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CASTELLI ROMANI - ETTORE LEMBO NEWS

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CASTELLI ROMANI

NEWS > AGOSTO 2025
Castelli Romani: la commedia dell’acqua che non c’è

Nei Castelli Romani l’acqua non scorre più: evapora, scompare, si dissolve. Ma non temete, Regione Lazio e Acea Ato 2 hanno trovato la soluzione geniale, la turnazione. Tradotto: rubinetti aperti a giorni alterni, come se fossimo in un villaggio sperduto degli anni ’50, solo che qui si parla di centinaia di migliaia di persone. Una trovata degna di un manuale di sopravvivenza urbana, condita da decreti emergenziali e comunicati che oscillano tra il burocratese e il fatalismo cosmico.

Il Lago Albano, ormai protagonista involontario della vicenda, segna livelli da record negativo: 104 centimetri sotto quota, nove persi in venti giorni, un collasso idrico che fa sembrare il Sahara un giardino all’inglese. Eppure Acea ha pensato bene di aumentare i prelievi: dal Pertuso nei Monti Simbruini si succhiano fino a 150 litri al secondo in più, oltre i già concessi 360. Il tutto con la rassicurante promessa di controlli quindicinali, come se la natura obbedisse agli orari d’ufficio. Le associazioni ambientaliste ricordano accordi e tutele mai rispettati, ma le promesse, come l’acqua, evaporano presto.

La Regione, dal canto suo, ha reso noto che la turnazione riguarderà soltanto tre comuni dei Castelli. Quali? Mistero. È il nuovo gioco a premi dell’estate: indovina dove chiuderanno i rubinetti. Con la nota aggiuntiva che, se la siccità peggiorerà, il premio sarà esteso a seicentomila cittadini, pronti a scoprire il brivido della vita senz’acqua.

Nel frattempo i sindaci di Lariano, Lanuvio e Velletri denunciano famiglie a secco, bollette salate e persino tubi tagliati alle fonti pubbliche. Si discute se siano stati vandalismi o scelte aziendali mascherate. Acea risponde annunciando investimenti per 2,3 milioni di euro in manutenzione. Una generosità commovente, che tuttavia non ha impedito a interi quartieri di trasformarsi in deserti domestici.

Gli ambientalisti non stanno a guardare. Il Coordinamento dei Castelli Romani, con oltre quaranta associazioni, propone un piano d’azione degno di un trattato di civiltà: riduzione dei consumi del trenta per cento, stop a nuovi pozzi, riforestazione, recupero dell’acqua piovana, depurazione delle meteoriche, moratoria urbanistica. Tutto meraviglioso, peccato che a livello istituzionale sembri più semplice concedere deroghe che applicare buon senso. Intanto i laghi segnano sei metri e mezzo sotto il livello naturale, i prelievi superano la ricarica delle falde e ventotto milioni di metri cubi l’anno si perdono nel nulla a causa delle reti colabrodo. Altro che sprechi: qui siamo davanti a una raffineria di paradossi.

E per non farci mancare nulla, arriva l’idea risolutiva: la cabina di regia regionale. Una macchina burocratica chiamata a coordinare il disastro già avvenuto, come un’orchestra che si riunisce mentre il teatro è in fiamme. Utile, elegante e soprattutto tardiva.

Il futuro resta appeso a una nuvola. Se l’autunno sarà piovoso, potremo brindare con l’acqua del rubinetto. Se invece le nuvole decideranno di voltare le spalle, ci aspetta il più surreale dei destini: vivere circondati da laghi e non avere una goccia da bere. Così, mentre Acea monitora, la Regione deroga e i cittadini arrangiano, la crisi idrica dei Castelli Romani diventa l’ennesima pièce di teatro all’italiana: tutti in scena, tra proclami, giustificazioni e un pubblico che, più che applaudire, ha sete.

Luisa Paratore
Roma 31/08/2025

Fonti:
– Il Caffè, “La crisi idrica è ufficiale: Regione Lazio ed Acea annunciano la turnazione idrica per 3 comuni dei Castelli Romani”, 28 agosto 2025
– Meta Magazine, “Crisi idrica nei laghi di Albano e Nemi, interrogazione di Silvestroni al Governo”, luglio 2025
– La Torre Oggi, “Castelli Romani, allarme idrico: Acea sotto accusa dai sindaci e dai cittadini”, luglio 2025
– Il Mamilio, “Castelli Romani, il Coordinamento ambientalista: basta alibi per la cementificazione del territorio e l’aumento dei consumi idrici”, giugno 2025
– Eco dalle Città, “Tutela dei laghi Albano e Nemi, audizione in Regione Lazio”, aprile 2025
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