ACQUA PIOVANA... - ETTORE LEMBO NEWS

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Acqua piovana ….

La media degli ultimi trenta anni in Italia del totale di precipitazioni piovane è stata di 984,2 millimetri per metro quadro con una crescita nel 2022 di circa il 9%.
Incremento, non decremento, fatto che non rende facile la comprensione del fatto che si sia sentito parlare per tutto l’anno dai soliti opinionisti televisivi di “siccità dovuta al cambiamento climatico ed alla CO2”.
Per dare una misura comprensibile del dato, nel caso in cui la quantità di pioggia caduta fosse di 5 millimetri significherebbe che su ogni metro quadrato di terra sarebbero caduti 5 litri di acqua piovana. Ne cadono mediamente in un anno 984,2 cioè circa 984 litri per metro quadro.
Fate una prova, create una vasca di un metro quadro idrorepellente e versatevi dentro 5 litri di acqua e capirete visivamente cosa vuol dire.
L’Italia non ha carenza di acqua, ha carenza di amministratori pubblici che, facendo il proprio dovere, manutengano condotte idriche e canali, costruiscano sui territori bacini di raccolta delle acque piovane, si impegnino in opere di rimboscamento delle aree montane o inadatte alla produzione agricola, rilancino i centri minori oggi abbandonati e riducano la cementificazione delle aree metropolitane.
Su questo andrebbero utilizzate le risorse, non su massive campagne di installazione di pannelli solari e pale eoliche che da un lato sono in grado di produrre quantità percentuali ridicole di potenza elettrica necessarie alla nazione e dall’altro deturpano i paesaggi e riducono le aree disponibili alla produzione agricola. Vi sono, poi, le ideologiche campagne politiche per la decrescita felice, le aree ZTL di dimensioni e logiche incomprensibili come quella di Milano e quella in arrivo a Roma, lo spostamento verso le automobili elettriche ed il cappotto termico per le abitazioni volute da politiche che non tengono assolutamente presente la devastante riduzione del potere di acquisto delle famiglie italiane e con impatti reali sull’inquinamento da CO2 risibili.
I media, in questi giorni, hanno informato che l’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna nelle scorse settimane è stata causata da una precipitazione di acqua piovana pari a 100 millimetri di pioggia per metro quadrato in poche ore ed a 500 millimetri per metro quadrato in due settimane, 50 centimetri, moltissimi ma non sufficienti a farci comprendere il disastro a cui stiamo assistendo ed a farci accettare le morti.
Acqua che, invece di essere una risorsa per il sistema socio economico dei territori, diviene elemento catastrofico.
Noi “cittadini semplici” ci chiediamo se sia stata l’acqua piovana la causa della catastrofe o l’uomo.
Uomo, dirigente politico, molto, troppo, avvezzo a spostare da se le proprie colpe.
Se, infatti, in questi anni le risorse pubbliche fossero state utilizzate per attuare le politiche che in questo scritto ho elencato come necessarie alla nazione, oggi la pioggia che ha colpito l’Emilia Romagna non avrebbe causato altro che la serenità per le popolazioni di quei territori di non avere problemi di carenza idrica durante il periodo estivo ne ai fini dell’agricoltura ne ai fini delle famiglie.
Purtroppo, invece, abbiamo ancora immagini di desolazione e morte con “acqua stagnante” in immense aree di quella regione e nessuno ci spieghi perché la stessa non sia già defluita nei canali.
Ignoto Uno
30/05/2023
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