Regionali in Sicilia:
annullare la scheda
elettorale per dire
NO
all’Autonomia
Differenziata.
Aumentano sempre più i sostenitori dell'annullamento della scheda al voto elettorale, sia per le elezioni Nazionali, ma anche per le elezioni regionali.
Annullare la scheda elettorale, significa aver adempiuto al diritto e dovere di cittadino democratico, ma di non aver trovato il proprio riscontro nella scelta proposta.
L'astensionismo, contrariamente alla credenza popolare, rafforza i vincitori, come la scheda bianca, poiché ci si rimette alla volontà altrui, quindi alla maggioranza.
E’ proprio per questo motivo che numerose associazioni hanno deciso di adottare la partecipazione al voto, ma con l’annullamento della scheda, anche nelle elezioni che si terranno in Sicilia per il rinnovo del Governo regionale, come sistema di protesta, ed in questo caso, per dire NO all’autonomia differenziata.
Di questo si è parlato alla conferenza stampa al Senato, dove hanno partecipato il Senatore del Gruppo Misto Gregorio De Falco, che permesso la realizzazione della conferenza nella prestigiosa Sala Nassyria, Pino Aprile del “Movimento 24 agosto per l’Equità Territoriale”, Claudio Signorile di “Mezzogiorno Federato”, Daniele Lettina di “Forza Liberal Democratica”, Salvatore Grillo di “Unità Siciliana”, Salvatore Lanza di “Movimento per il Nuovo Sud”.
L'obiettivo dei gruppi è ben spiegato nel comunicato stampa che si trova a seguire, che abbiamo ricevuto e pubblichiamo.
COMUNICATO STAMPA
“No all’autonomia differenziata” frase da scrivere sulle schede elettorali per annullarle, come voto utile per un Mezzogiorno che è sparito dai programmi di tutti i partiti e deve passare all’opposizione. Una opposizione motivata, quindi, che non si astiene ma partecipa al rito democratico, esprime un giudizio negativo verso tutti ed anticipa una mobilitazione sociale. Questa la sintesi della conferenza stampa tenuta al Senato alla quale sono intervenuti il nostro Presidente Daniele Lettina, Pino Aprile del Movimento 24 Agosto Equità Territoriale, Salvatore Lanza di Nuovo Sud, Claudio Signorile di Mezzogiorno Federato, Salvatore Grillo di Unità Siciliana ed altri rappresentanti di associazioni e centri studi tra i quali Saverio Coppola coordinatore dell’Alleanza degli Studi Meridionalistici e Nicola Squittieri direttore della Rivista Politica Meridionalista.
Articolata la presentazione delle motivazioni della protesta che parte dalla fotografia di un Paese dove l’investimento dello Stato ha creato una distanza siderale tra le infrastrutture e i servizi garantiti ai cittadini delle regioni del nord e a quelli del centro sud, realtà che ha determinato una diversa crescita e sviluppo. Questa verità incontrovertibile va affrontata e risolta prima di cristallizzarla attraverso il conferimento alle regioni, che si sono potute maggiormente sviluppare, del ricavato fiscale che proviene da quella condizione di privilegio. Per molti dei partecipanti quello di oggi è l’inizio di una lotta che cercherà di unificare
l’intero Mezzogiorno.