Tra i loghi “LIBERTAS” - scudo crociato – il Vicariato di Roma, con le insegne Papali indice il convegno per la rinascita della Democrazia Cristiana? Quante “stranezze della diocesi di Roma… Anarchia o caos?
In un'Italia, sempre più frammentata e divisa, dove la politica risponde solo a sé stessa e non più ad i cittadini, gli “eletti”, che non sono eletti ma nominati dai capi di partito grazie a leggi elettorali discutibili, la voglia di costituire partiti e movimenti che rappresentino realmente i cittadini è altissima e sempre in crescita, così come cresce l’astensionismo che si registra nelle varie tornate elettorali.
Sono lo sbarramento dettato dal quorum e l’abnorme burocrazia necessaria, ad impedire che tutti possano presentare i propri loghi.
E diciamo che senza un minimo di controllo, gli elettori si ritroverebbero a barcamenarsi con una scheda elettorale grande quanto un lenzuolo, con non poca difficoltà nella scelta del simbolo più congeniale o del candidato più appetibile.
Noi giornalisti, anche a motivo dell'attenzione e dell'ascolto quotidianamente prestiamo alle realtà politiche, come del resto dovrebbe fare chi si occupa di informare delle vicende politiche e partitiche, siamo invitati a partecipare a convegni e a cerimonie di costituzione dei partiti.
L’elevato numero di richieste, non ci consente di soddisfare tutti gli inviti e di questo ci scusiamo.
Ci ha colpito tuttavia ricevere un invito al convegno, contenente richiesta di conferma alla partecipazione, recante il marchio, posto ad i due estremi dell’invito, scudo crociato con la scritta rossa all’interno “libertas” e nel mezzo le insegne dello stemma Papale del Vicariato di Roma con sotto l’indicazione “Casa Bonus Pastor”, luogo dove si svolgerà il convegno.
Il testo riporta:
AVVISO IMPORTANTE
Cari Amiche ed Amici, chiedo cortesemente di mandare entro il 3 giugno La conferma della Vostra partecipazione al Convegno che si terrà il 7 Giugno alle ore 14:00 presso la Casa Bonus Pastor via Aurelia 208, Roma.
Democrazia Cristiana
Sarà un’occasione per condividere idee, confrontarci sui valori. Per iscrizione dei partecipanti al Convegno. Manda urgentemente una richiesta mail oppure al telefono.
- Nel rispetto della normativa non scriviamo i riferimenti della persona da contattare –
L’invito si conclude con la frase:
“La più alta forma di Carità è la politica” (San Papa Paolo VI)
Riproduciamo parzialmente la locandina di invito, che ci è pervenuta.
Pur non entrando nel merito della questione, ci chiediamo come il Vicariato di Roma, con tanto di insegne Papali possa immischiarsi e accomunarsi a loghi di partito.
Per altro di un partito che pur avendo fatto la storia, a torto o ragione è forse vittima di interne litigiosità e divisioni che ha fatto perdere ai cittadini quell’interesse che gli diede lustro in altri tempi.
Tangentopoli ha decapitato tutti i partiti di allora, compresa la DC e nessuno è più risorto, ad eccezione di uno, che stranamente non è stato coinvolto e che ha preferito cambiare numerose volte denominazione, logo e ...
Non è un caso che molti nomi noti ad esso legati, vengono citati in tanti libri pubblicati negli anni seguenti, spesso come responsabili degli effetti devastanti di cui oggi forse ne vediamo alcune conseguenze.
Legittimo quindi, per chi ha un minimo di conoscenza del passato, chiedersi quale ruolo abbia il Vicariato di Roma, perché si è esposto così tanto, e quali obiettivi intenda raggiungere.
Sono molte perplessità manifestate dai cittadini Italiani, ed in particolare da quelli romani che sono a conoscenza delle numerose vicende che si verificano nel loro territorio.
Alcune le abbiamo riportate altre le accenniamo soltanto poiché si tratta di notizie in corso di verifica, anche se le voci corrono….
Ricordiamo che ad oggi, nessuna risposta risulta essere pervenuta in ordine alla questione dei pasti (1.200.000), che hanno visto stanziare 9.600.000 euro per il “Giubileo Giovanile”.
Eppure la Diocesi di Roma è a conoscenza del caso.
Sempre per rimanere a Roma e dintorni, abbiamo la questione immigrazione, sembrerebbe che in alcune diocesi vicino Roma degli immigrati abbiano ricevuto ospitalità nelle canoniche e negli spazi delle parrocchie, non si comprende a quale titolo...
Fenomeno che fa riflettere e pone numerosi interrogativi nella mente di tanti fedeli.
Chiedersi se la chiesa è diventata, uno ostello, un albergo o altro, diventa assolutamente lecito.
oltretutto ci si chiede: "come si finanziano queste ospitalità? Forse il parroco che ospita, riceve compensi per offrire alloggio"?
Se si, chi paga? Sono soldi pubblici? da dove provengono?
È stata prevista una rendicontazione?
Il comune cittadino oggi deve rendicontare i propri movimenti di denaro, forse i parroci sono esentati magari perché si tratta di soldi pubblici?
ospitare a lungo termine immigrati comporta un notevole dispendio di risorse economiche.
Vitto alloggio, pulizie e magari altro per sostentarsi, chi paga?
Tutte domande lecite che i cittadini si pongono e che alle volte rivolgono ai Mass media, ma che rimangono inevitabilmente senza risposta poiché NESSUNO divulga info in merito.
Quesiti che si aggiungono a quelle di più ampio interesse, quando si parla di immigrazione, ad esempio c'è chi chiede ragione delle aree parrocchiali concesse agli islamici per le loro funzioni, ne abbiamo accennato in precedenti articoli.
O ancora le incresciose sostituzioni delle festività Cattoliche con quelle islamiche, accompagnate da un assordante silenzio da parte della Curia o peggio, dalla pacifica approvazione di alcuni Sacerdoti, Vescovi e Cardinali.
Eppure Leone XIV, eletto da pochissimi giorni ha dato fin da subito delle linee guida con atti sobri ma precisi e determinati.
Forse qualche Vescovo o Cardinal che sia, ritiene che possa operare secondo la propria volontà, al di fuori delle guide del Papa?
Questo si chiedono in tanti e chissà se anche la “comunione” tra un partito ed il vicariato Romano non rientri in questo anarchico caos.
Ettore Lembo
01/06/2025