Dall’Ucraina a Taiwan ….
Il Presidente Macron al termine del suo viaggio a Pechino ha pensato bene di dichiarare che “l’Unione Europea non dovrebbe intromettersi nelle questioni tra la Cina e Taiwan”.
«Sarebbe paradossale - ha continuato Macron al termine dell’incontro con il presidente cinese Xi Jinping- se, presi dal panico, credessimo di essere solo dei seguaci dell'America».
Il giorno successivo ha ritenuto di correggersi, ovviamente dichiarando che non era stato ben compreso.
Noi “cittadini semplici” non avremmo, anche questa volta, capito niente, ma qualche domanda la vogliamo fare.
Presi dal panico? Per che cosa? La grande e potente Europa non sa tenere i nervi saldi secondo Macron?
“Seguaci dell’America” dichiara. È consentito a noi “cittadini semplici” chiedere al Presidente Macron chi stia definendo la politica europea e NATO nel conflitto in terra di Ucraina se non il Presidente Biden?
Fra parentesi, e giusto per disquisire, a noi “cittadini semplici” sembra che le “Americhe all’interno degli Stati Uniti” siano due.
Quella dei Biden Obama Clinton e dei loro amici nella finanza e nel mondo della comunicazione, e l’altra, quella di Trump con il mondo degli Stati Uniti rurali ed industriali.
Fra queste due “Americhe” a noi “cittadini semplici” risulta chiaro che, sin dal 2016 allorquando il “cattivone Trump” vinse le presidenziali, i leader europei e di molti Stati che compongono l’Unione stessa, fra questi per certo la Francia di Macron, si sono schierati, a prescindere dal pensiero dei loro popoli, con la linea antagonista al Presidente Trump. Giusto per precisare quella del “politicamente corretto” Obama e del suo vassallo Biden.
È, inoltre, consentito a noi “cittadini semplici” chiedere, sempre al Presidente francese, se una eventuale invasione di Taiwan da parte delle forze armate della Repubblica Popolare Cinese sia altrettanto disdicevole della invasione della Federazione Russa in Ucraina?
Non possiamo credere che una eventuale invasione cinese di Taiwan possa essere ritenuta “politicamente accettabile” dai leader europei, soprattutto dopo quanto quotidianamente ci narrano i media delle nostre parti, tutti, sulla guerra in territorio ucraino.
Eppure la dichiarazione del Presidente Macron questo potrebbe lasciare intendere, ma come ci informa lui stesso è stato “frainteso”.
Quello che abbiamo compreso noi dalle parole del Preside francese è che lo stesso ritiene che l’Unione Europea debba ridurre la sua dipendenza dagli Stati Uniti e debba evitare di farsi trascinare in una situazione di conflitto fra la Repubblica Popolare Cinese e Taiwan.
Taiwan può essere “abbandonata al suo destino” e l’Ucraina no?
Noi “cittadini semplici” non siamo assolutamente in grado di comprendere questa dissimetria etica.
Taiwan è l’isola che da settanta anni si governa in maniera indipendente dalla Repubblica Popolare Cinese con il consenso di tutto il mondo occidentale esattamente come le aree russofone dell’Ucraina sono parte integrante di quello Stato con il medesimo consenso anche se, nel caso di Taiwan, la Cina ritene che essa sia parte integrante del suo territorio e nel caso Ucraino la Federazione Russa reputa quelle zone, in quanto a maggioranza russofona, sotto la protezione del Cremlino.
Gli Stati Uniti, al contrario, sono totalmente schierati con l’autonomia di Taiwan dalla Cina e delle aree russofone dalla Russia, egualmente aveva sempre dichiarato l’Unione Europea.
Presidente Macron cosa è cambiato che la porta a fare queste dichiarazioni che parrebbero lasciare al proprio destino Taiwan?
Allo stesso tempo non nota delle evidenti similitudini fra la situazione Ucraina e quella di Taiwan e delle altrettanto evidenti dissimetrie nel suo approccio fra la situazione di Taiwan e quella Ucraina?
Noi “cittadini semplici” notiamo, e non apprezziamo, queste strane disimmetrie.
Da un lato, certi che la pace si raggiunge con gli accordi e non con le armi, noi “cittadini semplici”vorremmo vedere l’Ucraina tornare in pace dopo questi anni, dal 2014 Presidente Macron, di morte e sofferenza e dall’altro vorremmo altrettanto vedere Taiwan rimanere libera ed in pace.
Contemporaneamente vorremmo vedere una azione forte e consistente dell’Europa tutta finalizzata a dissuadere la Repubblica Popolare Cinese dalla mal sana idea di invadere l’isola di Taiwan.
Al fine di raggiungere una posizione dominante sul mondo, la strategia del governo di Xi Jinping è di frammentare ed indebolire i singoli Stati occidentali.
Avendo questo progetto il leader cinese sa bene che, raggiunta una posizione di controllo sugli Stati chiave europei, vedrà aumentata fortemente la sua capacità di leadership su tutta l’Europa e, conseguentemente, avrà un partner nei rapporti internazionali in genere.
L’atteggiamento assai più “tenero” del leader francese in ordine alle pretese cinesi su Taiwan appare come un segnale di sudditanza le cui profonde motivazioni andrebbero meglio comprese.
Certamente si può intravvedere la debolezza francese rispetto a quelle che loro continuano a ritenere come area coloniale nel continente africano che porta il governo francese a cercare un alleato nella Cina in quello scenario.
A questo, inoltre, si abbina una lampante debolezza interna dello stesso Macron sul piano sociale ed economico che lo potrebbero portare a ritenere “salvifici” gli investimenti cinesi in Francia.
Al fine di notare quanto quella che si definisce Unione Europea non sappia avere, ne tenere, una politica estera chiara ed univoca è interessante notare come la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che è stata a sua volta in Cina per una visita istituzionale in questi giorni, abbia, al contrario del Presidente francese, condannato in modo netto le esercitazioni militari cinesi ai confini con le acque territoriali di Taiwan.
Infine noi “cittadini semplici” che votano in Italia dobbiamo prendere nota del fatto che, in questo sgradevole contesto, sia stata annullata all’ultimo minuto la visita a Taiwan di una delegazione di parlamentari composta in gran parte da membri del gruppo di Fratelli d’Italia.
I bene informati dichiarano che abbia vinto la linea prudente della Farnesina.
Allo stesso tempo, proprio in queste ore, la sottosegretaria agli Esteri, Maria Tripodi, è all’inaugurazione della Fiera Internazionale dei Prodotti di Consumo sull'isola di Hainan in Cina.
Gli affari sono affari direbbe qualcuno…… con buona pace di tutti i principi che ci innondano, allorquando si parla di Ucraina, tutti i giorni.
Ignoto Uno
12/04/2023