Chi ha liberato
l’Italia?
Mi è pervenuto uno scritto, dopo un piacevole confronto su temi di ieri, ma che sono sempre attuali perché si propongono anche oggi.
Tutti attribuiscono, a torto o ragione, meriti solo a… dimenticando che si ebbe una vasta compartecipazione.
Ringrazio colui che mi ha mandato il suo documento, dove si evincono certi dati, spesso non citati o forse in-volontariamente dimenticati.
Per Vostra conoscenza, vi invito a leggere lo scritto in questione, e chissà…
Ettore Lembo
03/01/2022
“Sono passati 70 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e credo si possa guardare quel periodo con distacco storico.
Quanti furono realmente i partigiani combattenti fra il 1943 ed il 1945?
Sull'argomento “numero di partigiani combattenti” lo storico Gianni Oliva ha scritto: “una stima sulla base dei riconoscimenti della Commissione per il riconoscimento della qualifica di partigiano indica in 226.639 i partigiani combattenti di cui 35.000 donne a cui vanno aggiunti 122.518 collaboratori accreditati come patrioti”
Si trattava di una cifra approssimativa, scrive Oliva, sia perché comprensiva non solo dei riconoscimenti avvenuti, ma anche delle domande ancora inevase, sia perché molti partigiani ritornati nelle regioni di provenienza dopo la liberazione non avevano presentato domanda.
Oliva termina dichiarando che il numero più accreditato è di 250.000 combattenti.
Quanti i soldati alleati che hanno combattuto sul territorio italiano per liberare l’Italia dalla dittatura?
Solo nello sbarco in Sicilia gli Alleati fecero intervenire circa 467 000 soldati.
Per lo sbarco di Anzio e Nettuno 110.000 soldati.
Armate supportate da navi, aerei e cannoni (in Sicilia 600).
250.000 partigiani contro 567.000 soldati alleati. Si tenga, inoltre, conto che nei 567.000 soldati alleati ne vanno aggiunti almeno altri 300.000 che hanno combattuto i nazi fascisti in Italia dalle navi da guerra, sugli aerei, nelle retrovie per la logistica.
Chi ha liberato l’Italia? I partigiani o le truppe alleate?
Certamente entrambi, ma senza gli alleati i partigiani sarebbero stati annientati.
Vi è, inoltre, il tema “politico” delle principali formazioni partigiane che compongono il CVL (Comitato Volontari per la Libertà) che si può sintetizzare così:
• Brigate Garibaldi, GAP e SAP, organizzati dal Partito Comunista Italiano.
• formazioni di Giustizia e Libertà, coordinate dal Partito d'Azione.
• formazioni Giacomo Matteotti, Partito Socialista di Unità Proletaria.
• Brigate Fiamme Verdi, che nascono come formazioni autonome per iniziativa di alcuni ufficiali degli alpini, e si legano poi alla Democrazia cristiana, come le Brigate del popolo.
• Brigate Osoppo, autonome e legate alla DC e al PdA.
• formazioni azzurre, autonome ma politicamente monarchiche e badogliane.
• piccole formazioni legate ai liberali e ai monarchici, come la Franchi di Edgardo Sogno, o quelle trotskiste, come Bandiera Rossa, e anarchiche, come le Bruzzi-Malatesta.
Come si può notare non tutti di sinistra e, successivamente, contrari al Patto Atlantico e filo sovietici.
Perché, allora, la sinistra si è potuta appropriare della nostra guerra partigiana ed intitolarsi la liberazione dell’Italia dal nazi fascismo?
Nel mio piccolo, credo di aver potuto vivere sin dalla mia nascita in un paese democratico grazie all’enorme sforzo delle truppe alleate (fondamentale statunitensi e britanniche) e all’enorme coraggio di tutti i partigiani (comunisti, socialisti, repubblicani, liberali e delle brigate Osoppo, cioè cattoliche).
Reputo corretto, infine, ricordare anche la Brigata Ebraica. Inquadrata nelle truppe britanniche, sbarcò a Taranto partecipò allo sfondamento della linea gotica.
La nostra, quindi anche la mia, libertà si deve a tutti questi uomini, non solo ad alcuni.
Mai come oggi sarebbe utile ricordarselo prima di parlare e sparlare. Troppo spesso, manipolando la realtà e trasferendo su pochi il merito di molti.”
Ignoto Uno