LA CINA APRE IL CONGRESSO 1 - ETTORE LEMBO NEWS

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LA CINA APRE
IL CONGRESSO:
VENTI DI NOVITÀ?
Parte 1 di 2.

Tutta l’attenzione dell’Occidente, da qualche mese a questa parte, è concentrata sull’Est Europa, intorno a quell’Ucraina da cui non cessano di provenire incessanti notizie, spesso ripetitive, di attacchi, tentativi di pace falliti (o meglio, non voluti?), invasioni e respingimenti… Il cittadino occidentale, nel momento in cui minimamente desidera informarsi, oppure accetta di farsi informare, si trova per la maggior parte delle volte a posare l’occhio sulle ormai tristemente canoniche immagini di bombardamenti, medici in mascherina nei reparti e personaggi politici di cui spesso e volentieri si vuol sapere poco o nulla. Questo è ciò con cui la propaganda della “parte sviluppata” del mondo vorrebbe imboccarci, rendendoci anestetizzati e noncuranti non solo di una buona fetta di quello che accade più lontano nel mondo, ma anche della “versione alternativa”, delle altre campane, per usare un’espressione comune, che costituiscono i fatti con cui siamo più in relazione.
Proprio in questi giorni, e proprio “dall’altra parte del mondo”, per applicare il nostro ragionamento, in Cina si sta svolgendo il XX Congresso nazionale del Partito comunista cinese, che ha aperto i battenti domenica 16 ottobre alle 10 (4 in Italia) e che si chiuderà sabato prossimo, il 22 ottobre. Un evento quinquennale di cruciale importanza per le sorti del gigante asiatico che, più influente che mai, potrebbe trovarsi ad un punto di svolta decisivo e non scontato con una forma di governo che non sempre vede di buon occhio le diplomatiche macchinazioni in stile occidentale.
Come riporta una nota testata giornalistica italiana, il portavoce del Congresso Sun Yeli ha affermato in una conferenza stampa che questo evento “è di grande importanza e cade in un momento critico”, per raggiungere “l'obiettivo del centenario (al 2049 per i 100 anni della fondazione della Repubblica popolare, ndr), quello di un Paese socialista moderno e prospero a tutto tondo". Tutto ciò in conseguenza della presunta vittoria contro la povertà estrema, come continua la nostra fonte, definita di "un grande successo, un miracolo mai accaduto prima al mondo per tipologia e dimensione”. In questo evento, come si suppone, verrà poi assegnato all’attuale presidente Xi Jinping “un inedito terzo mandato alla segreteria generale del Pcc”, il Partito comunista cinese che conta più di 96 milioni di membri. Perché inedito? Come spiega una fonte differente, l’attuale capo di Stato “violerebbe la regola non scritta sul limite di età che prevede che gli alti funzionari che hanno 68 anni vadano in pensione al momento del Congresso”.
Come prosegue poi la seconda testata giornalistica, l’importante evento di cui stiamo trattando “si apre con il segretario generale che legge la relazione di lavoro che 'sintetizza' i risultati ottenuti dal Partito negli ultimi cinque anni e indica la direzione per i prossimi cinque. Gli occhi sono puntati sulla politica 'Zero Covid' [...], con le conseguenze dell'invasione russa dell'Ucraina, sulle fragilità della sua economia e su Taiwan, che Pechino vuole ‘riunificare’". Ma parlando riguardo i fatti, come si svolgerà questo Congresso? La nostra fonte spiega che “si riuniscono circa 2.300 membri, vertici del Partito, ma anche funzionari delle amministrazioni provinciali, ufficiali militari, professionisti e rappresentanti della 'base', contadini e operai. [...] Subito dopo la conclusione del Congresso, il nuovo Comitato centrale si riunirà per la sua prima plenaria, [... mentre] quelle sui vertici sono decisioni prese durante mesi di trattative segrete”.
Sui membri del nuovo Comitato permanente invece si concentreranno gli osservatori perché “è dai quei nomi che si capirà se Xi ha dovuto fare concessioni o se il suo è un potere assoluto in una Cina che nel 2018 ha abolito il limite dei due mandati per il presidente”. In questa riunione verrebbero intanto presentati “il rapporto di lavoro illustrato dal presidente Xi Jinping e commissionato dal Politburo, una relazione sull'attività svolta dalla Commissione centrale per l'ispezione disciplinare - la potente e temuta Anticorruzione - e un emendamento da apportare alla Costituzione del Pcc”, in base a quanto ritorna ad affermare la prima fonte.
Ecco quindi che noi spettatori occidentali, perché tali possiamo spesso definirci, a meno che non ci diamo una riscossa, riusciamo ad affacciarsi un poco più in là di quell’immaginario confine culturale che le nostre fonti informative occidentali cercano di tracciare, comprendendo che anche al di fuori della nostra realtà locale o “poco estranea” si trovano movimenti, subbugli ed accadimenti che potrebbero soffiare anche da noi le loro conseguenze… Cerchiamole, anzi, prevediamole queste conseguenze. Ma dopo aver ragionato sopra questo XX Congresso, chi ha preso a cuore la questione è invitato alla seconda parte di questo articolo, per vedere come reagisce la Cina stessa, il suo popolo, ad un evento di tale importanza.
Boris Borlenghi
17/10/2022



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