NUOVA ZTL A ROMA - ETTORE LEMBO NEWS

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Nuova ZTL Roma: lesione di diritti e interessi di rilevanza costituzionale
Con la delibera n. 371 del 10 novembre 2022 la Giunta Capitolina ha varato la nuova zona a traffico limitato (in acronimo ZTL) ampliando quella già esistente nell'area urbana di Roma. Si tratta, come è detto nel preambolo, di un provvedimento contingibile e urgente, necessitato in ragione dell'obiettivo di tutelare la salute dei romani con una migliore qualità dell'aria, in applicazione linee guida di cui al D. Lgs n. 155/2010 che fa seguito alla Direttiva 2008/50/CE con il dichiarato intento di perseguire la tutela dell'ambiente e della salute (artt. 9 e 32 Cost.).
La nuova ZTL prevista dal governo di Roma Capitale incide e sacrifica altri diritti e libertà individuali parimenti fondamentali, garantiti dalla Carta Costituzionale quali la libertà di movimento e circolazione, il diritto di proprietà e il diritto al lavoro (artt. 1, 4, 23, 35, 36, 16, e 42 Cost.) diritti e interessi di rilevanza costituzionale.
Questi diritti nell’intenzioni del Governo di Roma dovrebbero essere ancillari al diritto alla salute e alla tutela dell’ambiente divenuti nel nostro ordinamento, cosi come è accaduto nella cd. stato di emergenza a causa della pandemia da SARS COV. 2, e per usare un’espressione della Corte Costituzionale, divenendo, per così dire, diritti tiranni a scapito degli altri diritti.
In realtà nessuna norma costituzionale può, come per altro statuito dalla nota sentenza della Corte Costituzionale 85/2013, (caso ILVA di Taranto) ritenersi ed elevarsi al di sopra degli altri diritti costituzionali diventando cosi, come detto un diritto “tiranno “, prevalente e subordinato alle altre norme Costituzionali.
Il diritto alla salute oggi è stato e viene utilizzato come grimaldello per sacrificare gli altri diritti quali, nel caso dell’ordinanza sindacale, il diritto alla circolazione (art. 16 Carta Costituzionale) diritto alla proprietà (art.  42 Carta Costituzionale) ed infine il più rilevante e fondamentale diritto al lavoro (art. 1 Carta Costituzionale) che poi trovano, nei diritti della dignità della persona, il suo corollario sancito nell’art. 3 della Carta Costituzionale a cui si richiama anche l’art. 1 nella dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo del 1948.
In via di principio è noto che ogni disposizione di legge, in accordo con le norme Costituzionali, deve prevedere il principio di proporzionalità e bilanciamento dei diritti e degli interessi ovvero una norma non può sacrificare e/o obliterare un altro diritto Costituzionale essendo, tutte le norme della Carta Costituzionali, di pari grado e dignità.
A questo principio ne segue poi un altro che è quello del bilanciamento tra gli interessi pubblici e quelli privati dove deve necessariamente tenere conto di arrecare il minor sacrifico al privato.
Questo minor sacrificio, nel caso della nuova ZTL, deve prevedere, nel caso di provvedimenti afflitti come quello appunto dell’ampliamento della ZTL, la possibilità di correttivi che possano, in concreto, dare la possibilità, per i soggetti colpiti direttamente dalla disposizione, di avere strumenti che gli permettano di non subire una elisione a quei diritti superiormente richiamati, quali il potenziamento dei mezzi pubblici, incentivi per sostituzioni di autovetture meno inquinanti ecc. La mancanza di questi correttivi determinerebbero di fatto un danno e una violazione di questi diritti nei confronti di quei cittadini che, per il solo fatto di vivere all’interno e/o lavorare nella cd nuova ZTL, ne subirebbero un pregiudizio rispetto ad altri cittadini, benché cittadini del Comune di Roma, non colpiti da questo provvedimento.
La Giunta Capitolina, nell’adozione di queste ordinanze, ha superato questi limiti sacrificando, senza alcuna proporzionalità e bilanciamento degli interessi e diritti dei cittadini Romani.
Questo quadro normativo cosi come licenziato dal Comune di Roma è inammissibile anche in considerazione della circostanza che ci troviamo di fronte ad atti formalmente amministrativi (la memoria ci riporta ai non dimenticati DCPM dei Governi pandemici) che però incidono in modo esteso e profondo sulla sfera generale di libertà e diritti dei singoli e delle comunità amministrate.
Queste prescrizioni di comportamento, divieti, obblighi di fare e di non fare, che, sebbene appartengano alla categoria delle fonti di diritto di grado secondario, sono riconosciuti idonei a sospendere e derogare norme di livello superiore il che sta rappresentando, da qualche anno, un vulnus nel nostro ordinamento.
Come detto queste delibere si pongono in netto contrasto con le richiamate norme costituzionali ma il primo cittadino del Comune di Roma è ben consapevole che le sue ordinanze, in caso di impugnativa innanzi al Giudice amministrativo, dovranno resistere al solo vaglio di legittimità dovendosi arrestare invece innanzi a quello di merito che attengo alle scelte politiche ormai gestite in modo autoreferenziale e senza alcuna partecipazione da parte dei cittadini.
Pertanto queste ordinanze sindacali, che dispongono la nuova ZTL, in violazione di alcuni fondamentali diritti costituzionali, non meno importati del diritto alla salute, hanno lasciato i cittadini romani senza strumenti atti a consentire un effettivo diritto di difesa al fine di non subire delle discriminazioni anche in relazione della tutela accordata dagli ex artt. 3, 24 Cost. ed anche degli artt. art. 6 e 7 CEDU e dell'art. 41 della Carta di Nizza.
In conclusione non possiamo non rilevare che oramai da qualche anno ci troviamo di fronte a una deriva liberticida e anticostituzionale ( si veda la stagione legislativa dei DCPM e poi quella sull’obbligo vaccinale ) dove, chi è deputato alla funzione legislativa-amministrativa dello Stato, sta piegando le norme in modo dispotico e autoreferenziale facendo leva sull’unico “diritto” che oggi sembra avere diritto di cittadinanza nel nostro ordinamento che è quello del diritto alla salute che da diritto dell’individuo e divenuto un diritto collettivo obliterando “di fatto” tutti gli altri diritti.
Avv. Salvatore Spallino
16/01/2024
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