SEI AMICO DI PUTIN? - ETTORE LEMBO NEWS

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Sei amico
di Putin?

Allora non sei degno di svolgere il tuo lavoro!
E' bizzarro, ma deve fare riflettere ciò che sta accadendo in Italia, per di più se aggravato  dalla diffusione che sta coinvolgendo l' Europa, nel suo modo di agire.
Se non sei con me che sono a capo del governo, ed ubbidisci, sei contro di me, motivo per cui verrai emarginato, discriminato, privato del lavoro e della dignità.
Potrebbero sembrare frasi forti, retaggio di quelle dittature terribili che la storia dovrebbe imporci di ricordare, ma e' ciò che e' accaduto a Valéry Gergiev, noto direttore d'Orchestra di fama internazionale, amico di Putin.
Un sistema che in Europa trova il precedente in Italia, anche se in un tema diverso ma che ne trae copia nell'essenza, cioè  l'obbligo vaccinale e il passaporto verde imposto per legge, che ha scardinato pericolosamente ogni diritto.
Oggi, lo stesso principio, trova facile seguito nel'imporre al Gergiev l'obbligo di ripudiare l'amicizia di un amico, oltre che condannare la propria patria.
Un segnale di elevata pericolosità su cui bisogna interrogarsi dal momento che si vuole imporre un pensiero, non più libero e pluralista, ma unico e solo.
Tralasciamo ciò su cui si è tanto discusso, e che ha creato fratture e divisioni, che saranno difficili da rimarginare e potrebbero provocare pericolose ed incontrollabili reazioni.
I fatti di oggi, di cui riportiamo notizia, hanno purtroppo la stessa violenta matrice di imposizione.
Uomini di stato, che esercitano il loro potere in maniera... Discutibile per condannare chi non ha il loro stesso pensiero.
Così, Gergiev poiché tace sull'Ucraina, non dirigerà alla Scala.
Ma scade anche l'ultimatum ed il suo non prendere posizione, fa sì che a Monaco, Rotterdam e Parigi gli dicono addio.
A Milano e' stato il sindaco Giuseppe Sala, che della Scala è presidente, a confermare che "a questo punto si può escludere" un ritorno del maestro russo, amico e sostenitore di Vladimir Putin.
Queste le parole di Sala: "Abbiamo alla Scala 'La dama di picche' diretta dal maestro Valery Gergiev che ha più volte dichiarato la sua vicinanza a Putin, con il sovrintendente del teatro gli stiamo chiedendo di prendere una posizione precisa contro questa invasione e se non lo facesse saremmo costretti a rinunciare alla collaborazione".
Ma non è il solo, infatti, come riporta Rai News:
Il Maestro estromesso da festival e teatri per non aver preso posizione contro la guerra in Ucraina, crea un effetto domino che investe la lirica, così  anche la soprano russa Anna Netrebko,  non calcherà il palco del Piermarini.
Una situazione che lascia sgomenti tanti, tra cui il noto Critico d'Arte, Vittorio Sgarbi.
"L'intimidazione nei confronti del direttore d’orchestra Gergiev da parte della Carnegie Hall di New York e della Filarmonica di Monaco, e ora anche della Scala di Milano ha il sapore di una odiosa vendetta. E' una cosa sconcertante, inverosimile, grottesca, ed è esattamente lo stesso che rimproverano a Putin". A dirlo all'Adnkronos è Vittorio Sgarbi che commenta così la presa di distanza che il sindaco di Milano Beppe Sala ha chiesto di prendere al direttore d'orchestra russo Valery Gergiev, di cui è noto l'appoggio a Vladimir Putin.
Il tutto lascia intendere che sia in atto una propaganda contro il Presidente Russo, a causa della guerra in atto contro l'Ucraina.
Non entriamo nel merito, se non per chiederci come mai nessuno ha mai osato levate di scudi così forti  quando altri presidenti, a torto o ragione, hanno  combattuto altre guerre Giusto per citarne alcune, Iran, Libano, Somalia,Iraq, Siria, Libia, Afghanistan...
Lascia perplessi che gli stessi paesi che gridano di volere la pace, poi invece agiscono in maniera violenta, chiudendo addirittura le porte al dialogo.
Perché questo comportamento che sembra sempre più una propaganda?
Come mai poi si chiede ad alcuni social di stringere i cordoni sui media di stato Russi?
Inibendo informazioni fruibili all'opinione pubblica?
Le guerre vanno tutte condannate, certo, ma perché siamo arrivati a questa guerra?
E' sicuro che chi si definisce buono, sia poi così buono?
(Ettore Lembo)
02/03/2022









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