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L'ITALIA IMPROVVISATA... - ETTORE LEMBO NEWS

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L’Italia improvvisata,
come non si costruisce senza progetto ne visione
(Betapress)

 
Un interessantissimo articolo, quello scritto dal Prof. Corrado Faletti, che potete leggere cliccando il link sotto, che trae spunto dal libro “Italia Paese Interruptus” dello stesso Prof. Faletti cui mi fregio di averne scritto la Prefazione.
Un’Italia che come si evince in maniera tangibile è priva di ogni “obiettivo”, dove ogni intervento è fine a sé stesso e non certo per esigenze di tipo collettivo.
Gli effetti devastanti, sono sotto gli occhi di tutti, funzionali per partiti, vecchi e nuovi che siano, magari atti a garantire “poltronifici” e/o stipendi lauti...
Un’ Italia improvvisata, dove il fenomeno delle “porte girevoli”: ex ministri, parlamentari e funzionari di vertice passano dal ruolo pubblico a incarichi remunerativi nel settore privato e viceversa.
Fenomeno assai diffuso non solo a livello centrale, ma anche presso le regioni ed i comuni, grandi, medi e piccoli, Roma capitale inclusa.
Un intreccio pubblico-privato che alimenta una cultura di complicità, frammentazione e clientelismo cui nessuno riesce, o non vuole riuscire, a disinnescare.
Come sempre ci troviamo in linea con il Prof. Corrado Faletti e lavoriamo in sinergia, quasi a sfornare articoli, certamente indigesti a molti, ma anche apprezzati e seguiti ad i più.
Non a caso ci siamo trovati a collaborare nella stesura del l’ultimo libro, uscito pochi giorni fa e di cui faremo a settembre le prime presentazioni, “Ne uccideva più la penna che la spada”, scritto insieme alla validissima collega Chiara Sparacio.
Questo articolo che leggerete a seguire, diventa propedeutico per molti editoriali che ci accompagneranno questa estate, con il fine di favorire una cultura sana, non nozionistica ma intellettuale.
Leggere dei buoni libri e non solo, magari sotto l’ombrellone al mare o all’ombra di un bellissimo albero in montagna, aiutano a rilassarsi e stimolano la riflessione, troppo spesso non esercitata a causa dei frenetici ritmi cui ci ha sottoposto la “cultura contemporanea” di cui siamo tutti vittime durante il corso dell’anno.
A questo punto augurarvi una buona lettura, diventa quasi doveroso.
Ettore Lembo
08/08/2025

 
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