CONFLITTO RUSSIA-UCRAINA... - ETTORE LEMBO NEWS

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Conflitto
Russia-Ucraina:

l'Europa pensa alla pace inasprendo le pene alla Russia, in una guerra che dovrebbe essere tra Biden e Putin?
Ciò che sembra trasparire, se si esce dalla propaganda che alcuni stati europei, in particolare Italia, Francia e Germania, e' che la guerra in Ucraina sembra sia la conseguenza di una conflittualità di Biden contro Putin.
Ripescando infatti una notizia del tgcom24, leggiamo che gli affari tra Biden e l'Ucraina, avevano addirittura messo in forse la stessa elezione a Presidente degli USA.
Risulta infatti che tra Joe Biden, Vladimir Putin e l'Ucraina, non è una storia degli ultimi giorni ma è un braccio di ferro che ha origini più lontane. Durante la presidenza americana di Barack Obama (dal 2009 al 2017) il braccio destro con una "delega" sulla politica internazionale era proprio Joe Biden.
E' stato Joe Biden in quegli anni a portare avanti la politica di avvicinamento dell'Ucraina alla Nato. Il suo fine era togliere potere politico ed economico alla Russia. Quindi i rapporti con Putin non sono mai stati sereni, tutt'altro.
E' proprio Biden che ama ricordare un incontro al Cremlino, 9 marzo 2011, cena di gala con Putin.  Joe Biden si avvicina a Putin per sussurrargli: "Signor Presidente, io la sto guardando negli occhi e penso che lei non abbia un'anima". Putin sorridendogli gli rispose: "Io e lei ci capiamo". Biden volò a Kiev e di fatto bloccò l'avanzata di Putin dalla Crimea.
Del resto che Biden abbia comportamenti "bizzarri" e non facilmente comprensibili, lo si può evidenziare dal peto, liberato in prossimità del Principe Carlo e la Sua Consorte, e dalla dura, azzardata ed inammissibile frase rivolta al Presidente Russo... Frase Ancor più ripetuta da incoscienti politici italiani.
Da qui, il presidente Putin, otto anni dopo, nell'annunciare l'operazione militare in Ucraina ha detto: "Non rifaremo lo stesso errore una seconda volta". In parte riferendosi proprio a quell'episodio.
Come riporta l'articolo di tgcom24,
Siamo ad aprile 2014 quando la Burisma Holdings, la maggiore compagnia energetica dell'Ucraina (attiva sia su gas che petrolio), assume per una consulenza proprio Hunter Biden. Va detto che l'Ucraina, e le sue aziende, sono spesso ricordate per la scarsa trasparenza ma soprattutto l'alta corruttibilità. Hunter Biden viene assunto con uno stipendio di 50mila dollari al mese. Che non tutto l'operato di Hunter Biden possa essere considerato trasparente, lo lascia intendere un articolo della CNBC, che alleghiamo, oltre che durante quei mesi Joe Biden ha proseguito la politica americana volta a far riprendere il possesso da parte dell'Ucraina di quelle zone del Donbass ora divenute Repubbliche riconosciute dalla Russia. La zona di Donespt è ritenuta ricca di giacimenti di gas non ancora esplorati finite nel mirino della Burisma Holdings. Una politica internazionale intrecciata a quella economica che ha fatto storcere il naso anche ai media americani in quegli anni.
Questi fatti dovrebbero farci riflettere circa i motivi di questa guerra, ed ancor di più su quanto è chi in effetti, pur predicando di volere la pace, soffia ed alimenta i venti di guerra.
Il continuo innalzamento delle sanzioni contro la Russia, piuttosto che avvicinare le parti, hanno fatto sì che La Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, lanciasse un appello a Paesi occidentali, Nato e Usa affinché non mandino più "armi e mercenari" in Ucraina. Se vogliono la pace mandino piuttosto "aiuti umanitari agli ucraini".
Lanciando anche un "AVVERTIMENTO ALL'ITALIA" "Le sanzioni non sono una nostra scelta. Non vorremmo che la logica del ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire, che ha dichiarato la "totale guerra finanziaria ed economica" alla Russia, trovasse seguaci in Italia e provocasse una serie di corrispondenti conseguenze irreversibili". E' quanto ha affermato all'agenzia Ria Novosti direttore del dipartimento europeo il ministro degli Esteri russo Alexis Paramonov, non risparmiando di citare anche il nostro ministro della difesa Guerini.
Per il ministro degli esteri Russo Alexei Paramonov: "È deprimente che  sullo sfondo dell'isteria anti-russa, le autorità italiane abbiano improvvisamente dimenticato i trattati e gli accordi bilaterali esistenti, la natura speciale dei nostri legami, la ricca storia secolare di relazioni e tradizioni forti, l'esperienza di successo della cooperazione, il significativo capitale accumulato di fiducia reciproca, e si siano uniti alla frenetica campagna russofobica". E continua: "Ci aspettiamo che a Roma, come in altre capitali europee, tornino comunque in sé, ricordino gli interessi profondi dei loro popoli, le costanti pacifiche e rispettose delle loro aspirazioni di politica estera".
Inoltre: Sappiamo che l'Italia è molto preoccupata per il futuro di queste consegne. Tenuto conto della significativa dipendenza di Roma dagli idrocarburi russi, che raggiungono il 40-45%", afferma il funzionario russo, il rifiuto delle forniture russe "avrebbe conseguenze estremamente negative per l'economia italiana e per tutti gli italiani"
La propaganda direbbe una minaccia per l'Italia, così abbiamo rilevato secondo alcune agenzie, ma forse dovremmo dire un monito per riflettere su una guerra. Perché i politicanti Italiani, insieme a quelli Europei, si sono schierati, in barba ad ogni ragionevole volontà di fermare la guerra?
E' lecito che L'odio di Biden verso Putin, possa aver provocato una guerra?
Ettore Lembo




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