Caso Zaki …. Fare, parlare e straparlare
Era il febbraio 2020 quando Patrick Zaki, giovane egiziano iscritto ad un master in “studi di genere”dell'Università di Bologna, fu arrestato a Il Cairo.
Tra le accuse mosse nel mandato d'arresto l'unica che la Procura Suprema per la sicurezza dello Stato ha sostenuto al processo è quella della “diffusione di false notizie dentro e fuori il Paese” attraverso un articolo, a firma di Zaki, pubblicato nel 2019 sul giornale libanese Daraj
Il 18 luglio 2023, all'11esima udienza, Zaki è stato condannato a tre anni di reclusione ed il giorno successivo graziato dal presidente egiziano al-Sisi.
Grazia, lo ha dichiarato lo stesso Al-Sisi, dovuta all’intercessione del governo italiano presieduto dalla premier Meloni. Fatto così chiaro per Al-Sisi da fargli commentare, a dire il vero con un certo sarcasmo, con “pensavo che Zaki fosse amico del governo Meloni” allorquando questi ha deciso di non accettare l’invito del governo italiano a rientrare in Italia con un volo di Stato messogli a disposizione da Palazzo Chigi.
Il governatore della regione Emilia Romagna e presidente del Partito democratico ha commentato la grazia all’attivista egiziano e studente presso l’università di Bologna con queste parole “La destra per anni ha ignorato il caso Zaki e Fratelli d’Italia non ha votato a favore della proposta di dargli la cittadinanza italiana per aumentare il livello di protezione”.
Questa interessante dichiarazione è stata pronunciata durante la due giorni organizzata a Cesena dalla “non corrente del PD”, così si definiscono gli iscritti del PD che non appoggiano pienamente la attuale segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, denominata “Energia popolare”, di cui Bonaccini è il leader.
Il presidente del PD ha sottolineato a tutti i presenti ed alla stampa che "La destra che esulta per la liberazione di Zaki non si era mai vista alle manifestazioni ma adesso cerca di passare per salvatore della patria e strumentalizzare politicamente quello che era già scritto da tempo e un lavorio diplomatico cominciato mentre loro erano ancora all’opposizione”.
Sommessamente io “cittadino semplice” sono lieto se su un caso come questo un governo di destra si spoglia della sua ideologia per proteggere un giovane che ha compiuto esclusivamente reati di opinione pur se, questo risulta evidente da ogni comportamento di Zaki dopo e prima la grazia, lo stesso sia un oppositore dichiarato della cultura proposta dal governo italiano in carica.
Il comportamento della premier Meloni e del ministro Tajani sono apprezzabili banalmente perché “istituzionali”.
Al contrario non si comprende la necessità su un caso “umanitario” come questo di “alzare le proprie bandiere” come Bonaccini ha inteso fare.
Noi “cittadini semplici” vediamo una Italia in grande affanno e ci annoiamo molto nel dover subire questi “teatrini”.
Troppi, ma veramente troppi, i problemi che abbiamo nella nostra personale “agenda di famiglia”.
Siamo contenti per Zaki ma, ci scuseranno i benpensanti, siamo ancor più lieti se si passa ai seguenti argomenti: potere di acquisto delle nostre famiglie e futuro nella nostra amata Patria dei nostri figli.
Ignoto Uno
25/07/2023