l'Italia si schianta,
i suoi burocrati Europeisti
difendono una Europa
che non esiste?
E domani?
Chiarissime le parole che il Presidente Mattarella proferisce a nel suo messaggio alla 48/esima edizione del Forum Ambrosetti. Il Capo dello Stato pone l'accento sul fatto che i "singoli Paesi non possono rispondere secondo efficacia alla crisi".
"Nel liberarsi dalla dipendenza Russa per le fonti di energia, l'Europa è chiamata, ancora una volta, a compiere un salto in avanti in determinazione politica, integrazione, innovazione", sottolinea il presidente della Repubblica rilevando che "l'Unione europea è il solo attore continentale che possa agire per calmierare i prezzi dell'energia, sostenendo le attività produttive, assicurando i servizi ai cittadini e, al tempo stesso, agendo sul terreno delle energie rinnovabili, confermando concreta solidarietà all'Ucraina".
Parole che indicano fortemente come la propaganda messa in piedi vuol fare vedere una Europa che non esiste. Una Europa che esiste solo nel pensiero di burocrati, affaristi e poltronisti che a vario livello, sia nei governi periferici che centrali, occupano scranni, per chissà quali fini.
Persone, in alcuni casi da nominati e nemmeno da eletti.
Una Europa che non tiene conto delle popolazioni ma solo di squallidi interessi e conti economici.
Una Europa che dimostra sempre più di essere arrivata al collasso totale e prossima alla disgregazione.
Un' Europa fortemente divisa tra popoli e politicanti affaristi che non ascoltano.
Le dimostrazioni sono le continue proteste in tutti i paesi europei, che rimangono inascoltate o addirittura ignorate, come avviene in Italia.
L'appello di Mattarella ad una risposta efficace sull'energia, è solo l'ultima delle situazioni irrisolte che dimostrano come appunto l'Europa non esiste.
Intanto, le parole della presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, "credo fermamente che sia arrivato il momento di fissare un tetto massimo al prezzo sul gas russo diretto in Europa", non possono che risultare vuote e assolutamente prive di concretezza, secondo buona parte della popolazione che non si lascia coinvolgere dalla propaganda. Infatti, qualcuno provi ad andare dall'ortolano, con il quale si sta facendo una guerra, molto sporca perché subdola, per di più, che viene offeso e denigrato, e si provi a farsi vendere un prodotto che al nemico serve, ed al prezzo che vuole il nemico dell’ortolano.
Esempio forse spicciolo, ma che probabilmente rende l'idea della proposta.
Il prezzo che sta pagando e pagherà l'Italia, se non prende posizioni contrarie e con grande celerità da queste assurde decisioni contro le sanzioni Russe, come già hanno fatto alcuni stati Europei che sembrano essere la maggior parte dei 28 stati membri, direttamente o indirettamente, contribuirà notevolmente al rischio di portare l'Italia al fallimento. Rischio fortemente concreto e tangibile, con le ovvie conseguenze che ricadono sulla popolazione.
E' paradossale che chi ha guidato e guida, oramai transitoriamente l'Italia, continui ad esporre il popolo Italiano e quello Europeo che lo segue per le scelte di dubbia saggezza. Scelte frutto di legami diretti o indiretti con chi ha voluto scatenare la guerra Russo Ucraina, forse proprio per destabilizzare l'Europa, e che sta innescando conflitti in tutto il mondo.
E' assurdo che non vi sia nessuna opposizione in Italia che contrasti queste decisioni, lontane dalle posizioni della popolazione e contro le reali esigenze della popolazione.
Posizione sostenuta da una incredibile propaganda che ricorda altre propagande del secolo scorso, che convinsero ed affascinano intere popolazioni in tutta Europa ma che ebbero disastrose conseguenze.
Sia in Germania che in Russia.
E che pure l'Italia dovette subire e subisce, pagandone ancora oggi gravissime conseguenze.
Così, l'analisi svolta dal ministro dell'Economia, Daniele Franco, tuona come avvertimento drammatico.
Franco: "Nel 2022 la bolletta del Paese potrebbe salire da 43 a 100 miliardi".
"Le prospettive sono nell'immediato problematiche, abbiamo un rallentamento dell'economia mondiale rispetto alle precedenti revisioni, abbiamo la questione dei prezzi del gas e dell'energia e un progressivo incremento dei tassi d'interesse".
"E' evidente - ha aggiunto - che stiamo trasferendo all'estero una parte del nostro potere di acquisto. Se si guarda alla bolletta energetica del Paese, cioè quanto costano le importazioni nette di energia, vediamo che nel 2021 era di 43 miliardi e nel 2022 potrebbe salire a 100 miliardi. Un aumento di 60 miliardi significa circa 3 punti di Pil e vuol dire un deflusso di risorse dall'Italia verso l'estero".
"La possibilità di fiscalizzare l'aumento del costo dell'energia trova dei limiti nel nostro bilancio pubblico con il debito molto elevato e i tassi d'interesse tendenzialmente crescenti".
Forse, a parte l'allarme lanciato, la cosa più interessante, cui nessuno ad oggi in Italia ha mai detto, è stato quando ha asserito: "Le cose da fare sono tantissime, serve moltissima concretezza per valutare le azioni di politica economica. Servono tre criteri: primo, quali sono le implicazioni per la crescita, come agisce tra 5-10 -20 anni; secondo, la sua sostenibilità finanziaria, perché una misura che non è sostenibile finanziariamente non va lontano; terzo la realizzabilita' concreta. Crescita - riassume - sostenibilità finanziaria, concretezza".
Ci sembra di ricordare ciò che disse, in tempi lontani Seneca, ma la cui attualità e costante e che sembra la nostra classe politica di politicanti non voglia mai tenere in considerazione.
Seneca: non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.
Parole che cui nessuno dei tanti politicanti, di sistema o anti sistema, hanno preso in considerazione anche in questa campagna elettorale che accompagna gli italiani nel vuoto assoluto.
Intanto a Praga almeno 70mila persone, secondo una prima stima della polizia, sono scese in piazza oggi contro la NATO e le sanzioni di Mosca.
La differenza del modo come le agenzie di stampa forniscono la notizia, sembra essere dettata proprio dalla "propaganda".
Così una Agenzia di stampa asserisce che i 70 mila che sono scesi in piazza a Praga, sono scesi contro il governo di centrodestra del premier ceco Petr Fiala.
Notizia che torna utile per continuare a demonizzare in Italia la destra, ritenuta probabile vincitrice in questa tornata elettorale?
L'ennesimo tentativo della propaganda per indirizzare il pensiero degli Italiani?
Forse qualcuno si è accorto che sarà l'astensionismo a farla da padrone non essendoci chi rappresenta realmente il popolo?
O forse si vuol questo per garantire lo scranno solo ad i soliti noti, che stanno accompagnando l'Italia nella caduta libera contro gli Italiani?
Ma anche a coloro che dicono di essere antisistema perché urlano, ma sono perfettamente integrati in essa e per di più a caccia di un poltrona?
Non si consideravano forse di anti sistema gli eletti tra il movimento dei “vaffa”?
Certo, tra antisistema, sistema e trasformisti, presenti ovunque ed in tutti i partiti, quale sarà il drammatico bilancio?
Ettore Lembo
04/09/2022