"AIUTATI CHE DIO TI AIUTA" - ETTORE LEMBO NEWS

Title
Vai ai contenuti
“Aiutati che Dio ti aiuta”
“Aiutati che Dio ti aiuta”, questo usavano dire i nostri genitori ed i nostri nonni a noi giovani allorquando rappresentavamo loro qualche delusione o qualche insuccesso.
Giovani che hanno avuto la fortuna di essere figli di padri e madri cresciuti in una cultura “pre sessantottina”.
“Aiutati che Dio ti aiuta” significava un coacervo di cose.
Significava che dovevamo impegnarci maggiormente. Significava che non dovevamo aspettare che altri arrivassero a risolvere i nostri problemi. Significava che non dovevamo abbatterci nelle difficoltà. Significava che non dovevamo incolpare altri dei nostri insuccessi.
Oggi la nostra amata Patria sembra vivere in un limbo.
Moltissimi i nostri compatrioti che si comportano come degli “zombi”.
Uomini e donne letteralmente annichiliti davanti alle tante domande che non trovano risposte.
Impauriti, spauriti. Tristi ed inermi.
La causa si può trovare nel fatto che noi “cittadini semplici” viviamo in una strana schizofrenia.
Da un lato i media che raccontano di una Italia che va sempre meglio, sia nel campo economico che geopolitico, dall’altro noi “cittadini semplici” che facciamo sempre più fatica ad arrivare a fine mese pur se abbiamo di molto ridotto la qualità della nostra vita e l’ampiezza delle nostre aspettative.
Allo stesso tempo, chi di noi “cittadini semplici” ha il desiderio dell’approfondimento attraverso la ricerca di dati puri e non di commenti elargiti dai tanti “opinionisti”, lo sconforto di trovare sempre documenti che proprio per nulla affermano che nella nostra amata Italia sta andando tutto bene.
Anzi proprio quei dati ci portano a una continua crescita delle preoccupazioni per il nostro futuro e per quello dei nostri figli.
Da questo, e per questo, molti di noi “cittadini semplici” ci stiamo sempre più chiudendo in una forma di “paura annichilente”.
“Speriamo che passi la tempesta senza che ci colpisca, senza che ci distrugga” questo il pensiero di molti.
“Aiutati che Dio ti aiuta” dicevano i nostri avi, non ci consigliavano di avere “paura”, ma di “agire”. Agire con saggezza e lungimiranza.
Ma qual’e il contesto geopolitico ed economico in cui la nostra Patria si sta muovendo?
Il Centro Studi dell’associazione degli industriali ha recentemente dichiarato che “l’indice complessivo della produzione industriale diminuisce in termini tendenziali del 7,2%” e che aprile è il “quarto mese consecutivo negativo”.
L’ABI, associazione che riunisce le banche italiane, ha informato che le rate di mutui e finanziamenti bancari non pagati raggiunge i 14,9 miliardi di euro e che questo tema vede coinvolte quasi un milione di famiglie italiane.
La Coldiretti ha annunciato “una riduzione di acquisti dei prodotti agricoli, frutta e verdura, da parte delle famiglie italiane superiore al 8%”.
Tutto questo ha più ragioni.
Di certo una è la guerra in Ucraina che dopo più di 500 giorni non trova una soluzione, pur se parrebbe che nei primissimi incontri ad Instanbul fra le delegazioni Russa ed Ucraina, le stesse fossero arrivate ad una ipotesi di accordo.
Accordo che sembrerebbe che il leader ucraino Zelensky non poté firmare per le fortissime pressioni dell’allora Premier britannico Boris Johnonson, probabilmente coadiuvato dalla attuale segreteria di stato statunitense.
Altrettanto certamente è concausa l’aumento del costo del denaro, l’incremento dei tassi bancari e la corsa dell'inflazione, tutti fattori legati alle politiche restrittive della BCE che hanno ridotto il reddito disponibile e hanno messo in difficoltà le famiglie in Italia.
Difficoltà con conseguenze anche assai gravi quali, per esempio, quella di rischiare di veder mettere all’asta la propria casa che molti clienti delle banche stanno correndo a causa del fatto che hanno immense difficoltà nel rispettare le scadenze relative ai finanziamenti.
I mutui fondiari deteriorati (quelli le cui ultime tre rate consecutive non sono state onorate) delle famiglie sono arrivati a marzo scorso a 6,8 miliardi con il correlato rischio per le famiglie, come sopra scritto, di perdere la casa e per gli Istituti di credito di avvitarsi in una crisi assai simile a quella legata alla bolla immobiliare del famigerato ‘29.
Sono, invece, 3,7 i miliardi di credito al consumo non rimborsato e 4,3 i miliardi relativi ad arretrati di altri prestiti personali con tutte le conseguenze in termini di pignoramenti che tolgono, fatto che è pressoché un unicum italiano, ogni agibilità finanziaria a chi entra in questo girone infernale.
“Aiutati che Dio ti aiuta” è un magnifico consiglio che riguarda tutti noi, anche chi, pro tempore, è chiamato a governare il nostro popolo.
Premier che è stata votata perché politicamente distante dai suoi predecessori e che solo nelle ultime settimane ha iniziato a dare veri segnali di discontinuità con il passato, soprattutto grazie ad un ministro la cui integrità è da sempre nota alla stragrande maggioranza di noi “cittadini semplici” italiani.
Ministro che ora, con impegno raro, cerca di affrontare e dare risposta a molti dei problemi del sistema della giustizia presenti nella nostra amata Italia.
La nostra premier ha raggiunto l’alto onore di governare il suo popolo perché dichiarava che prima sarebbero venuti gli interessi degli italiani, di nessun altro, solo degli italiani.
Speriamo che acceleri il suo desiderio di dimostrarlo a noi tutti sia in politica economica che in politica estera.
Sarò ottimista, ma se tutti noi “cittadini semplici e non” sapremo applicare con impegno il detto dei nostri avi, la nostra amata Italia potrà velocemente tornare a quei fasti non solo rinascimentali ma anche post seconda guerra mondiale.
Boom economico che certamente ebbe l’aiuto di un “piano Marshall” ma, anche, la spinta di un popolo che aiutava se stesso.
Popolo che ebbe la fortuna di trovare al tempo un grande leader capace di ammettere gli errori dei suoi predecessori in uno storico discorso negli Stati Uniti che aprì al quel Piano Marshall che tanto benessere permise alle famiglie italiane negli anni successivi.
Seppe farlo con classe e senza eccessi, con lungimiranza e senza servilismo. Dei risultati ne furono beneficiari tutti gli italiani.
Lui, Alcide De Gasperi, è ricordato come un Padre della Patria.
Ignoto Uno
11/07/2023
.
Torna ai contenuti