Biden fa la guerra
per procura alla Russia!
Il Ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov:
"consegnando le armi all'Ucraina, la NATO è entrata de-facto in una guerra per procura con la Russia".
Con questa parole, certamente pesanti e che lasciano intravedere come, nonostante tutto la Russia stia in tutti i modi cercando di evitare l'utilizzo delle armi nucleari, Biden, e non il popolo USA, i vertici dell'Europa dei potentati economici, compresa L'Italia senza opposizione e guidata da un banchiere, dopo aver istigato la guerra, attraverso l'Ucraina, oggi vogliono allargare il campo, e costringere il mondo a schierarsi in questa guerra contro la Russia. costringendo così la Russia, per difendersi, all'uso delle armi più terribili, quelle nucleari.
Il dipartimento di Stato americano ha infatti approvato la vendita a Kiev di "munizioni non standard" per un valore di 165 milioni di dollari. "Si tratta del tipo di munizioni che gli ucraini usano ancora perché molti dei loro sistemi sono ex sovietici", ha spiegato un funzionario del Pentagono alla Cnn. Il via libera è stato notificato ai vertici ucraini durante la visita a Kiev del segretario di Stato Antony Blinken e il capo del Pentagono Lloyd Austin e si aggiunge agli 800 milioni di assistenza militare annunciati giovedì dal presidente americano Joe Biden.
"La Gran Bretagna fornirà veicoli corazzati dotati di punti di lancio dei missili antiaereo di tipo Stormer. Il ministero della Difesa Usa, inoltre, fornirà all'Ucraina gli Stinger, sistemi anticarro Javelin e altri mezzi" ha annunciato oggi Andrii Yermak, capo dell'ufficio del presidente ucraino.
Il ministro ucraino della Difesa ha detto di aver iniziato a ricevere pezzi d'artiglieria da 155 millimetri, il calibro standard in uso dalla Nato, inviati da Stati Uniti e altri partner, fra cui la Francia. Lo scrive il Financial Times, rilanciato dalla Cnn.
Intanto il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha confermato oggi l'invio in Ucraina di tank di fabbricazione sovietica T-72, senza specificarne la quantità.
E' reale il rischio che il conflitto in Ucraina sia l'innesco di una terza guerra mondiale." Lo ha detto in un'intervista al primo canale poi ripresa dall'agenzia di stampa Interfax, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. "Il pericolo è serio, è reale. Non si può sottovalutare",
paragonando la situazione attuale a quella della cosiddetta crisi missilistica del 1962, ma il capo della diplomazia russa ha ricordato che "a quel tempo c'erano regole, regole scritte. Le regole di condotta erano molto chiare. Era chiaro a Mosca come si stava comportando Washington e Washington aveva chiaro come si stava comportando Mosca (ma) ora rimangono poche regole".
Purtroppo anche L'Italia, nonostante il dissentire popolare, sta inviando soldi ed armi, alimentando di fatto il conflitto, evidenziando sempre di più quella profonda divisione tra politicanti che occupano le istituzioni e la popolazione.
Le contestazioni a Milano contro il segretario del PD Enrico Letta, durante l'anniversario del 25 Aprile, data resa divisiva proprio dall'estrema ideologizzazione da chi da anni governa per volere dei palazzi, e' chiara.
'Letta servo della Nato", 'Fuori i servizi della Nato dal corteo". Questi infatti sono gli slogan che alcuni manifestanti hanno urlato al segretario del Pd Enrico Letta che si trova nello spezzone dei democratici del corteo del 25 aprile a Milano.
Una situazione veramente esplosiva dove sembra proprio che la ricerca di una mediazione che possa portare ad una pace, sia scomparsa da ogni agenda internazionale.
Bisogna riflettere su come chi dice di parlare in nome della democrazia, di pace, e libertà, vuole imporre il proprio pensiero ad ogni costo, imponendo leggi discriminatorie, vessatorie, illiberali, utilizzando ogni mezzo, al punto di incitare una guerra mondiale.
Forse e' questo ciò che stanno facendo i paesi autodefiniti democratici di cui anche l'Italia crede di fare parte?
Ettore Lembo
27/04/2022