DOPO IL FALLIMENTO ... - ETTORE LEMBO NEWS

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Dopo il fallimento delle accuse
alla Russia di Nord Stream 1 e 2,
gli si vuole addossare
il disastro ambientale causato
dalla distruzione della diga
di Kakvovka?

Non ci sono dati certi, ne motivi per cui la Russia avesse qualche interesse nel distruggere la Diga di Kakvovka e provocare un disastro ambientale, per di più mettendo a rischio popolazioni e non ultima la centrale di  Zaporizhzhia, anche se Aiea smentisce.
Eppure la propaganda europea crede quasi per fede alle parole di Zelensky che accusa inspiegabilmente Mosca.
Sembra il ripetersi di un copione già visto ad i tempi del sabotaggio di Nord Stream 1 e poi di Nord Stream 2, dove fu"per Principio" o meglio per propaganda, incolpata la Russia che poi invece risulto' estranea. Ad oggi il vero vergognoso "colpevole" non si vuol tirar fuori, attribuendo il crimine a diverse organizzazioni.
Netta sembra essere la sensazione, da parte di diversi osservatori, che si voglia celare il colpevole, che sembra tutti conoscano, ma che sarebbe "sconveniente" accertare.
Il velo di silenzio caduto sul volere conoscere quei fatti, e' certamente un segnale da tenere in considerazione.
Oggi assistiamo ad un disastro umanitario ed ecologico, e la propaganda sembra aver trovato il colpevole, pur non avendo elementi di accusa se non le parole di Zelensky.
Ne più, nemmeno come allora.
Secondo alcune fonti, la diga era già danneggiata da alcuni giorni prima del crollo strutturale, rivela un'analisi della Cnn, secondo cui non si può verificare in modo indipendente se il danno preesistente abbia avuto un ruolo nel crollo della diga o se questa sia stata distrutta con un attacco deliberato da una delle parti in conflitto.
Le immagini satellitari di Maxar mostrano che il ponte stradale che attraversava la diga era intatto il 28 maggio, ma le immagini del 5 giugno mostrano una sezione dello stesso ponte mancante. L'analisi delle immagini satellitari a bassa risoluzione suggerisce che la perdita della sezione del ponte sia avvenuta tra l'1 e il 2 giugno.
Prudente la Casa Bianca: "Non sappiamo con certezza cosa sia successo". Migliaia di civili in fuga.
Migliaia di persone sono state costrette a lasciare le proprie case per le inondazioni e molti altri civili sono a rischio in una regione già duramente colpita dalla guerra. Gli Stati Uniti "non possono dire con certezza cosa sia successo", ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby riferendosi alla distruzione della diga e aggiungendo che ci sono stati "danni significativi causati da un'esplosione".
Mentre tuttavia, Biden cerca di incolpare in ogni modo e senza prove concrete la Russia. Russia che invece, per mezzo delle agenzie di stampa Tass e Ria Novosti fa sapere che per colpire la diga è stato usato un lanciarazzi multiplo del tipo Olkha in dotazione delle forze armate ucraine. Questo lanciarazzi usa munizioni guidate ed è stato sviluppato nel 2010 in Ucraina a partire dal sistema sovietico Smerch. E' entrato in servizio a partire dal 2018, e nel 2022 è stato impiegato durante l'invasione russa dell'Ucraina.
Intanto nel mondo appaiono
propagandistiche e poco distensive le posizioni di molti "governanti", così : Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg ha subito parlato di "un atto oltraggioso che dimostra ancora una volta la brutalità della guerra della Russia in Ucraina". E il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ha denunciato "un crimine di guerra" di cui la Russia dovrà "pagare le conseguenze". Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha spiegato l'esplosione come "un'aggressione da parte della Russia per fermare l'offensiva dell'Ucraina". Stranamente più prudente Londra, forse visti i precedenti come citato anticipatamente. Il ministro degli Esteri James Cleverly, come Guterres, ha affermato che il disastro è un risultato dell'invasione russa, aggiungendo però che è "troppo presto per fare qualsiasi tipo di valutazione significativa sui dettagli" di quanto accaduto.
Azzardato, ma oramai ci ha abituato alle non sempre opportune prese di posizione, il governo Italiano.
"Esprimo a nome del Governo italiano grande vicinanza alle popolazioni ucraine colpite dal criminale danneggiamento della diga di Nova Kakhovka. L'Italia è con voi. Non ci rassegneremo mai a questo cinismo e a questo orrore", afferma il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Quasi ad indicare come responsabile certo la Russia.
Intanto, si fa riferimento alle immagini satellitari che evidenzierebbero danni strutturali presenti sulla diga prima dell'esplosione. Non è possibile escludere la tesi relativa ad un cedimento legato magari alla mancanza di manutenzione della struttura, controllata solo da alcuni mesi dai russi.
Come riportano alcune agenzie.
Sarà la propaganda a decidere ed a "inventarsi" le prove? Forse, come troppo spesso negli anni e' accaduto causando inutili conflitti che hanno determinato centinaia di migliaia di morti?
Iraq,  Afghanistan, Libia, Siria, sono forse tra i casi più noti ed irrisolti ancora oggi, per non parlare dei Balcani, alle porte dell'Italia...
Questa volta tuttavia il gioco e' più pesante, e se forse da un lato il mondo degli 007 ha trovato la quadra per scongiurare la guerra mondiale e nucleare,
dopo la "segreta" riunione in Cina, dall'altro sembra che l'Europa, l'Inghilterra e l'Italia, continuando a reggere il gioco del Deep State di Biden e della Nato, rischia di trascinarci tutti in un inutile conflitto dalle conseguenze sempre più disastrose.
Dopo Nord Stream 1 e 2, avremo la diga di kakhonvka?
Ettore Lembo
08/06/2023



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