LIBERTA' DI STAMPA!? - ETTORE LEMBO NEWS

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Libertà di stampa:

l'Italia precipita dal 41° al 58° posto. Bruciate 17 posizioni.
Se, come dice il RSF Reporters Without Borders: “La libertà di stampa è definita come la capacità dei giornalisti in quanto individui e collettività di selezionare, produrre e diffondere notizie nell'interesse pubblico indipendentemente da interferenze politiche, economiche, legali e sociali e in assenza di minacce alla loro sicurezza fisica e mentale."  Precipitare di ben 17 posti dell'Italia, dal 41° al 58° posto, la dice lunga.
Le classifiche dell'Indice si basano su un punteggio che va da 0 a 100 assegnato a ciascun paese o territorio, dove 100 rappresenta il miglior punteggio possibile e 0 il peggiore.
85 - 100 punti  buono.
70 - 85 punti soddisfacente.
55 - 70 punti problematico.
40 - 55 punti difficile.
0 - 40 punti molto grave.
Il punteggio di ogni paese o territorio viene valutato utilizzando cinque indicatori contestuali che riflettono la situazione della libertà di stampa in tutta la sua complessità: contesto politico, quadro giuridico, contesto economico, contesto socioculturale e sicurezza .
Da segnalare che: Il 20° Indice mondiale della libertà di stampa pubblicato da Reporter senza frontiere (RSF) rivela un duplice aumento della polarizzazione amplificato dal caos dell'informazione, ovvero la polarizzazione dei media che alimenta le divisioni all'interno dei paesi, così come la polarizzazione tra i paesi a livello internazionale.
Da rilevare che all'interno delle società democratiche crescono le divisioni dovute alla diffusione dei  media d'opinione secondo il “modello Fox News” .
Saranno proprio tutti questi fattori che hanno fatto precipitare in "problematico" la valutazione della libertà di stampa in Italia?
Certo parecchia informazione circola sui social, che ha un'alta criticità dovuta alla mancanza di controllo delle notizie.  Che ruolo giocano le censure effettuate dagli stessi social, che spesso seguono linee guida governative di propaganda o personali?
Quindi deve far riflettere il grande salto indietro dell'Italia, nonostante alcune forze di governo ed alcuni politicanti, forse faziosi, anche se si autodefiniscono democratici, vorrebbero asserire che la libertà di stampa in Italia c'è.
Gli stessi che vorrebbero, in maniera subdola, inserire ulteriori norme che proibiscono la libera espressione.
Dittatura non dichiarata?
Chissà di quanto verremo penalizzati ancora più il prossimo anno.
Saremo inseriti in una due ultime fasce della classifica, difficile o molto grave?
Ci auguriamo di no, ma il trend...
Ettore Lembo
09/05/2022

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