Primum vivere …..
Le speculazioni, non è il conflitto in Ucraina a causare l’incubo economico in cui oggi si trovano sia le famiglie che le imprese italiane, hanno portato una vera e propria rivoluzione dello stile di vita nella nostra nazione.
Nel chiedere che cosa di concreto abbia fatto la Commissione Europea ed il governo Draghi, sempre dagli opinionisti osannati, per permettere agli europei tutti ed agli italiani in particolare di mantenere almeno costante la propria qualità di vita, non posso che constatare altro che il fatto che, in crescita da nove mesi, cinque milioni di italiani, il 10,7% dei contratti, non riescono a pagare le bollette di luce e gas a causa dell'aumento del prezzo dell'energia, un numero che nei prossimi mesi è destinato a crescere.
Ulteriori 3,3 milioni di italiani, infatti, hanno dichiarato che avranno difficoltà a far fronte alle prossime bollette.
Una situazione in costante peggioramento evidenziata anche dal fatto che due morosi su tre è la prima volta che nella loro vita si trovano nella necessità di non pagare una bolletta.
Una situazione inaccettabile che deve causare domande, e non certezze, sulle reali cause e sulle conseguenti soluzioni.
Una domanda mi sembra semplice e spontanea, quale la relazione fra il costo della bolletta energetica e la fonte della produzione dell’energia stessa? La risposta è assolutamente nessuna, dato che il prezzo per l’utilizzatore finale di energia si forma su un calcolo meramente finanziario e non come conseguenza del costo di produzione. Essendo questo vero il tema dell’energia pulita non impatta sul prezze al cliente come è solo una scusa la guerra in Ucraina rispetto al prezzo di vendita dell’energia elettrica prodotta da idroelettrico, eolico e da pannelli solari.
Queste speculazioni stanno fortemente favorendo i produttori di energia elettrica da rinnovabili e, al netto che un governo serio avrebbe dovuto da molto scindere il prezzo dell’energia elettrica da un calcolo finanziario e riportarlo nell’alveo di un prezzo tecnico collegato al costo di produzione, sarebbe interessante un approfondimento sui reali beneficiari di questa speculazione e se, nella stessa, si possano riscontrare ipotesi di reato.
Vorrei, nell’ambito di questo ragionamento, fare un passo oltreoceano e riportare i concetti che su un tweet ha voluto evidenziare il presidente Trump in ordine alle differenze fra il suo periodo di governo e oggi.
L’inflazione in Stati Uniti è passata dal 1.4% al 8.3% il prezzo del gas da 2.39$ a 3.76$, i tassi di interesse sui mutui a trenta anni da 2.65% al 7.08%, i prezzi al largo consumo sono aumentati del 13.5%, questi alcuni degli indici che segnalano le conseguenze delle politiche statunitensi nei primi due anni della presidenza Biden. Conseguenze che, dopo aver così significativamente colpito la qualità della vita delle famiglie americane, arrivano causando ancor maggiore disagio in Europa ed in Italia.
Al costituendo governo italiano ci piacerebbe chiedere quali immediate azioni intenda attuare in discontinuità con il governo precedente la cui “lealtà” all’alleanza con l’attuale presidenza americana ha portato alla povertà un numero crescente di italiani come terribilmente evidenziato da quei cinque milioni di italiani che non possono, loro malgrado, pagare le bollette che ricevono.
La soluzione non può essere quella della dilazione dei pagamenti delle stesse, ne quella dei prestiti agevolati per poterle saldare, la soluzione deve, non può essere diversamente, essere strutturale e definitiva.
L’Italia deve occuparsi prima delle proprie famiglie, delle proprie imprese, del proprio benessere e questo con o senza la sempre presente per gli italiani Europa
“Vengono prima gli italiani” si diceva a destra nel nostro emiciclo parlamentare e nella recente campagna elettorale, ora si applichi con estrema urgenza questo concetto seguendo l’antica massima latina del “primum vivere deinde philosophari”, è infatti tempo di concretezza e di maggiore aderenza agli aspetti pratici della vita degli italiani.
Ignoto Uno
18/10/2022