Vai ai contenuti

EMILIO FEDE CI LASCIA - ETTORE LEMBO NEWS

Salta menù
ettorelembonews.it
Salta menù

EMILIO FEDE CI LASCIA

NEWS > SETTEMBRE 2025
Emilio Fede, il commiato a un testimone irripetibile del giornalismo

È venuto a mancare, all’età di novantaquattro anni, Emilio Fede, uno dei volti più emblematici e controversi della televisione italiana. La sua scomparsa segna la fine di un’epoca, quella in cui l’informazione televisiva era dominata da voci forti, da personalità capaci di trasformare il telegiornale in un racconto, e il racconto in un evento.

Nato in Sicilia, a Barcellona Pozzo di Gotto, nel 1931, si formò in un’Italia che ancora cercava la propria identità dopo la guerra. Il suo approdo alla RAI negli anni Cinquanta fu il primo passo di una lunga carriera vissuta sempre davanti alla telecamera, con uno stile diretto e appassionato. Inviato speciale, esplorò territori lontani e delicati, raccontando processi storici cruciali come la decolonizzazione africana. Con il TG1 raggiunse la notorietà nazionale, guidandolo come direttore nei primi anni Ottanta e diventando simbolo di una televisione che sapeva resistere per ore davanti alla tragedia, come accadde con la lunga diretta del caso di Alfredino.

Dopo la stagione in RAI, fu tra i pionieri dell’informazione privata con il gruppo Fininvest. Creò e guidò nuovi spazi di informazione, fino ad assumere la direzione del TG4, che condusse per vent’anni, rendendolo la sua casa professionale. Il suo modo di fare televisione fu sempre personale, fortemente caratterizzato, capace di suscitare applausi e critiche, ma mai indifferenza.

Emilio Fede fu uomo di contrasti: protagonista di momenti di altissimo giornalismo, ma anche al centro di polemiche e inchieste giudiziarie che ne segnarono l’immagine pubblica. Amato e poco sopportato, rispettato e a volte aspramente criticato, rimase sempre fedele a sé stesso, difendendo il proprio stile con una passione che non lo abbandonò mai.

Negli ultimi anni, lontano dai riflettori, trovò riparo in una residenza assistenziale, raccontando di avere riscoperto l’importanza degli affetti semplici e sinceri. La sua voce, che per decenni aveva scandito notizie e polemiche, si è spenta oggi, ma resta incisa nella memoria collettiva del Paese.

Emilio Fede non fu solo un direttore di telegiornale: fu un simbolo di un’epoca televisiva in cui il giornalista diventava anche personaggio, in cui l’informazione si intrecciava con la narrazione e la vita privata spesso sconfinava nella sfera pubblica. Con lui scompare un testimone irripetibile del giornalismo italiano, una figura che continuerà a essere ricordata, discussa e studiata. E ora che il suo volto non tornerà più a illuminare lo schermo, resta soltanto il silenzio, lo stesso che accompagna la fine di una musica. Ma in quel silenzio, la sua voce rimane, sottile e persistente, eco di un tempo che non si dimentica.

Luisa Paratore
Roma 03/09/2025

Fonti:
Corriere della Sera, 2 settembre 2025
Wikipedia (edizioni italiana e inglese, voci “Emilio Fede”)
.
Torna ai contenuti