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A ROMA ED IN ITALIA, PRETI E VESCOVI.... - ETTORE LEMBO NEWS

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A Roma ed in Italia, Preti, Vescovi e Cardinali,
permettono agli Islamici di occupare gli spazzi ecclesiastici!
E’ il tradimento degli uomini nella Chiesa Cattolica?
E’ la domanda che tanti Fedeli vorrebbero rivolgere oggi a Leone XIV, dopo il reiterato silenzio del mondo ecclesiastico per le gravi stragi e persecuzioni avvenute nel mondo, Siria in primis dopo il cambio di vertice, ma anche in Europa.
Come non ricordare il prete sgozzato in Francia, in presenza dei fedeli e le statue distrutte da islamici in nome di una “guerra santa” che da sempre è in essere?
Ancor di più oggi in Italia, con grande incredulità, si viene a conoscenza che per l’Eid al-Kabir, la "festa del sacrificio di Abramo," festività che i musulmani hanno celebrato in diverse città, sono stati occupati spazi ecclesiastici.
Ricordiamo anche le incresciose e aberranti situazioni avvenute, senza che i preti, vescovi e cardinali prendessero posizione, al tempo del Ramadan, mese sacro del calendario islamico, anzi favorendolo e mettendo anche allora a disposizione locali adiacenti le sacrestie.
Da qui, non ci si può esimere dal legittimo dubbio che sta prendendo piede sempre più trai i fedeli, ma anche tra i comuni cittadini italiani: il timore che la religione islamica possa prendere il sopravvento sulle nostre radici cristiane.
Se, come sembra, il caso più eclatante è stato a Monfalcone, dove quattromila fedeli hanno raggiunto il Santuario della Marcellina (area parrocchiale) compiendo un gesto che sta indignando la comunità cattolica locale, per di più, hanno coperto la statua di Gesù con un telo mentre loro erano riuniti in preghiera, il resto d’Italia, Roma compresa, non è stato certo risparmiato.
Ricordiamo, per dovere di cronaca, che all’epoca del governo Renzi furono coperte le statue Sacre durante la visita Iraniana…
Rileviamo ancora che in questi giorni a Vicofaro, Pistoia, sono dovute intervenire le Forze dell’Ordine per sgomberare la parrocchia di don Biancalani trasformata in un centro d’accoglienza.
Come apprendiamo da alcuni quotidiani, “La decisione è arrivata a seguito di un’ordinanza del sindaco Alessandro Tomasi, che ha recepito le segnalazioni della Prefettura e dell’Asl in merito alle condizioni strutturali e igienico-sanitarie della struttura: definita “gravemente insalubre” e priva dei requisiti minimi di sicurezza e agibilità.”
Giusta ordinanza voluta anche dai residenti del quartiere, che riuniti in un comitato, hanno chiesto interventi urgenti per ripristinare ordine e decoro già nel febbraio scorso, sulla base di un servizio iniziato nell’agosto del 2024 e dove la Questura di Pistoia aveva censito 139 persone ospiti di don Biancalani.
Chiedersi se questi ospiti erano in possesso di regolare permesso di soggiorno, diventa legittimo, così come il chiedersi chi paga le spese di queste “particolari” ospitalità.
Ci Lascia perplessi la lettera aperta che Il vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli, inviata nel febbraio scorso, avendo definito altamente “rischiosa” questa “particolare” accoglienza che don Biancalani ha voluto mettere in atto, pur se la difendeva.  
Per di più senza specificare se gli accolti fossero stati immigrati regolari.
Come mai non ha ordinato al don Biancalani di cessare questa attività che poco ha a che fare con la missione sacerdotale?
Forse la lettera è stata scritta in seguito a una segnalazione relativa a un caso sospetto di tubercolosi accaduto tra gli ospitati?
Ma, Lo stesso vescovo, vigila sull’operato dei suoi sacerdoti?
O forse l’interesse nasce perché un ospite della comunità di Vicofaro, un nigeriano, nel corso di una lite ha colpito con un coltello alla gola un trentunenne del Gambia?
