QUANDO IL VALORE RESTA NASCOSTO
NEWS > SETTEMBRE 2025
Quando il valore resta nascosto: la storia di Egidio Marco Cioppa

Ci sono uomini il cui valore è così evidente da sembrare naturale, eppure destinato a scivolare nell’oblio. Egidio Marco Cioppa è uno di questi. Ammiraglio di squadra, padre di sette figli, protagonista silenzioso di guerre, battaglie e delicatissimi negoziati internazionali, ha costruito sicurezza e stabilità per l’Italia e per l’Europa. Eppure oggi il suo nome sopravvive a malapena in qualche trafiletto enciclopedico, come se la grandezza, per non disturbare, dovesse restare in disparte.
Nato il 16 gennaio 1910, apparteneva a quella generazione temprata dalle privazioni e educata al rigore. La Sciabola d’onore, prestigiosa distinzione riservata agli allievi che terminano sempre al primo posto, gli fu conferita fin da giovane. Non era semplice talento, ma disciplina e costanza, qualità che oggi, nell’era dell’apparire, sembrano rare e preziose. L’Accademia lo formò alla disciplina, ma fu il mare a forgiare l’uomo: l’orizzonte sconfinato, il vento tagliente e le notti di tempesta mettevano alla prova il coraggio e la lucidità di chi sa che ogni decisione può essere questione di vita o di morte. Per i giovani, questa immagine parla di resilienza e di confronto con i propri limiti; per gli adulti, è monito sul valore della perseveranza e della responsabilità.
La sua carriera si snodò tra guerra d’Etiopia, guerra civile spagnola, campagna di Cina e infine la Seconda guerra mondiale. Ogni teatro di guerra fu un banco di prova dove strategia e sangue si mescolavano, e dove Cioppa seppe distinguersi senza mai far rumore. Centoventisette missioni in comando, senza una perdita: un risultato straordinario, che oggi appare quasi incredibile nella sua perfezione. Ogni partenza era un rischio, ogni ritorno un trionfo discreto, costruito sul rigore, sulla capacità di comando e sul rispetto reciproco tra ufficiale e uomini. Quattro medaglie al valor militare e tre encomi solenni raccontano più fatti concreti che parole retoriche.
Riflettere sulla sua carriera significa comprendere che l’eccellenza non si misura con i like, i titoli o l’attenzione dei media, ma con il peso delle responsabilità portate a termine, spesso in silenzio. I giovani possono imparare da questo che il vero valore si costruisce con coerenza e disciplina; gli adulti possono ricordare che il ruolo di guida richiede dedizione e attenzione verso chi dipende dalle nostre scelte.
Dopo la guerra, quando l’Italia cercava di ricostruire non solo le città, ma anche la propria credibilità internazionale, Cioppa mise la sua esperienza al servizio della neonata NATO, presiedendo per sette anni il Comitato Armamenti Navali delle Marine Alleate, contribuendo a stabilire equilibri delicatissimi e standard destinati a durare decenni. In quelle sale dove si decidevano equilibri di vita e morte, la sua voce era ascoltata con rispetto; in patria, invece, il suo nome restava relegato a poche righe. Chiunque osservi questo contrasto può trarre una lezione: il valore autentico spesso non cerca conferme, e la discrezione è parte integrante della vera grandezza.
Grande Ufficiale della Repubblica Italiana, Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia, Cavaliere Mauriziano, padre di sette figli, Cioppa incarnava l’eroismo quotidiano: non solo quello misurabile in missioni e medaglie, ma quello silenzioso che tiene insieme famiglia, dovere e responsabilità. Gustavo, Angelica, Carlotta, Caterina, Antonio, Assunta Stefania e Salvatore Marco furono la sua vera flotta, quella domestica, che richiedeva equilibrio tra affetto e disciplina. Anche qui, il suo esempio è illuminante: educare significa guidare con coerenza e con amore, trasmettendo valori che rimangono vivi molto più delle parole.
Non ci sono commemorazioni ufficiali recenti, né eventi dedicati, se non il ricordo discreto di suo figlio Gustavo. Mentre altri eroi di carta riempiono anniversari e convegni, un uomo che ha garantito sicurezza, stabilità e onore resta in disparte. Cioppa non cercò riflettori: parlava attraverso le missioni compiute, gli uomini salvati, i progetti portati a termine. La sua grandezza sta nella discrezione e nell’evidenza dei risultati.
Riscoprire Egidio Marco Cioppa significa comprendere che l’onore non è parola vuota, che comandare vuol dire responsabilità e cura, e che la vera vittoria non è farsi vedere, ma portare tutti a casa, missione dopo missione. Per i giovani, il suo esempio è stimolo a coltivare disciplina, coraggio e coerenza; per gli adulti, monito a guidare con responsabilità, dedizione e attenzione verso chi dipende dalle nostre scelte.
Un Paese che dimentica i suoi eroi rischia di perdere non solo la memoria, ma se stesso. Riscoprire Egidio Marco Cioppa significa ritrovare il senso del dovere, l’arte del comando, e la grandezza silenziosa che davvero cambia il mondo.
Luisa Paratore
Roma 09/09/2025