CISL: ESSERCI PER CAMBIARE?? - ETTORE LEMBO NEWS

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CISL:
Esserci per cambiare.

Draghi: il governo e' qui per servire l'Italia, non per stare fermo.
Il titolo del congresso della CISL "Esserci per cambiare" , e la frase pronunciata dal Premier Draghi, "Il governo è qui per servire l'Italia non per stare fermo", ci inducono a chiederci se veramente stiamo parlando dell'Italia?
Infatti la domanda che ci poniamo è: quale cambiamento intende realizzare il noto sindacato?
Lo ha forse concordato con i suoi lavoratori?
Tiene in considerazione le reali esigenze dei propri lavoratori nella loro complessità e pluralità?
Le vicende degli ultimi anni, partendo dal governo Monti, non sembra abbiano tenuto in considerazione le esigenze dei lavoratori ed in molti ritengono che i sindacati siano stati assenti.
I lavoratori, infatti, a microfoni spenti dicono  di essere stati penalizzati, sacrificati umiliati da aziende che li hanno abbandonati e governi che non hanno posto in essere alcuna azione di tutela per poi essere licenziati.
Si chiedono infatti,  dove fossero i sindacati che pagano profumatamente. (Vox Populi)
Tante chiacchiere quindi, forse per imbambolare quei pochi lavoratori superstiti?
O forse il cambiamento citato dal sindacato si riferisce al fatto che bisogna tutelare, o sfruttare, il diversamente lavoratore?
Diversamente lavoratore, giusto per utilizzare un termine politicamente corretto.
Non vorremmo essere tacciati di discriminazione chiamando disoccupati i disoccupati.
Ma alle critiche ad i sindacati si aggiungono anche le durissime critiche ad un Governo, ripetiamo senza opposizione, che, presente all convegno del sindacato con il suo Primo Ministro, asserisce: Il governo è qui per servire l'Italia e non per stare fermo.
Il dubbio che assale chi ascolta e' se il premier abbia potuto confondersi e pronunciare male la parola servire, volendo forse dire asservire.
Parola che cambierebbe sostanzialmente il senso della frase, rendendola forse  più credibile.
Credibilità che questo governo sembra godere solo con chi ha interessi ad avere asservita l'Italia e gli Italiani.
Credibilità che poteri economici forti, ed esteri riconoscono al premier, che e' riuscito ad imporre, non avendo alcuna opposizione, quei "compiti" che l'Europa finanziaria, ha preteso.
Non ci risulta infatti che la volontà popolare sia stata ascoltata, anzi.
Forse perché mancava una opposizione che tale si possa definire?
Così sembra essere Fumo negli occhi quando dice: "Abbiamo introdotto l'assegno unico per i figli", "con la riforma dell'IRPEF abbiamo sostenuto i redditi delle famiglie, soprattutto le più deboli."
Poiché  assistiamo agli aumenti astronomici delle bollette energetiche e dei carburanti, forse per rimpinguare le casse che qualcuno ha fatto sì che si svuotassero.
Ed ancora il Premier, al congresso: "Prevediamo che la pressione fiscale quest'anno cali di 0,4 punti percentuali rispetto all'anno scorso - la riduzione più consistente degli ultimi sei anni".
Dimenticando forse che vi e' in essere una guerra, fortemente sostenuta dal premier ed il Suo governo e non dal popolo, che sta provocando, oltre i morti ed i feriti, una crisi energetica ed alimentare dalle immani proporzioni,  con relativi aumenti dei prezzi che vedrà l'inflazione salire vertiginosamente e non dello 0,% , e certamente in maniera non consone ad i salari medi della popolazione.
Quindi l'eventuale e ridicolo 0,4% di riduzione fiscale, diventa probabilmente assolutamente irrisorio e impercettibile per il cittadino che vede sempre più scendere il proprio potere di acquisto.
Tanti si chiedono di quale Italia parla il premier quando dice: Penso innanzitutto al Patto Ciampi del 1993 che ha reso l’Italia più forte e competitiva, e che ha coniugato crescita economica, tutela dei diritti, difesa dei salari dei lavoratori".
Forse si dovrebbe analizzare la differenza tra il PIL di allora e quello di oggi?
Ed il debito pubblico?
Domande che non avranno risposte, ma che servono a misurare come la fiducia dei lavoratori, o meglio degli ex lavoratori, che aumentano di giorno in giorno, sia sempre più bassa verso questi governi, questi partiti, questo parlamento che ha perso ogni contatto con la popolazione.
Ettore Lembo
27/05/2022


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