LA CENSURA, CENSURA LA CENSURA... - ETTORE LEMBO NEWS

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La censura,
censura la censura,
così la propaganda
sostituisce l'informazione.

Ci siamo dimenticati della censura che ha colpito Julian Paul Assange.
Programmatore informatico e giornalista australiano.  Tra i fondatori del sito web WikiLeaks, nato allo scopo di rendere pubblici documenti coperti da segreto garantendo l’anonimato alle proprie fonti, e che ha contribuito alla pubblicazione nel 2010 di quasi mezzo milione di documenti relativi alle guerre statunitensi in Iraq e Afghanistan.
Censura che ancora oggi vede la storico giornalista prigioniero ed incriminato da quel sistema "Deep State" che sempre più con la censura sta sostituendo la libera informazione nel mondo. Ma in particolare in quella parte del mondo che si autocelebra democratica pur imponendo sempre più  il pensiero unico imposto da pochi potentati economici. Imposizione che avviene attraverso i governi in carica, forse corrotti, così che tutti i cambiamenti annunciati da partiti vari e che dovrebbero avvenire attraverso votazioni elettorali, spesso discusse e sospette, "miracolosamente" spariscono.  Continuando così, con grande "continuità" la propaganda del pensiero unico imposto.
A nulla poi servono le considerazioni, supportate anche da dati oggettivi, di importanti studiosi, filosofi, medici, giuristi, economisti, titolati, spesso anche premi Nobel, che vengono fatti oggetto di scherno e censura da parte di chi arrogandosi il supremo diritto del "sapere" impone le proprie "dottrine", utilizzando finanche i media, trasformati così da mezzi di informazione a mezzi di "propaganda di massa".
Solo negli ultimi anni, su vari temi, abbiamo assistito al "rincoglionimento collettivo" di importanti premi Nobel e famosissimi ricercatori o luminari, con grande esperienza e documentazione, non in linea con personaggi che pur non vantando qualche titolo e probabilmente non avendo stessa documentata preparazione, sono forse più vicini al pensiero di certi "potentati". Così, hanno trovato visibilità presso quei media probabilmente ben unti dagli stessi potentati.
Giammai abbiamo assistito ad un confronto diretto tra i vari personaggi titolati, ma solo la ferrea denigrazione precostituita di una parte, nei confronti dell'altra.
Ed e' in questo che la censura, ha giocato e gioca il suo ruolo, censurando una parte, quella ritenuta scomoda, e propagandando la parte giudicata valida da qualcuno.
Gli esempi nel tempo, sono veramente numerosissimi nel mondo, ed Assange può essere considerato un valido esempio.
Non e' da meno la nostra Italia.
Tacere e nascondere le notizie, distraendo la popolazione, e' uno dei sistemi più diffusi e per di più, si ha una duplice funzione: non svegliare il can che dorme o, pur dando la notizia, distogliere tutti con altro.
Calcio, competizioni canore o gossip su personaggi di spettacolo, sono tra i metodi di distrazione più diffusi, ma non sono i soli.
E' degli ultimi giorni la notizia della chiusura ad i giornalisti della Lombardia del sistema che li informava di tutti gli interventi del 118 dando loro indicazioni che forse qualcuno vuol censurare.
Tralasciamo ogni polemica, ma nonostante le dure reazioni dei giornalisti lombardi, nessuno, nelle altre regioni, ha riportato la GRAVISSIMA CENSURA.
lo stesso e' accaduto e continua ad accadere per quanto riguarda le ZTL, in vigore a Milano e prossimamente a Roma, di cui nessuno dei media nazionali sembra interessato, se non nelle cronache locali, pur se piano piano tutte le città verranno coinvolte.
Tra le ultime censure, piaccia o no, deve fare riflettere la censura  perpetrata al fisico Rovelli che si è permesso di esprimere una propria convinzione, supportata come sembra da fatti, sul Ministro Crosetto.
Censura che gli è costato l'invito alla fiera del Libro, da parte di Levi, commissario per la Fiera del libro di Francoforte. Personaggio vicino a Prodi e Franceschini che ha annullato l’invito
al fisico definito "Putiniano" per le critiche a Crosetto.
Come non ricordare la censura a Benedetto XVI da parte dei "docenti" della rinomata università "La Sapienza".
Gravissimo errore, mai ricordato dai Media, che identifica ideologicamente e vergognosamente una università, dal momento che poi fu data parola a criminali e terroristi.
Forse così, grazie alla censura che censura la censura, qualche quotidiano può titolare in prima pagina : "Le armi Italiane salvano le vite".
Affermazione che drammaticamente rispecchia il contorto pensiero del Governo Italiano e di alcuni Governi Europei, Europa compresa, ma fortemente contestato dalla popolazione, che viene censurata.
Così la propaganda sembra sempre più sostituirsi all'informazione.
E siamo solo all'inizio
Ettore Lembo
15/05/2023








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