Vai ai contenuti

NUOTO RECORD E DIPLOMAZIA - ETTORE LEMBO NEWS

Salta menù
ettorelembonews.it
Salta menù

NUOTO RECORD E DIPLOMAZIA

NEWS > AGOSTO 2025
Nuoto, record e diplomazia: storia semiseria di un equivoco orientale

ROMA, 20 agosto 2025– Il rientro in patria dalle vacanze post-Mondiali può trasformarsi in un’odissea da manuale: basta una telecamera, un gesto maldestro e Singapore decide che sei una potenziale ladra. È la sorte toccata a Benedetta Pilato e Chiara Tarantino, fermate all’aeroporto di Changi per un presunto taccheggio in un duty free.

Le immagini, pare, mostrerebbero le atlete mentre infilano alcuni oggetti in una borsa. Per le autorità locali, un caso di furto. Per loro, un malinteso, un gesto ingenuo, nulla più. Pilato lo ha chiarito con toni edificanti: “Nessuna volontà di compiere gesti inadeguati, chi mi conosce lo sa… Da questa esperienza traggo grandi insegnamenti sulla prudenza…”. Tradotto: un equivoco di viaggio, non certo un colpo da manuale.

Ed è proprio qui che la vicenda si colora di paradosso: Benedetta Pilato è la più giovane campionessa mondiale italiana della storia, record mondiale nei 50 rana a soli 16 anni, orgoglio di Taranto e simbolo di un’Italia capace di stupire nelle corsie internazionali. Chiara Tarantino, dal canto suo, è una delle staffettiste azzurre che hanno portato l’Italia sul podio olimpico nella 4x100 stile libero, regalando al Paese un bronzo che ha il sapore dell’oro. Due icone sportive, modelli per centinaia di ragazzine che guardano a loro come prova vivente che il talento, la fatica e la disciplina portano lontano. Eppure, nel giro di un volo intercontinentale, i modelli ispiratori si ritrovano protagonisti di una storia che pare uscita più da una rubrica di costume che da una pagina sportiva.

La Farnesina, con una rapidità che raramente mostra per i comuni mortali, ha subito fatto rientrare le due atlete, evitando che la vicenda degenerasse in una lunga permanenza “ospitata” dalle carceri asiatiche. La Federazione Italiana Nuoto, da parte sua, ha puntualizzato che l’episodio non riguarda il contesto sportivo, quasi a dire: in vasca nuotano, nei negozi facciano pure le turiste distratte.

Il punto è che la verità resta sospesa: furto o fraintendimento? Taccheggio o souvenir mal gestito? Il confine è sottile, e la vicenda rischia di restare nel limbo di quelle storie in cui l’onore viene salvato dall’intervento diplomatico più che dalla limpidezza dei fatti.

Certo, le nostre azzurre ora sono rientrate, pronte a riprendere gli allenamenti. E non c’è dubbio che torneranno presto a far brillare l’Italia nello sport, tra podi e record. Ma la domanda resta: se al posto loro ci fosse stato un qualunque cittadino italiano, privo di medaglie al collo e di sponsor milionari, la Farnesina avrebbe mosso mari e monti con la stessa solerzia? O avrebbe suggerito di “attendere fiduciosi l’esito delle indagini” dalla comodità di una cella singaporiana? Una differenza minima, certo: tra il nuotare in vasca e il nuotare in brodo di giuggiole diplomatico.

Luisa Paratore
Roma 31/08/2025

Fonti

ANSA: “Pilato e Tarantino fermate a Singapore, accusate di furto. La Farnesina le fa rientrare”
SwimSwam: dettagli sulla posizione delle telecamere, dichiarazioni di Pilato e nota della FIN
Quotidiano.net: ricostruzione dell’episodio, intervento della Farnesina e dettagli sul rientro in Italia
Agenzia Nova: post social di Pilato, collaborazione con l’ambasciata
Sport.quotidiano.net: profili e traguardi delle due atlete
.
Torna ai contenuti