Presidente cinese
Xi Jinping:
Il mondo è entrato in un nuovo periodo di turbolenti cambiamenti. La globalizzazione economica incontra correnti avverse e il gioco tra le grandi potenze diventa sempre più agguerrito".
Così rileviamo attraverso una nota dell’ Agenzia AGI.
Nota che ci deve fare riflettere su ciò che sta accadendo tra Russia e Ucraina, e che vede coinvolta l'Europa, schierata, per volere di uno "strano" accordo tra chi ha chiuso ogni porta al dialogo, e forse facendo in modo che la guerra ci fosse.
Guerra che vede l'Italia, che in questo momento ha già grandissime sofferenze, fortemente penalizzata, e per di più da oggi rientra nella lista dei paesi ostili per la Russia.
"La situazione internazionale continua a subire profondi e complessi cambiamenti", ha dichiarato Xi Jinping in un incontro con esponenti del mondo agricolo, giunti a Pechino per i lavori annuali della Ccppc. "La globalizzazione economica incontra correnti avverse e il gioco tra le grandi potenze diventa sempre più agguerrito e il mondo è entrato in un nuovo periodo di turbolenti cambiamenti.
Nonostante questo scenario, ha proseguito il presidente, lo sviluppo della Cina "presenta ancora molte condizioni strategiche favorevoli".
Il presidente cinese ha chiesto agli esponenti del mondo dell'agricoltura di garantire l'approvvigionamento dei prodotti agricoli, e in particolare del grano, di cui Russia e Ucraina sono tra i maggiori produttori, a margine dei lavori della sessione plenaria del ramo consultivo del parlamento, la Conferenza consultiva politica del popolo cinese. Senza citare la guerra in Ucraina, Xi, ha sottolineato che "garantire l'approvvigionamento di importanti prodotti agricoli, in particolare di grano, deve essere il compito principale, e il miglioramento della produzione agricola deve essere posto in una posizione più importante" e occorre "promuovere lo sviluppo di alta qualità della sicurezza sociale".
Lo stesso presidente cinese ha poi sottolineato che la Cina "non può fare affidamento sui mercati internazionali" per la sicurezza dell'approvvigionamento alimentare e deve concentrarsi sul mercato interno, assicurandosi allo stesso tempo un livello appropriato di capacità di importazione."
La Cina è pronta per avere un "ruolo costruttivo" nella crisi in Ucraina e a lavorare con la comunità internazionale per una "necessaria mediazione". Ha dichiarato il ministro degli esteri cinese, Wang Yi, nel corso della conferenza stampa annuale a margine dei lavori dell'Assemblea nazionale del popolo.
Il ministro degli Esteri cinese ha confermato la solidità dei rapporti con la Russia nel pieno della crisi in Ucraina, dopo l'invasione delle truppe di Mosca nel Paese.
Le relazioni tra Pechino e Mosca sono "solide come una roccia", ha aggiunto, "sono importanti non solo per entrambi, ma anche per il mondo".
Dura critica agli Stati Uniti, che agli occhi di Pechino vogliono reprimere la Cina. Le dichiarazioni di Washington sull'intenzione di non innescare una nuova Guerra Fredda, di non volere cambiare il sistema Cina e di non sostenere Taiwan sono "solo verbali e mai messe in pratica", ha detto Wang Yi, e gli Usa sono impegnati in un "gioco a somma zero" e in "provocazioni" contro Pechino.
"Non è il mondo in cui un grande Paese dovrebbe comportarsi", ha aggiunto il ministro degli Esteri cinese, e "la Cina difenderà i propri legittimi interessi".
Durissima, inoltre, la critica della Cina alla strategia per l'Indo-Pacifico degli Usa, che per Pechino "intendono stabilire una Nato" nella regione, obiettivo su cui però sono "destinati a fallire".
"La strategia per l'Indo-Pacifico è un sinonimo di politica di blocco", ha dichiarato Wang. In realtà, significa "rivalità politica e formare club esclusivi", ha proseguito, e "l'obiettivo è stabilire una versione della Nato nell'Indo-Pacifico e compromettere gli interessi di lungo termine dei Paesi della regione".
Questa visione, ha aggiunto il capo della diplomazia di Pechino, "è destinata a fallire".
Parole di un paese terzo, la Cina, che potrebbe essere uno dei mediatori, sapendo forse di avere un tornaconto... In questa scellerata vicenda.
Tutto questo ci deve indurre a riflettere sulla narrazione propagandistica di questa guerra che i grandi media Italiani ci propongono a senso unico.
Così bisogna riflettere su come la comunicazione sembra ci priva delle notizie che potrebbero invece dare una visione diversa da come si racconta questa guerra.
L'attacco poi smentito alla centrale russa, ne è' un esempio, così come la mancanza di chiarezza sulla eventuale esistenza di laboratori chimico biologici segreti sembra distrutti dalle truppe Russe e, di cui sembra nessuno voglia parlarne?
Chissà perché? Forse ci sono strani interessi di chi ha voluto scatenare questa guerra?
Non è dato sapere. Che sia forse una “strana “ propaganda di guerra, e non solo, tendenti a far divenire “cattivo” il Russo Putin?
Intanto, ci si chiede come mai, tutti quei paesi che predicano la pace, stiano fornendo armi ad uno dei contendenti e sanzioni all’altro?
Chi negozia, dovrebbe cercare di mantenersi il più neutrale possibile… e, quantomeno nascondere anche la propria preferenza per una delle parti.
Chissà, la Cina avrà un ruolo sul quel processo di pacificazione che per adesso ne Biden ne i politici dell’Europa compresi i politici dell’Italia sembrano volere, viste le posizioni intraprese anche nelle ultime ore?
Chi vuole la pace, non lavora per la guerra.
Ettore Lembo
08/03/2022