, di quel primo aereo su quella prima torre quel giorno. Immagini che modificarono totalmente il futuro del mondo intero.
Tante altre sono le domande che un “cittadino semplice” come me si pone ancora oggi nel rivedere quelle immagini e nel constatare come la vita di tanti fu modificata quel giorno.
Oggi studio gli Stati Uniti di questa era Biden, così strana, così diversa, così basata su valori imposti dall’alto.
Studio questi Stati Uniti che corrono verso delle elezioni di “mezzo termine” che segneranno un momento di non ritorno per il popolo americano e non solo.
Studio questi Stati Uniti e mi accorgo che gli italiani vivono con “noia” le proprie elezioni politiche di settembre e con “apprensione” quelle degli Stati Uniti.
“Apprensione” che tocca sia coloro che credono nelle politiche di Biden e temono che sia “azzoppato”, sia coloro che credono che il “vero Presidente” sia Trump e vedono in questo momento elettorale statunitense l’inizio della “riconquista della verità”.
Io “cittadino semplice” guardo questo mondo, oggi che ha appena chiuso un ciclo storico durato settanta anni, e mi chiedo se quei momenti e questi non abbiano un filo rosso nascosto che li unisce.
Io “cittadino semplice” che crede nella cultura illuministica della democrazia mi chiedo, e chiedo, se non sia arrivato il momento che le tante domande che non hanno mai avuto alcuna risposta in questo nostro travagliato occidente abbiano risposte comprensibili, credibili e chiare.
Io “cittadino semplice” penso a tutto questo e porto alla mia memoria le parole di quel immenso poeta che si chiamava Giorgio Gaber in quel suo testo postumo intitolato “Se ci fosse un uomo” ove chiedeva “Se ci fosse un uomo. Un uomo nuovo e forte.
Forte nel guardare sorridente la sua oscura realtà del presente”
Un uomo forte di una “tendenza senza nome se non quella di umana elevazione” …. di una rinascita improvvisa.
Un “uomo “generoso e forte” capace di “odiare l’arroganza”, Gaber pensava che un uomo con queste caratteristiche ci avrebbe potuti portare fuori dal “medioevo” in cui l’occidente sta vivendo e che, un uomo sì fatto, potrebbe traghettarci in un nuovo rinascimento pieno di luce.
Speriamo che questo uomo possa emergere in questo buio e che, non è possibile arrivare ad un nuovo rinascimento senza passare per la verità, dia a noi “cittadini semplici” le risposte a quelle domande che scaturiscono nel ricordare quella tragedia di quel 11 settembre per iniziare, e ci conducano in quel coacervo di “stranezze” che sono il “COVID”, la “guerra in Ucraina” e quel 2020 così centrale nella campagna elettorale statunitense di oggi.
Un uomo che ci conduca alla verità per poter, dopo e solo dopo, girare pagina ed entrare in un nuovo rinascimento dell’occidente tutto.
Ignoto Uno
11/09/2022