Isterismo collettivo?
Dall'8 marzo islamico al risarcimento immigrati.
Una sparuta minoranza vuole imporre agli Italiani...?

Chiedersi se stiamo attraversando un periodo di isterismo collettivo, con un focus particolare nelle vicende Italiane, sono a chiederselo in molti ed il numero sembra crescere sempre di più , tanto da avere superato probabilmente la maggioranza degli Italiani.
La verifica forse si può idealmente trovare nel non voto degli astensionisti, che impropriamente, esercitano... Ogni volta che se ne presenti l'occasione.
Tralasciando l'inserimento di una assai discutibile norma sul "femminicidio" di cui tratteremo in un articolo dedicato, ci fermiamo a riflettere su due fattori apparentemente distanti, sembrano avere punti in comune e risvolti assai pericolosi per quella che oramai sembra più essere la "collettività" italiana e non più lo Stato Italiano.
Le piazze Italiane, dedicate alla commemorazione della festa internazionale della Donna, si sono trasformate in "8 marzo Islamico". Lo si può dedurre dalle bandiere e slogan che nulla hanno a che vedere con la donna e per di piu, non denunciano i gravi crimini compiuti da alcuni integralismi poi sostenuti da alcuni stati Islamici, ma addirittura fanno parte integrante proprio di quelle fazioni che hanno nel loro DNA la sottomissione della donna.
Un isterismo o un cortocircuito dovuto alla propaganda miscelata alla ignoranza?
Al lettore l'ardua sentenza, noi ci limitiamo a fornire spunti di riflessione.
Certo diventa legittimo il chiedersi, da parte della "comunità" Italiana, perché molte festività della cultura e tradizione italiana debbano essere soppresse per affermare la "Laicità dello Stato", vedi la commemorazione di alcuni Santi, la Nativita, le domeniche della Quaresima, Pasqua e via dicendo, quando poi si dà spazio e si vogliono introdurre festività come l'inizio e la fine del ramadan...
Forse proprio perché lo Stato cui facciamo parte, già dal suo interno, ha sostituito ogni matrice Culturale, Sociale, tradizionale, relegando a quella che oggi sembra la "comunità Italiana" e non più lo Stato Italiano?
A supporto di questa ultima riflessione, non possiamo che citare l'ultima sentenza della Cassazione che impone allo Stato Italiano di risarcire gli immigrati, da alcuni definiti clandestini, della Nave Diciotti della Guardia Costiera.
Una sentenza che alcuni vogliono attribuire allo scontro gravissimo che vi e' tra governo ed magistratura, ma che non ha alcun senso in quanto gli effetti devastanti si ripercuotono pesantemente sulla "comunità" italiana pagante le tasse.
Strano quindi che passi inosservata e non commentata l'intervista del Sottosegretario agli Interni On. Nicola Molteni, rilasciata a "il Tempo", proprio sul caso Diciotti.
"Una decisione che non condivido giuridicamente, scrive Molteni, e che apre un pericoloso precedente".
Intervista che invitiamo a leggere seguendo il Link che trovate in fondo all'articolo.
Forse perché potrebbe trovare riscontro nella maggioranza assoluta degli Italiani, che sembrano essere già in fermento?
Si concretizza quindi sempre più la domanda che recita:
Chissà se il periodo storico attuale sia il frutto di un isterismo collettivo o frutto di una imposizione che una sparuta minoranza rumorosa supportata a vari livelli, forse anche istituzionali, non abbia come obiettivo il trasformare lo stato Italiano in "comunità Italiana"?
Ettore Lembo
11/03/2025