Pluralismo cercasi:
Meloni richiama la scienza alla sua stessa essenza

In un Paese che ama definirsi patria di Galileo, capita ancora che il dubbio venga trattato come un fastidio da eliminare. Il ministro della Salute Orazio Schillaci lo ha fatto con zelo, revocando in blocco le nomine del NITAG, il gruppo tecnico nazionale sui vaccini. Un gesto che ha il sapore della burocrazia più che della scienza: rapido, deciso, e perfettamente allineato all’idea che i problemi si risolvano cancellando i nomi dalle liste, non discutendo le idee. Applausi immediati, ovviamente: la comunità che ama l’unanimità non si è fatta pregare.
Come scrive RaiNews:
«Schillaci revoca le nomine del gruppo vaccini. La decisione è stata comunicata con una nota asciutta, senza ulteriori spiegazioni».
Un passaggio secco, che segna la volontà del ministro di agire per tagli netti, senza troppe discussioni. Eppure, proprio mentre il consenso sembrava compatto e soddisfatto, è arrivata una voce imprevista, quasi stonata in tanta armonia: quella del presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Secondo Repubblica:
«La premier non ha gradito affatto la scelta unilaterale del ministro e ha fatto sapere che la revoca non era stata concordata».
E ancora, come riporta Il Fatto Quotidiano:
«Meloni irritata per la decisione di Schillaci, che ha agito senza consultarla. Fonti di Palazzo Chigi parlano di una presa di posizione netta».
Il contrasto è quasi teatrale. Da una parte un ministro che, come un solerte correttore di bozze, elimina refusi scomodi dal testo ufficiale. Dall’altra un presidente del Consiglio che, con una sola frase, restituisce dignità al dubbio e al confronto.
Lo spiega con chiarezza Corriere della Sera:
«Vaccini, l’ira di Meloni: la mossa di Schillaci non era stata concordata. La premier ha espresso sorpresa e fastidio, ricordando che il governo crede nel pluralismo».
Un concetto ripreso anche da Il Giornale:
«Schillaci stop ai tecnici, irritazione di Meloni. La presidente del Consiglio non era stata avvisata in anticipo e ha manifestato contrarietà».
In questa dinamica si rivela tutta la contraddizione della nostra epoca. La storia ci insegna con ironia spietata che la censura del dubbio è sempre stata madre di errori. Galileo, reo di aver disturbato i sonni di Tolomeo, fu ridotto al silenzio. Ignác Semmelweis, colpevole di aver suggerito il lavaggio delle mani tra un cadavere e un parto, fu rinchiuso come folle. Allora come oggi, il coro degli allineati applaudiva convinto, certo di proteggere la verità. Poi la storia, con il suo cinismo, incoronò i censurati e cancellò i censori. Nulla di nuovo, insomma: cambia la scenografia, ma gli attori recitano lo stesso copione.
Il metodo scientifico – osservazione, sperimentazione, confutazione – lo ricorda l’Enciclopedia Britannica, nasce dal dubbio. La Treccani definisce la medicina come la scienza che studia, previene e cura. In nessuna definizione compare la parola censura. Eppure oggi sembra che la salute pubblica si tuteli con i silenzi, che la credibilità della scienza aumenti in proporzione al numero di voci messe a tacere. È un curioso paradosso: il dubbio, che fu sempre motore del progresso, diventa pericolo da isolare; l’unanimità, che fu sempre sospetta, assurge a virtù.
E proprio qui risuona la voce del presidente del Consiglio Giorgia Meloni: sobria, netta, ma incisiva.
Come scrive Virgilio Notizie:
«Il governo ha sempre creduto nel confronto delle opinioni. Non si tratta di difendere una tesi o un’altra, ma di ribadire un principio fondamentale».
Il ministro ha revocato, i sostenitori hanno applaudito, ma il presidente del Consiglio ha interrotto la liturgia dell’unanimismo con una frase che pesa più di mille ovazioni. Ed è forse questa la lezione più amara: nell’Italia che si proclama culla del metodo scientifico, è stata la politica a ricordare alla scienza la sua stessa grammatica.
E la storia, siatene certi, sorriderà amaramente, annotando che gli applausi unanimi non hanno mai fatto nascere una verità. Hanno solo coperto, per un istante, il rumore del dubbio.
Luisa Paratore
Roma 18/08/2025
Fonti
– Enciclopedia Britannica, Scientific Method, disponibile su britannica.com
– Treccani, Vocabolario: medicina, disponibile su treccani.it
– RaiNews, “Schillaci revoca le nomine del gruppo vaccini”, 16 agosto 2025
– Dagospia, “Ministro della Salute Orazio Schillaci revocato l’intero gruppo tecnico sui vaccini”, 16 agosto 2025
– AgenSIR, “Vaccini: apprezzamento SIP per revoca nomine NITAG”, 16 agosto 2025
– Fanpage, “Schillaci revoca le nomine di tutti i membri del gruppo tecnico nazionale sulle vaccinazioni”, 16 agosto 2025
– Open, “Schillaci, revocate le nomine del NITAG: via Serravalle e Bellavite”, 16 agosto 2025
– Virgilio Notizie, “La mossa di Orazio Schillaci scatena l’ira di Giorgia Meloni”, 16 agosto 2025
– ANSA, “Il ministro Schillaci revoca le nomine del Gruppo vaccini”, 16 agosto 2025
– Repubblica, “Schillaci, commissione vaccini e medici no vax”, 17 agosto 2025
– Il Fatto Quotidiano, “Revoca NITAG, Meloni irritata con Schillaci”, 17 agosto 2025
– Corriere della Sera, “Vaccini, l’ira di Meloni: la mossa di Schillaci non concordata”, 17 agosto 2025
– Il Giornale, “Schillaci stop ai tecnici, irritazione di Meloni”, 17 agosto 2025
– La Stampa, “Schillaci e i no vax, le nuove nomine al NITAG”, 16 agosto 2025