LA SCHIZOFRENIA DELLA POLITICA DI BIDEN - ETTORE LEMBO NEWS

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La schizofrenia
della politica di Biden,
fa marcia indietro?

La schizofrenia della politica di Biden, cui sembrerebbe l'Italia coinvolta a causa delle discutibili scelte del governo e del parlamento che oggi non rappresentano più i cittadini, secondo tutti i sondaggi e i cambiamenti di “casacca” di coloro che furono eletti,  fa marcia indietro.
Lo ha detto Antony Blinken, durante una conferenza stampa in Thailandia.
Il segretario di Stato Usa ha anche ridimensionato le aspettative su un faccia a faccia tra Biden e Xi Jinping annunciato a margine del G20 in Indonesia a novembre. "E' troppo presto per dire cosa accadrà", ha detto.
La notizia, rilevata da una nota ANSA, deve quindi indurre a diverse riflessioni.
Durante il G20 dei ministri degli esteri il Segretario di Stato USA aveva prima usato toni trionfalistici, nell' approcciare la Cina, ma via via gli entusiasmi sono scemati fino ad arrivare alla "supplica" affinché avvenisse la condanna della Cina verso la Russia, come riportano le numerose agenzie di cui abbiamo già dato notizia.
Condanna da parte della Cina che non è avvenuta, come era ovvio, così come molte delle stesse dichiarazioni di Blinken e dei i partecipanti al G7, che sono state smentite dal Ministro Indonesiano.
Quindi, se mettiamo in fila tutto ciò che è accaduto nei giorni scorsi, il quadro della situazione non è certamente dei più rosei, anzi è la dimostrazione di come la squinternata politica scriteriata di Biden, attraverso la scusa della NATO, appoggiata e sostenuta dall' Inghilterra,  dall' Europa dei nominati e dall'Italia dei palazzi, si stia dimostrando drammaticamente pericolosa sotto tutti i punti di vista.
Anche il fatto che non vi è nessuna volontà di mediazione che porti verso la pace, dove paradossalmente la Russia, che è considerata "cattiva", ha lasciato aperte tante porte che maldestramente e senza alcuna logica diplomatica, gli Usa, ma anche qualche ministro Italiano, oltre che gli Inglesi, hanno chiuso incredibilmente. Chiusura pericolosa che mostra tanti limiti che possono essere interpretati come segnali di un fallimento strategico.
La sicurezza dei Bideniani, dietro i quali c’è sicuramente ben altro per cui Biden sembra essere solo una facciata, oramai sporca, sembra vacillare, quasi ad essere il preludio di un tonfo che potrebbe avere ripercussioni dai risvolti di drammaticità imprevedibile. Drammaticità, che questa politica che ci ha portato oggi alla guerra Russo Ucraina con tutte le conseguenze del caso, ha ingigantito enormemente tutte le crisi socio/economiche/finanziarie già esistenti.
Segnali forti che potrebbero essere il preludio della fine di questa politica rivelatasi guerrafondaia, che potrebbe procurare cambiamenti epocali, e che è contro la volontà dei popoli?
Ma quali saranno le conseguenze per le popolazioni?
Troppi i segnali che potremmo considerare e che andrebbero valutati: la svolta in Francia che non da sicurezza di governo al neo eletto Presidente Macron, dopo la scelta personale di partecipare alla “gita” a Kiew; l'improvvisa "destituzione" in Inghilterra di Boris Johnson  anche se ufficialmente è un dimissionario forzato per futili motivi; lo "strano ed anomalo" omicidio in Giappone dell'ex Primo ministro da parte di un cittadino che sembrerebbe non faccia parte di gruppi politici, tanto da far ricordare altri “assassini” di particolari uomini politici di cui mai si è venuto a capo; la rivolta nelle Filippine; la forte preoccupazione in Europa della chiusura dei rifornimenti di gas che potrebbero vedere saltare gli accordi sulle sanzioni imposte alla Russia; è delle ultime ore la notizia che Kiev si lamenti dell’accordo tra Germania e Canada. Kiew infatti dice: "L'ultimo accordo canadese-tedesco è un adeguamento del regime delle sanzioni per soddisfare i capricci della Russia" infatti,  " il Canada restituirà alla Germania la turbina per importare gas dalla Russia".
Questi  sono solo alcuni dei tantissimi segnali che nel mondo sembrano accadere, ma che le varie propagande si guardano bene dal collegarle, dandone notizia in maniera spicciola e casuale, anche se sembrano avere un filo conduttore comune.
Forse è proprio in questo scenario, così complesso, che la propaganda svolta a vari livelli è costretta a porre un freno, oltre che forse, a cambiare il focus.
Così, mentre Blinken fa retromarcia nel mondo, come ben ci ha abituato Biden, vedi Afghanistan,  in Italia si parla meno del versante di guerra, se non per dare notizie di morti tra civili per impressionare l’opinione pubblica, ritornando a parlare di terrorismo pandemico.
Da segnalare per la cronaca, le gravi accuse dell'Onu fatte a Kiev per le morti nella casa di riposo nel Lugansk.
Per le Nazioni Unite, i soldati ucraini presero posizione all'interno della casa di cura, dove morirono oltre 50 tra anziani e disabili, rendendo l'edificio un bersaglio per gli attacchi russi. Una responsabilità importante (fonte AGI)
In Italia, avendo forse fallito con la guerra Russo Ucraina, che non ha spinto gli Italiani più di tanto, se non per le morti che la guerra miete, si ritorna, come detto,  a parlare della pandemia, uno strumento che in precedenza ha ben funzionato per nascondere i disastri economici e scaricare su di essa ogni responsabilità della crisi che sta portando gli Italiani sempre più alla povertà assoluta.
Chissà a quale futuro hanno pensato i nostri governanti, ci farebbe piacere conoscerlo, ammesso che abbiano immaginato un futuro, dal momento che in tanti sembrano attendere un fragoroso botto, vedendo grandi scogli sotto la nave.
Ettore Lembo
12/07/2022



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