EUROSTAT: POVERTA AL 20,1%.... - ETTORE LEMBO NEWS

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Eurostat; povertà al 20,1%
e bambini al 26,7 %,
Confcommercio;
120 mila le Aziende
destinate a chiudere,
con la perdita di 370 mila
posti di lavoro.
Ne è a conoscenza
Draghi e chi si
accinge a governare?

Non sono trascorse nemmeno 24 ore dal corroborante discorso magnificente del Presidente DRAGHI al Meeting di Rimini, dove acclamato dai presenti,  ha sciorinato una serie di presunti successi che infondono, su chi apprezza solo le parole, ottimismo, fiducia e ripresa, che Eurostat e Confcommercio pubblicando alcuni dati, sembrano volerlo pesantemente smentire.
Sembra essere un caso, il volerci ricordare il famoso detto: "la menzogna si veste di verità".
Erano a rischio povertà in Italia, 20,1% di persone nel 2021 con 11,84 milioni di persone coinvolte.
La percentuale sale al 25,2% (14,83 milioni) se si considerano anche le persone a rischio di esclusione sociale.
Ed ancora: Oltre un quarto dei bambini italiani con meno di sei anni vive in famiglie a rischio di povertà, ovvero con redditi inferiori al 60% di quello medio disponibile, in pratica il 26,7%,  il tasso peggiore dal 1995.
Si tratta di 667mila bambini, in lieve aumento dai 660mila del 2020. Il dato risente anche del fatto che si è ridotta la popolazione in questa fascia di età. Se si allarga la platea anche alle famiglie a rischio di esclusione sociale, la percentuale per gli under 6 in situazione di difficoltà sale al 31,6% dal 27% del 2020.
Dati che devono farci riflettere e che abbiamo voluto incrociare con diverse fonti.
Se a questo poi aggiungiamo l'allarme preoccupante lanciato da Confcommercio per il caro gas e inflazione, che mette a rischio 120 mila imprese e 370 mila posti di lavoro, le situazione non sembra essere poi tanto rosea come lascerebbe intravedere il Presidente del Consiglio uscente.
La  stima che prevede Confcommercio Imprese per l'Italia,  indica come la spesa in energia per i comparti del terziario nel 2022 ammonterà a 33miliardi, il triplo rispetto al 2021 (11 miliardi) e più del doppio rispetto al 2019 (14,9 miliardi). "Uno scenario che desta forte preoccupazione", afferma sostenendo la necessità di interventi ad hoc e nuove misure di sostegno.
Preoccupazioni molto forti che dovranno impegnare il governo che uscirà dalla imminente consultazione.
Tuttavia, in questa prima fase di campagna elettorale, non sentiamo nessuno, tra le compagini partitiche e gli attori, che si propongono agli elettori, affrontare in maniera seria e compatta la drammatica situazione che l'Italia sta vivendo.
Anzi, notiamo sterili egoismi e personalismi,   conditi da ridicole scaramucce atte a denigrare e demonizzare e l'avversario. Specialmente dopo la ignobile querelle nella ricerca fortemente disperata di accordi ed alleanze, capaci, come si è visto, di durare nemmeno lo spazio di un attimo.
Un primo ministro uscente, ottimista ed auto referenziale, davanti ad un disastro conclamato, i media che propongono una inspiegabile propaganda, nascondendo certe realtà, e partiti, tutti, con aspiranti candidati capaci, tutti, di fare ottimi proclami illusori ma nessuna proposta di valida soluzione.
Fin quando durerà tutto questo?
Ettore Lembo
26/08/2022
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