Bisognava arrivare a questo punto per intervenire?
Poco importano le chiacchiere, i fatti restano e sembra chiaro quanto preti e vescovi, con un consolidato gioco di rimpallo, fanno di tutto per mantenere e chissà anche, incrementare queste situazioni che diventano pericolose.
In tutto questo, ci si domanda: chi paga per questi immigrati?
Come si mantengono?
Hanno un lavoro?
Come impiegano le giornate?
Chi vigila?
Forse, per quanto riguarda le spese, alcune sono sostenute da qualche cardinale che sperava di diventar Papa?
Un Esimio Cardinale, essendo presidente della CEI, come si apprende da varie fonti editoriali, sembra finanzia abbondantemente una flotta di due navi per “pescatori di Immigrati”.
Si favorisce così un traffico umano, dai quali risvolti potrebbero celare terribili fatti?
Questa flotta, viene finanziata con i soldi ricevuti dai contribuenti con l’otto per mille?
Sarà anche per questo che gli Italiani preferiscono non fare più questa donazione alla Chiesa?  
E’ noto che, da Nord a Sud, passando per Roma, sembra essere diffuso il fenomeno di concessione degli spazi ecclesiastici all’Islam, addirittura siamo a conoscenza di alcune parrocchie di diocesi ai confini di Roma, dove da anni vengono ospitati immigrati negli spazi parrocchiali, con il tacito assenso dei vescovi.
Legittimo quindi chiedersi se, di questi immigrati il questore ne è a conoscenza.
Ripetiamo, come si mantengono?  
Anche in questo caso, cosa fanno e dove vanno durante il giorno?
Lavorano o che altro?
Ancora, ulteriore notizia di cronaca che ci induce a riflettere è: constatare che alcune scuole siano diventate fonte di indottrinamento islamico.
E’ balzato recentemente agli onori della cronaca il fatto che alcuni “insegnanti”, riteniamo che definirli tali è un azzardo, abbiano accompagnato in luoghi adibiti a moschea alcuni alunni e li abbiano fatti pregare …
Chissà se sono gli stessi insegnanti che dicono di volere una scuola laica, forse per potere propagandare meglio la religione islamica?
Chissà se sono gli stessi che parlano di femminicidio, violenza alle donne, discriminazione e poi tacciono quando le donne sono sottomesse…?
Numerose le notizie che evidenziano come quegli immigrati di religione islamica, favoriti da preti, vescovi e cardinali, sono coloro che impongono la sottomissione e la mortificazione della donna, considerata dalla loro religione esseri inferiore rispetto l’uomo e schiave.
Imposizione del burqa, emarginazione della donna e il rinchiudere in recinti delimitati le donne che intendono pregare, sono drammaticamente fatti documentati e non più isolati.
Anche Roma non si sottrae a simili dubbi per queste “ospitalità” non certo normali ed il Vicariato di Roma, che dovrebbe vigilare, dovrebbe ben conoscere in quali diocesi, in quali chiese e quali parroci, avvengono questi fatti.  Fatti che pongono nella mente dei cittadini anche l’aggravante del silenzio dei vescovi, oltre tutti quei quesiti enunciati in precedenza.  
Che sia una particolare interpretazione dei vescovi inerente agli insegnamenti della Chiesa Cattolica?
Sembra per fortuna che in questi ultimi giorni il Papa abbia asserito che anche i vescovi hanno bisogno di formazione…
La fiducia e la speranza riposta dai Fedeli, ma non solo, anche da tutti gli uomini di buona volontà su Leone XIV è alta e sembra essere ben riposta, ascoltando le direttive e osservando i movimenti che negli ultimi tempi sono avvenuti, la speranza sempre più trova conforto.
Trasformazioni e interventi, non gridati, ma decisi, precisi ed efficaci lasciano ben sperare ad un ritorno a quei valori della Chiesa di cui si era persa traccia e che forse lasciava intendere come il tradimento degli uomini della chiesa… poteva esserci.
Ettore Lembo
09/06/2025



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