Tutto ed il contrario di tutto,
affinché tutto confermi tutto,
il contrario di tutti.
Così Moody's taglia l'outlook italiano e da un segnale...
Potrebbe sembrare uno scioglilingua mentre invece è ciò che accade in Italia, dove tutto è il contrario di tutto, ma dove tutto non sono tutti, come si potrebbe intendere, ben si, è ciò che decide per tutti.
L'esempio più calzante in Italia, può essere rappresentato da ciò che è accaduto nelle ultime ore.
Calenda rompe il patto siglato con Letta.
Infatti risulta incomprensibile che prima si stringono gli accordi e poi si parla degli obiettivi comuni, di cosa si intende realizzare e delle strategie per raggiungere gli obiettivi.
Se invece le alleanze possono portare alle poltrone, ecco che si fa di tutto per averne il più possibile.
In questo modo si dimostra che tutto è il contrario di tutto ma non chi decide per tutti.
Lo fa la sinistra e lo fa la destra, lo fa chi dice di appartenere al sistema, lo fa chi dice di essere antisistema.
E non ci riferiamo tra gli antisistema conosciuti come quelli del M5S che oramai sembra si siano perfettamente integrati al sistema, ma ad i numerosi partiti e partitelli che sono nati dagli urlatori di piazza e che concorrono tutti per un posto "al sole" del parlamento.
Ma, attenzione, Moody's ha lanciato il suo avvertimento per chi ha la possibilità di concorrere alla maggioranza, destra, sinistra o guazzabuio che sia, soprannominato ieri, oggi ma anche domani, "governo di larga intesa per salvare l'Italia".
Con la "caduta volontaria" di Draghi, se prima erano solo nuvole all'orizzonte, ora la temuta frenata dell'economia sta scagliando i suoi primi fulmini.
Moody's osserva come "la fine del governo Draghi e elezioni anticipate del 25 settembre 2022 aumentano l'incertezza politica". Particolare accento viene messa ai rischi legati all'attuazione del Pnrr.
Così, l’agenzia Moody’s ha comunicato la variazione dell’outlook per il rating sovrano assegnato all’Italia da “stabile” a “negativo”, confermando il rating a Baa3.
Secondo Moody's i rischi per il profilo di credito dell'Italia a causa dell'impatto economico dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e degli sviluppi politici interni aumentano.
Infatti secondo l'agenzia, vi sono rischi che il contesto politico ostacoli l'attuazione delle riforme strutturali, comprese quelle contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Inoltre, aumenta il rischio che i problemi di approvvigionamento energetico indeboliscano le prospettive economiche.
La significativa dipendenza energetica dal gas espone l'Italia a ulteriori tagli delle forniture dalla Russia e a un aumento dei prezzi dell'energia. Lo sottolinea Moody's nello spiegare la revisione dell'outlook del rating.
La situazione è difficile a livello globale: "Segnali di decelerazione dell'attività economica ed elevata e diffusa inflazione continuano a contraddistinguere lo scenario internazionale", aggiunge L'Istat, secondo cui l'evoluzione della congiuntura è messa in pericolo dall'aumento del disavanzo della bilancia commerciale, dalla diffusione dell'inflazione e dal marcato peggioramento della fiducia dei consumatori.
Considerando anche le recenti variazioni negative degli indici di fiducia e delle vendite al dettaglio, confermano che una brusca frenata dell'economia italiana sul finire dell'estate, è una possibilità per nulla remota", secondo Confcommercio. Mentre Codacons e Unione nazionale dei consumatori vedono un campanello d'allarme nella riduzione dei beni di consumo, considerata un primo segno tangibile della difficoltà delle famiglie di fronte all'inflazione altissima. E secondo un'indagine di Unioncamere, la situazione peggiorerà presto tra luglio e agosto.
Uno scenario che deve indurci a riflettere specialmente su queste elezioni anticipate che forse servono a distrarci e forse ad illuderci che possa cambiare tutto, ma non cambierà nulla, tanto tutto è forse già deciso, ed i burattini, credendosi burattinai, faranno ciò che verrà loro ordinato.
Ettore Lembo
07/08/2022