Trump: “pazzo per alcuni”, “statista per i semplici”
Il Presidente Trump, durante la propria deposizione presso il tribunale civile di New York nell’ambito del processo nel quale la sua società è accusata di frode, ha dichiarato, accadeva nell’aprile 2023, di aver “evitato l'olocausto nucleare".
Questo riporta, in data 19 gennaio, molti mesi dopo, l’Ansa.
L’agenzia di stampa ha, infatti, rilanciato il frammento di video dell’udienza che la procuratrice di New York Letitia James ha deciso di rendere pubblico.
Il verbale, che era già pubblico da tempo, è di 475 pagine, solamente una riguarda il passaggio reso oggi noto, di nuovo, anche con le immagini.
Assolutamente irrilevante comprendere se la motivazione di questa scelta, scelta avvenuta a pochi giorni dalla sentenza della Corte Federale sulla legittimità di Trump a correre per le elezioni presidenziali statunitensi di novembre, sia “politica”, magari per farlo passare per “pazzo”, oppure no.
Chi ha La consuetudine di cercare fonti attendibili è avvezzo a questi tentativi di delegittimazione della figura di Trump, anche nel suo privato.
Indimenticabile il caso di una intervista, avvenuta nei giorni appena successivi al voto delle presidenziali statunitensi del 2020, in cui un giornalista e scrittore statunitense, assiduo frequentatore della nostra amata Italia e delle trasmissioni televisive del nostro Paese, si sentiva autorizzato, neanche con una lunga locuzione verbale, a far credere che la First Lady Melania fosse una signora, diciamo così per carità di patria, “poco signora”. Questo avvenne fra i “sorrisi ammiccanti” di chi conduceva la trasmissione.
Fatti, quello come innumerevoli altri, patetici per chi li ha compiuti, non per chi gli stessi vorrebbero colpire.
Ciò che, infatti, rileva, oggi con il video sul “rischio nucleare” come ieri, è che il Presidente Trump è ritenuto “affidabile” da milioni, centinaia di milioni, di persone nel mondo e che lo stesso, in quella deposizione, continua dichiarando che questo è un rischio che “potrebbe ripetersi anche ora”.
Un “messaggio” lanciato nella bottiglia da un leader, un uomo che ha dimostrato in questi anni di non piegarsi mai.
Un uomo letteralmente odiato dal “potere costituito” ma ritenuto “leader del sovranismo mondiale” da una miriade di persone.
In Stati Uniti chi lo vorrebbe vedere disintegrato è costretto a confrontarsi con il “suo popolo” che inizia ad essere quantificabile attraverso i caucus, quello in Iowa è stato letteralmente devastante per i suoi avversari sia interni al partito che nel mondo.
Fuori dai confini degli Stati Uniti le “preoccupazioni” per chi ne teme il “ritorno” sono in continuo ansiogeno aumento.
La presidente della BCE Lagarde ha definito a France2 “evidentemente una minaccia per l’Europa” la rielezione alla Casa Bianca nel 2024.
Ci sarebbe, quasi quasi, da chiedersi se la “minaccia” sia per “l’Europa dei potenti” o per gli europei, io sono assai certo che moltissimi europei, potessero, lo voterebbero subito.
Durante il recente Forum di Davos Alex Soros, erede di cotanto padre, lo riporta la CNBC, ha rilasciato una, tutta da interpretare, dichiarazione.
Alex Soros dice, infatti, che “la vittoria di Trump è praticamente già fatta per l’élite di Davos, ma si sbagliano sempre”.
Coloro che hanno memoria dei tanti “casi non chiari” collegati alle elezioni statunitensi e del tanto “rumore” che genera sempre la famiglia Soros non possono che percepire questa affermazione più come un “messaggio”, quasi una minaccia, che come una opinione.
Contemporaneamente il Presidente Trump in data 20 gennaio, alle ore 9.28 PM est, sulle televisioni nazionali, a margine di un suo comizio nella città di Concord nel New Hampshire, ha dichiarato di sapere “chi ha truccato le elezioni nel 2020 e di avere tutto per provarlo”.
“Rigged” ha usato questa parola nel ribadire che vincerà per la “terza volta”.
Trump, sempre, dichiara che la “presidenza degli Stati Uniti sia il lavoro più importante al mondo. Essere il presidente permette di salvare milioni di vite”.
“Salvare milioni di vite”, non tutti i leaders al mondo, questa la mia opinione, hanno questo motivo come elemento cardine del loro operato.
Tutti, però, si rendono tronfi nel dichiararlo.
Chissà perché mi sovviene il tanto parlare dei leaders europei allorquando parlano della povertà in Africa e di quei poveracci che cercano di migrare.
Quanti soldi in pochi si fanno su quelle povere vite!
Però il “pazzo” è Trump ….. come non saperlo?!?!
Ignoto Uno
21/01/2024