I CADUTI DI ISCHIA CI FARANNO RIFLETTERE? - ETTORE LEMBO NEWS

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I caduti di Ischia
ci faranno riflettere?
A sentire la Meloni, no.

Da sette giorni le squadre dei soccorritori lavorano per far riprendere una vita la più normale possibile agli abitanti del comune di Casamicciola ad Ischia.
Undici le vittime e uno i dispersi. Dodici persone portate via certamente dalla forza della natura ma, anche, dalla mancanza di buon senso nel rispettare il territorio.
Persone portate via da una enorme, ma non così difficile da prevedere, quantità di terriccio e detriti che ha distrutto, abbattuto, annichilito tutto ciò che ha incontrato nella sua corsa verso il mare.
Perché è accaduto? Anzi perché è accaduto nuovamente visto che già accadde il 10 novembre 2009?
Sarà la magistratura a dover dare le risposte a queste domande e, per favore evitiamo di continuare a strumentalizzare le tragedie, non offendiamo la nostra intelligenza cercando di incolpare i sempre di moda nei nostri tempi “cambiamenti climatici” che nulla o quasi hanno a che vedere con quanto è accaduto, difficile non notare che nel 2009 di cambiamenti climatici non si parlava ma i morti vi furono lo stesso.
Forse quel che è mancato dal 2009 ad oggi sono stati i “cambiamenti umani” la cui assenza è molto più colpevole nelle stragi dovute a piogge torrenziali rispetto ai “cambiamenti climatici”.
Tanto, o tutto, infatti, ha a che vedere con la tragedia l’intensa, e spesso abusiva, urbanizzazione di estese aree dell'isola.
Questa la principale causa dell'innalzamento del livello di rischio idrogeologico al massimo grado a cui oggi vediamo sottoposta questo magnifico gioiellò del nostro mar Tirreno.
Il Premier Meloni ha voluto bacchettare il suo Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin,  che ha alzato il dito contro la trascuratezza, cortese eufemismo, di alcuni sindaci, e delle forze di polizia locale ai loro ordini, nell’impedire il nascere come funghi di intere palazzine abusive in aree ove solo la mancanza di rispetto di ogni regola, abbinata ad una mancanza di cultura, poteva far pensare, prima, ed edificare, dopo, una palazzina.
Il Ministro, in un question time alla Camera dei Deputati ha riferito che “Il 49% del territorio dell'isola è classificato a pericolosità elevata e molto elevata per frane nei Piani di Assetto Idrogeologico e sono oltre 13.000 gli abitanti residenti nelle aree a maggiore pericolosità per frane”.
Cosa aggiungere se non che gli abitanti di Ischia residenti sono 19.523 al 31 luglio di questo anno.
Tredicimila residenti a rischio su diciannovemilacinquecentoventitre!
Il Ministro ha voluto anche sottolineare che “è amaro ricordare che per la 'messa in sicurezza della zona costiera' e per 'la riduzione dell'erosione e la stabilizzazione dei versanti nel comune di Casamicciola' sono stati stanziati 12 anni fa dal Ministero dell'Ambiente complessivamente 3 milioni e 100 mila euro, ma gli interventi risultano ancora in fase di progettazione".
Il Ministro ci dichiara che l’Autorità di Bacino ha effettuato i suoi studi e che esiste un vigente Piano di Assetto Idrogeologico.
Esiste tutto meno il rispetto delle leggi e del buon senso.
Il Ministro Pichetto Fratin ci ricordava con le sue parole poco “politiche” ma molto “vere” che il compito di evitare che vengano costruite nuove abitazioni ove non è legale, addirittura pericoloso fino a causare morte, è dell’Ente comunale e delle sue strutture.
Ora abbiamo una nuova “emergenza, un nuovo “commissario”, nuovi “sfollati”, soprattutto nuovi “morti” e, come sempre in Italia, dopo il lutto e le tante chiacchiere, probabilmente niente di “nuovo” nel modo “clientelare” di gestire questa ennesima, ma non “nuova”, tragedia.
Quando avremo la fortuna di assistere a dei corpi di polizia comunale meno dediti a “dar multe” alle auto in sosta (ma mai davanti ai locali degli “amici”), meno dediti a nascondere autovelox nelle strade per far cassa magari migliorando la parte variabile dei propri emolumenti, meno dediti ad andare a controllare gli esercenti, ovviamente quelli “non amici”, senza notare gli abusivi che vendono in nero sul selciato del marciapiede mercanzia, spesso contraffatta, in concorrenza al negoziante con POS e cassa fiscale?
Quando avremo la fortuna di vedere gli stessi tutori dell’ordine comunale attenti a fermare e far abbattere, prima che venga posato in opera il tetto, edifici nei letti dei torrenti o sotto il livello idrogeologico?
Questa nostra Italia, almeno così io “cittadino semplice” penso, avrebbe l’urgente necessità di molte meno regole, ma quelle necessarie e veramente utili fatte rispettare a tutti e non solo ai “non amici”.
Questo non solo ad Ischia, oggi colpita dall’ennesimo lutto al cui cordoglio io mi unisco, ma in tutta Italia.
Una Italia distrutta da un abusivismo edilizio, poco “abusivo” e tantissimo “clientelare”.
Facile darsi un ruolo con gli autovelox che se, sfortunatamente, “fotografano” la targa di un “amico” si può sempre “aggiustare”.
In onore dei nuovi “caduti da clientelismo” di Ischia speriamo che la nostra amata gente italica desideri divenir più “saggia” e meno “clientelare”
Se così sarà questi morti avranno pace.
Ignoto Uno
02/12/2022
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