OKSANA MARKAROVA DA RIMUOVERE - ETTORE LEMBO NEWS

Title
Vai ai contenuti
Il Presidente della Camera degli Stati Uniti
sollecita Zelenskyy
a rimuovere l’ambasciatore ucraino

Non riusciamo a trovare questa notizia nei media Italiani.
Eppure e' riportata da Agenparl.
Ci chiediamo come mai.
Vi riportiamo l'articolo completo ed il link per poterlo leggere in originale....

Roma, 26 Settembre 2024
Il presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, Mike Johnson, ha esortato il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy a rimuovere l’ambasciatrice ucraina a Washington, Oksana Markarova, in seguito a una controversa visita di Zelenskyy negli Stati Uniti. Johnson ha descritto l’evento come una “mossa miope e intenzionalmente politica” che ha minato la fiducia dei repubblicani nella capacità dell’ambasciatrice di svolgere il proprio ruolo diplomatico in modo imparziale ed efficace.

L’incidente si è verificato durante la visita di Zelenskyy a una fabbrica di munizioni dell’esercito statunitense a Scranton, Pennsylvania, all’inizio di questa settimana. La visita è stata organizzata da Markarova nel contesto del viaggio del presidente ucraino per partecipare alle riunioni dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite e a una sessione del Consiglio di sicurezza ONU dedicata alla guerra in Ucraina. Tuttavia, la visita a Scranton è stata criticata da Johnson per essere avvenuta in uno stato politicamente sensibile, guidata da rappresentanti democratici e senza la partecipazione di alcun esponente repubblicano.
In una lettera indirizzata a Zelenskyy, pubblicata su X (precedentemente Twitter), Johnson ha dichiarato che la visita è stata “chiaramente progettata per aiutare i democratici”, definendola una forma di “interferenza elettorale”. Secondo il presidente della Camera, questa decisione ha danneggiato la percezione di equità e imparzialità dell’ambasciatrice Markarova, causando una perdita di fiducia tra i repubblicani.

Johnson ha inoltre sottolineato che il sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina, e in particolare alla fine del conflitto con la Russia, resta una questione bipartisan, ma che eventi come questo “mettono inutilmente alla prova” i rapporti tra i due paesi. Ha anche criticato presunti attacchi mediatici rivolti contro i principali candidati repubblicani da parte di funzionari ucraini, affermando che questi episodi non dovrebbero ripetersi.
La visita di Zelenskyy è stata interpretata da Johnson come una mossa politica, soprattutto considerando la partecipazione del vicepresidente statunitense Kamala Harris, candidata democratica alla presidenza. L’esclusione di rappresentanti repubblicani, secondo Johnson, è stata deliberata e rappresenta una violazione dell’impegno dell’Ucraina a non interferire nella politica interna statunitense, un principio che Zelenskyy stesso aveva più volte sottolineato.

Silenzio ucraino sulle accuse

Finora né Zelenskyy né le autorità ucraine hanno commentato le dichiarazioni di Johnson. Resta da vedere se l’Ucraina risponderà alle critiche mosse dal presidente della Camera o se adotterà misure nei confronti dell’ambasciatrice Markarova, che fino ad ora ha giocato un ruolo cruciale nelle relazioni diplomatiche tra Kiev e Washington.
Questo episodio evidenzia le crescenti tensioni politiche all’interno degli Stati Uniti riguardo al sostegno all’Ucraina. Sebbene il supporto alla fine della guerra con la Russia rimanga trasversalmente appoggiato da democratici e repubblicani, l’episodio solleva preoccupazioni su come i rapporti bilaterali possano essere influenzati dalle dinamiche elettorali e dai contrasti interni negli Stati Uniti.

Mentre gli Stati Uniti continuano a essere uno dei principali alleati dell’Ucraina nella sua resistenza all’invasione russa, eventi come questo potrebbero complicare ulteriormente la gestione delle relazioni diplomatiche in un periodo cruciale, sia per gli Stati Uniti che per l’Ucraina, impegnati rispettivamente in un importante ciclo elettorale e in una guerra devastante.

.
Torna ai contenuti