MENTRE LA PROPAGANDA IMPERA - ETTORE LEMBO NEWS

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Mentre
la propaganda
impera,

l'informazione rischia di essere penalizzata sia in Italia che in Europa.
E' incredibile ciò che sta accadendo in quel che e' l'informazione.
Informazione che sempre più rischia di diventare, lì dove già non lo fosse, pura propaganda di un Globalismo che spinge sempre più verso il pensiero unico.  Bloccare il pluralismo dell'informazione, come ogni democrazia imporrebbe, significa dirigersi a grandi passi verso la propaganda, tipico dei regimi.
L'Unione Europea proporrà "un nuovo meccanismo che consentirà di sanzionare gli attori maligni della disinformazione".
Lo annuncia l'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell.
"Non sono il ministro della verità - spiega Borrell - ciò su cui dobbiamo concentrarci sono i soggetti stranieri che intenzionalmente, in modo coordinato, cercano di manipolare il nostro ambiente informativo per portare avanti i propri scopi e danneggiarci".
Non lascia molto spazio all'interpretazione, ciò che dice Borrell.
Istituire un regime di sanzioni per far fronte all'ingerenza straniera come quella russa, e vietare il finanziamento dei partiti politici da parte di soggetti extra Ue.
L'obiettivo della commissione, istituita un anno e mezzo fa, è di "mettere fine all'indolenza colpevole e all'ingenuità dei dirigenti europei".
L'Ue proporrà "un nuovo meccanismo che consentirà di sanzionare gli attori maligni della disinformazione".
Ma chi sono gli attori maligni?
Chi avrà la responsabilità di giudicare, ed in base a cosa?
Ciò che sta accadendo, deve fare riflettere molto.
Le controverse informazioni, fornite su pandemia, virus, vaccini, hanno già fatto sorgere molti dubbi sulla mancanza di pluralismo, e nonostante le numerose richieste, mei si e' avuto un confronto leale e paritario.
Oggi nella guerra Russia - Ucraina, la situazione sembra essere peggiorata.
Non a caso, dopo che il parlamento Russo ha emanato una legge che condanna i giornalisti con una detenzione fino a 15 anni, se sorpresi a dire cose non corrispondenti alla realta', la Rai ha deciso di sospendere i servizi dei corrispondenti dalla Russia.
Questa e' la nota:  Rai sospende i servizi giornalistici dei propri inviati e corrispondenti dalla Federazione Russa. "La misura si rende necessaria al fine di tutelare la sicurezza dei giornalisti sul posto."
La legge emanata dal governo Russo, e che criminalizza il lavoro giornalistico "nasce dalla necessità urgente dettata da una guerra di informazione senza precedenti contro la Russia", spiega il portavoce de Cremlino.
Una forte penalizzazione per chi svolge un lavoro che diventa sempre più complesso e che forse troppo spesso scivole verso una..."propaganda".
Quale sarà comunque la linea da seguire?
Di sicuro a complicare le cose ci si mette anche l'errore di intervistare la persona che forse riferisce l'opposto di quanto si e' asserito precedentemente, come nel caso...
(Ettore Lembo)
11/03/2022





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