COME MAI L'INTERVISTA AL MINISTRO RUSSO... - ETTORE LEMBO NEWS

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Come mai
l'intervista
al Ministro
Russo

ha destato tante polemiche su un solo punto, e si tace su tutto il resto?
Le dichiarazioni di Lavrov a Rete4 hanno riscaldato gli animi di tanti politicanti, che non ribattono sui tanti punti trattati ma solo su uno.
Tanto, Il popolo, come sempre, ne paga le conseguenze?
E' questo ciò che appare, con la bufera scatenatasi in Italia dopo le affermazioni del Ministro degli esteri Russo Sergej Viktorovič Lavrov, nell'intervista a Rete4.
L'intervista del ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, apre un caso politico e una netta faglia fra i partiti, anche all'interno della stessa maggioranza. Contro si scaglia il centrosinistra, con in testa il Partito democratico. Ma tacciono i Cinque Stelle e, soprattutto, il centrodestra dal quale, anzi, si leva la voce di chi considera l'intervista al ministro russo "un formidabile colpo" giornalistico.
Secondo il Ministro Russo, "Alcune dichiarazioni di politici e media italiani sono andate oltre le buone norme diplomatiche e giornalistiche".
Ed ancora, Lavrov accusa l'Occidente di rubare i soldi russi per mezzo delle sanzioni e ribadisce che d'ora in avanti il gas proveniente da Mosca andra' pagato in rubli.
Ma ha anche aggiunto: "L'Italia è in prima fila tra coloro che adottano e promuovono le sanzioni anti-russe. Per noi è stata una sorpresa.
Eravamo abituati all'idea che l'Italia, grazie alla sua storia, sapesse distinguere il bianco dal nero".
Ciò che tuttavia sembra aver suscitato il "putiferio" sembra essere stato quando, a corollario di tutto questo, risponde a una domanda sulle origini ebraiche di Zelensky - connessa alla "denazificazione dell'Ucraina" di cui parla spesso Vladimir Putin - con queste parole: "Zelensky e' ebreo? Lo era anche Hitler".
Incomprensibili le reazioni dei tanti esponenti parlamentari italiani che piuttosto che preoccuparsi di come fare per evitare il grave coinvolgimento alla guerra che incombe sull'Italia, alzano il dito sulla similitudine nazista tra Hitler e Zelensky.
Secondo il segretario del Partito Democratico Enrico Letta, "quello che è accaduto ieri sera è un’onta, un danno a tutta Rete4, tutta Mediaset e all’Italia intera".
Secondo Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla seCamera, si è trattato di un "inaccettabile monologo negazionista della Shoah e dell immane sofferenza del popolo ebraico.
Non può che lasciarci perplessi e indurci a riflettere, l'intervento del presidente del Copasir, Adolfo Urso. "Abbiamo già previsto una specifica istruttoria anche con le audizioni dei vertici di Agcom e Rai. L’intervento di Lavrov, per le modalità in cui è avvenuto e per la montagna di fake news che ha propinato, conferma le nostre preoccupazioni".
Dimostrazione che forse l'opposizione, è lontana dal fare opposizione.
Bisognerebbe anche chiedersi come mai un'intervista di tale portata sia stata effettuata da Rete4, piuttosto che in quella che dovrebbe essere la RAI, Servizio Pubblico?
Ciò che emerge e' il fatto che non sembra essere la guerra tra Ucraina e Russia, ma, come più volte e stato asserito dallo stesso Lavrov, una guerra che Biden, che sembra essere il prestanome Obama e della Clinton, stia combattendo per procura attraverso l'Ucraina.
Guerra per procura dove come alleato si trova l'Italia e qualche altro paese europeo, contrariamente a quanto si dice.
Nessun accenno alla proposta fatta alcuni giorni fa da Putin per una pace o proposta di mediazione, di cui nessuno dei media o dei politicanti hanno parlato, nascondendo sembra la notizia.
Il tutto si è fermato, alzando un polverone inaudito, solo su una convinzione, poco importa se giusta i sbagliata, di un personaggio che comunque ha scritto una terribile pagina di storia.
Nessuna riflessione sulla frase che oggi e' tardi per trovare una mediazione o una pace.
Forse i nostri politicanti vogliono questo?
Dove vorranno condurci coloro i quali, governano?
Ettore Lembo
03/05/2022






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