L'occhio del ciclone.
Una calma apparente sembra aver investito in questi giorni l'Italia dove tutti si chiedono quale indirizzo prenderà il nuovo Primo Ministro Giorgia Meloni, da poco nominata ed in attesa di ricevere la dovuta fiducia all Camera ed al Senato, previste entro mercoledì.
Una Donna, per la prima volta, a guidare l'Italia.
Insignificanti e cadute nel vuoto le critiche di qualche personaggio di poco spessore. Critiche cui alcuni avrebbero voluto disquisire stupidamente sul suo essere donna, forse perche trascinati dall'invidia.
Ma l'Italia e gli Italiani non si sono lasciati coinvolgere in questa stupida querelle, dimostrando con fermezza quella maturità e superiorità intellettuale che qualche rumoroso, ed oggi fastidioso, partito pretende di essere l'unico depositario.
Un partito che bocciato diverse volte dal volere popolare, sfruttando dubbie interpretazioni costituzionali, forse favorito da contingenze varie ed alleanze discutibili e lontane dalle volontà popolari, si è sempre trovato all'interno dei governi trascorsi.
Partito che forse, non riuscendo a competere ed essendo stato sconfitto duramente, anche nel nominare per la prima volta una Donna Primo Ministro, sfodera tutto il suo odio ideologico non rendendosi conto che gli Italiani sono molto più avanti del loro falso progressismo.
Un momento di quiete, quindi, che ha dato respiro all'Italia, nel fine settimana appena trascorso.
Le domande sul burrascoso futuro dell'Italia tuttavia rimangono, anzi si accentuano.
Il ripescaggio dell'ex Ministro Cingolani e' un segnale di continuità con il "governo dei migliori"? Governo che ha portato l'Italia al punto in cui e'.
Scelte strategiche che destano perplessità.
Quali politiche economiche ed estere intende intraprendere il nuovo Primo Ministro?
Sembra che Biden e la Von der Leyen intendono dialogare al più presto con Lei, ma per cosa?
Ci chiediamo se il nuovo Primo Ministro Italiano stia valutando che il Presidente Biden stia per prendere una probabile sonora batosta dalle elezioni di mezzo termine che si terranno fra tre settimane, l'8 Novembre.
Ci chiediamo se il Primo Ministro stia valutando che l'Europa e' sempre più divisa e la Von der Leyen rappresenta solo la classe dirigente finanziaria.
Finanzieri cui l'ex premier Draghi e' stato il punto di riferimento, forse imposto dal "cadente" Biden, e che insieme ci hanno trascinato in una criminale guerra tra Russia ed Ucraina.
Valutazioni che devono essere fatte e che presto devono indicare la via da seguire per uscire dal disastro che il "Governo dei Migliori" ci ha condotto, abbandonando poi anzitempo e forse vigliaccamente la nave nel disastro, probabilmente per paura delle probabili conseguenze.
Pesanti infatti le parole del Fondo Monetario Internazionale che prevede anche per l'Italia una forte recessione.
Un "mix tossico di alta inflazione e crescita fiacca" pesa sull'Europa: "questo inverno più della metà dei paesi nell'area euro sperimenterà una recessione tecnica, con almeno due trimestri consecutivi" di crescita negativa.
Chissà se non ci troviamo proprio in quello calma che caratterizza l'occhio del ciclone.
E' il caso di non abbassare la guardia, i problemi non sono apparenti e le decisioni da prendere saranno determinanti per il futuro dei Nostri Figli.
Avrà il coraggio il Neo Presidente del Consiglio ad invertire la rotta e dare un futuro all'Italia?
Purtroppo la continuità con il precedente governo, ci lascia ben poche speranze.
Ettore Lembo
24/10/2022