Il PD Lettiano e
i DEM Bideniani,
uniti da un insolito destino
antifascismo estivo?
Lo sfruttamento, in campagna elettorale, di additare gli avversari, non solo quelli di destra, come “fascisti”, ha condizionato la politica italiana per lunghissimi anni. Oggi, per fortuna, sembra che gli Italiani abbiano compreso, soprattutto avendo notato che additare l’avversario come fascista, pur non essendolo, ha fatto si che qualche partito, anche se non eletto, ma addirittura bocciato, e servito a continuare a governare indisturbato pur se contro la volontà degli Italiani.
Così, se in Italia rimane come ultimo baluardo il segretario del PD Enrico Letta, con i suoi accoliti, ad indicare come fascisti tutti gli avversari di destra e non solo, in quanto non sono sottomessi al pensiero unico imposto dalla lunga permanenza al governo del PD, e visto i successi passati ottenuti in Italia ottenuti con questo “additare”, Il Presidente Joe Biden, negli USA, in previsione delle elezione di mezzo termine, immaginando forse la fortissima probabilità di una sonora sconfitta, non ha esitato ad attaccare Donald Trump: “I repubblicani che seguono Donald Trump rappresentano un "semi-fascismo". "La sua è un'ideologia semi-fascista".
Così ha infatti aperto una raccolta fondi per il Partito Democratico, legando per la prima volta il movimento trumpiano al fascismo.
"I Repubblicani di Maga (acronimo per il movimento Make America Great Again), continua il Presidente, non solo minacciano i nostri diritti personali e la sicurezza economica, ma rappresentano una minaccia per la nostra democrazia. Loro non credono nella democrazia".
In oltre avverte Biden: "Ecco perché quelli di voi che amano questo Paese, democratici, indipendenti, repubblicani, devono essere più forti, più determinati e più impegnati a salvare l'America dai repubblicani Maga che stanno distruggendo l'America".
E’ certamente un copione che in Italia conosciamo molto bene poiché abbiamo sentito tale similitudine verso gli avversari, per tantissimi lunghi anni garantendo al PD la permanenza come forza di governo fino a oggi. Sembra tuttavia, stando a diversi sondaggi, che la popolazione nella prossima tornata elettorale che si svolgerà in Italia il prossimo 25 Settembre, difficilmente si lascerà condizionare da questo spettro, quanto mai assurdo ed inconcepibile, di ritorno di un fascismo.
Richiamo di allarme che oramai sembra più una “distrazione di massa” non più proficua in quanto non ha ne basi ne fondamenta. Sembra infatti che tale preoccupazione si trovi oramai solo nei pensieri di qualche nostalgico antifascista che forse non trova altri argomenti se non attaccare gli avversari.
Forse perché impauriti dal dover affrontare e cercare soluzioni condivise per i gravi problemi cui la popolazione sta andando incontro, consapevoli che loro stessi, probabilmente hanno causato, dal momento che sono stati sempre al governo negli ultimo 10 anni.
Ma ritornando negli USA, significativo è l’ammonimento del presidente nel dire che "questo non è più il partito repubblicano dei vostri padri, è una cosa diversa”.
Sarebbe interessante approfondire, dal momento che fa una distinzione netta tra Repubblicani e repubblicani MAGA, quindi tra repubblicani buoni e repubblicani cattivi.
Interessante quando ha voluto rivendicare la leadership americana nella coalizione occidentale contro l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia: "Abbiamo radunato il mondo per opporsi all'aggressione di Putin".
Forse anche Putin è diventato fascista?
Affermazione, quella di Biden molto discutibile avendo radunato forse solo una parte dell’Europa, e che per di più si sta sgretolando nonostante la Commissione Europea voglia far credere diversamente.
Europa, con in testa l’Italia a guida Draghi, che sta pagando fortemente il prezzo della scellerata scelta di sanzioni ed invio armi contro la Russia.
Lo stesso Francesco, Capo della Chiesa Cattolica, pur condannando la guerra come è giusto che sia, mantiene una posizione “neutra”.
Chissà se Biden ritiene “fascista” Papa Francesco che, in merito alla morte di Darya Dugina ha fatto le seguenti affermazioni: "Penso alla povera ragazza volata in aria per una bomba sotto il sedile della macchina a Mosca. Gli innocenti pagano la guerra, gli innocenti! Pensiamo a questa realtà e diciamoci l'un l'altro la guerra è una pazzia. E coloro che guadagnano con la guerra, con il commercio delle armi, sono dei delinquenti che ammazzano l'umanità".
Affermazioni che hanno provocato la reazione del Ministro degli Esteri di Kiev che ha convocato il nunzio apostolico in Ucraina, monsignor Visvaldas Kulbokas e che presto comparirà una dichiarazione al riguardo, con maggiori dettagli.
Il Papa, pone sullo stesso piano aggressore russo e aggredito ucraino, per questo Kiev, ritenendo «Parole inaccettabili» quelle pronunciate da Francesco ha convocato il nunzio apostolico.
Il ministro degli Esteri ucraino ha osservato in oltre, che convocare un nunzio è un caso senza precedenti. "E in secondo luogo - ha aggiunto - dirò con franchezza che il cuore ucraino è lacerato dalle parole del Papa. È stato ingiusto".
Ci domandiamo ironicamente, forse scopriremo, con grande sorpresa che anche il Papa possa essere fascista?
Ettore Lembo
27/08/2022